La Zona Verde affronta il tema del rapporto tra trasformazione sostenibile e design sostenibile, con un’articolo di Nicola De Pellegrini, green architect e designer di Anidride Design.

Come in tutte le cose, c’è un prima, un dopo e un durante. Prima della pandemia, la sostenibilità ambientale aveva assunto un ruolo centrale nel dibattito sulle priorità internazionali. Nonostante la fumata nera (o grigia) del Summit di Madrid sul clima del 2019, sempre più fasce della popolazione, in particolare i giovani, ma anche diverse aziende e alcuni governi, si facevano portavoce di un’esigenza inalienabile chiedendo un cambio radicale delle strategie macro economiche. Gli accordi di Parigi, Kyoto tentavano di mettere le basi a una visione dove la sostenibilità non fosse percepita come una diatriba tra scienziati ma un elemento vitale per ciascun individuo. Anche il mondo dell’architettura e del design aveva raccolto la sfida con sempre più brand disposti a percorrere strade nuove vincendo vecchie reticenze e superando il conflitto generazionale dei marchi famigliari.

Pandemia e Sostenibilità

Poi è arrivata la pandemia e ha cambiato tutto. Lo scenario post Covid 19 avrà sicuramente come sfida quello della sostenibilità economica ed occupazionale. Una coperta corta in termini di risorse, che per molte aziende rappresenta una sfida di difficile soluzione riferita ai propri modelli di business. Con la disoccupazione in crescita e l’incertezza globale, saremmo portati a credere che ci siano altre priorità, che la sostenibilità ambientale sia un lusso che non ci possiamo permettere, meno urgente, ma non c’ è nulla di più sbagliato. Perché? Perché l’uomo, nel frattempo, ha fatto quello che meglio gli riesce e che Darwin aveva così ben spiegato nel suo libro “L’origine della specie”: sopravvivere cambiando! In questo caso non parliamo di genetica ma di digitale.

Abbiamo infatti la consapevolezza di vivere in un’epoca di transizione digitale. Abbiamo compreso che le nuove tecnologie hanno automatizzato molti lavori e che nei prossimi dieci anni questo fenomeno aumenterà in modo esponenziale. Al tempo stesso questa trasformazione sta inducendo nuove modalità nel mondo del lavoro e della casa, nuovi modelli organizzativi e culturali accelerati dal lockdown. Parole come Smart working, Zoom, Google Meeting, Webinar, sono entrate nel nostro vocabolario come risposta a un’esigenza.

La sostenibilità ambientale può costituire un’opportunità di accelerazione verso nuovi modelli di sviluppo?

Non solo può, ma deve esserlo. Il design è cambiamento, è innovazione e miglioramento. Le trasformazioni di cui abbiamo accennato fanno si che il mondo si modifichi con una velocità incredibile. I designer e architetti devono saper cogliere questi cambiamenti, concentrandosi sui nuovi bisogni dell’uomo, per convertirli in idee, prodotti e spazi che possano aiutare la società in questa costante fase di transizione.

Laguna di Venezia, esempio di fragilità ambientale molto vicino a noi

Il ruolo del design sostenibile

L’importanza del design, oggi più che mai, sta nella capacità di contribuire in modo positivo al cambiamento. Penso che gli asset che abbiamo a disposizione siano la trasformazione ambientale e la trasformazione digitale e che le relazioni tra queste due devono trovare sintesi unitaria in progetti innovativi.

Un esempio virtuoso di economia rigenerativa, che ha saputo tradurre negli anni una necessità in un grande asset in termini di sostenibilità è dato dall’industria italiana, produttrice dei pannelli con cui sono fatti i mobili che arredano le nostre case.

Mobili, parti di edifici, stand fieristici ed innumerevoli altri oggetti sono costruiti con un materiale nobile, il legno. Alla fine del loro utilizzo questi prodotti diventano rifiuti, enormi quantità di legno destinate alla discarica o agli inceneritori. Ogni anno in Europa finiscono in discarica l’equivalente di 6 milioni di alberi. Non essendo un materiale altamente disponibile nel nostro paese, alcuno produttori italiani si sono impegnati, da alcuni decenni, nella costruzione di impianti e processi per il riutilizzo di questa materia preziosa. Un percorso non semplice, ma che permette ogni giorno di trasformare i rifiuti del legno in pannelli di legno riciclato.

