The Number 6: è torinese la casa più bella del mondo

La casa più bella del mondo si trova a Torino. A stabilirlo è ArchDaily, che ha incoronato The Number 6, in via Alfieri, progetto vincitore del premio Building of the Year per la categoria restauro.

L’intervento, che ha