Prodotti dotati di prestigiose certificazioni tra le quali FSC® e LEED® SUSTAINABLE HIGH QUALITY MATERIAL e rispettosi delle stringenti normative riguardanti l’emissione di formaldeide. Non solo, da questo processo vengono estratti dal legno come il vetro vetro, ferro, tessuti per mobili e divani, materiali che vengono successivamente inviati alle proprie filiere di riciclo. Grazie a questo possiamo avere nelle nostre case mobili realizzati con legno rigenerato, nel rispetto della natura e di noi stessi, legno che altrimenti sarebbe stato un rifiuto. Mobili che non hanno nulla da invidiare a quelli presenti sul mercato.

Considerando che passiamo 90% del nostro tempo dentro gli edifici e che dopo Covid il tempo passato a casa si è allungato particolarmente, per stare bene, è importante creare comfort abitativo all’interno delle nostre case.

Aria indoor

Un tema molto importante di comfort abitativo è la qualità dell’aria indoor che spesso viene sottovalutato. Il Ministero della Salute ha infatti dichiarato che “ l’inquinamento dell’aria indoor è un importante determinante di salute, influisce negativamente sulla salute della popolazione e sulla produttività.” I contaminanti presenti nell’aria possono essere vari: agenti fisici, agenti chimici come la formaldeide, i gas di combustione, le sostanze presenti nei prodotti per la pulizia; agenti biologici come i virus, batteri, muffe, polvere e microorganismi. Per mantenere buona la qualità dell’aria è molto importante ventilare adeguatamente gli spazi interni.

Soluzioni sostenibili che utilizzano materiali riciclati e non contengono agenti chimici contribuendo alla qualità dell’aria interna

Un’ottima soluzione per garantire aria pulita è dotare gli edifici di ventilazione meccanica controllata che filtra l’aria proveniente dall’esterno e la immette pulita nell’ambiente, prelevando quella interna viziata e la espelle all’esterno. Oltre alla continua purificazione dell’aria attraverso filtri, questo sistema garantisce ottime prestazioni di efficienza energetica grazie al recuperatore di calore che può avere un’efficienza fino al 90-95%.

l’investimento iniziale verrà ammortizzato in un tempo breve grazie al risparmio economico che il sistema di ventilazione meccanica controllata è in grado di garantire, con l’immenso beneficio in termini di salute e comfort abitativo per gli abitanti dello spazio interno.

I nuovi spazi da esplorare

Oggi è necessario per chiunque ragionare ed agire per integrare l’approccio sostenibile nel proprio modo di vivere e di lavorare. Negli ultimi anni sempre più imprese hanno iniziato ad integrare la sostenibilità nel proprio modello di business, ottenendo risultati molto interessanti. Lo sviluppo di strategie e pratiche sostenibili può aumentare l’efficienza delle attività aziendali, utilizzando le risorse in maniera più razionale, riducendo gli sprechi e quindi i costi. Inoltre l’implementazione di politiche sostenibili alza notevolmente la reputazione dell’azienda, sia all’interno della stessa sia all’esterno, tra clienti e investitori.

Sempre più persone sono interessate a questo tema e vorrebbero acquistare prodotti sostenibili, pagando anche di più per premiare brand responsabili. Circa il 75% degli italiani dichiara oggi che sia importante ridurre l’impatto sull’ambiente e che le aziende dovrebbero comunicare il proprio impegno in questo campo.

Obiettivo: design sostenibile

Il nostro compito è quello di portare i concetti di sostenibilità in tutti i nostri lavori, dal progetto architettonico, fino al packaging di prodotto, dalla progettazione di un nuovo elemento d’arredo, fino realizzazione di campagne di comunicazione. Questa ricerca di design sostenibile, aiuta le aziende con cui lavoriamo a fare un percorso nella direzione della responsabilità sociale ed ambientale e allo stesso tempo il percepito e il valore del prodotto o del brand aumenta, portando risultati tangibili anche in termini economici.

La bellezza sta in un futuro dove possiamo lavorare a progetti completamente nuovi, dove conta un approccio sempre più multidisciplinare. Comunità di persone che uniscono le loro competenze, in ambito tecnico ambientale e digitale e organizzativo che mediante il design costruiscono nuove architetture e nuovi prodotti.

Non è solo questione di moda o di certificazioni, aspetti fondamentali ma parziali. C’è una grande spazio inesplorato, che attraversa tutto il mondo dove competenze e creatività, possibilità per fare delle cose bene. Cose fatte bene che possano sostituire modelli obsoleti e che già oggi rappresentano il passato.

Nicola De Pellegrini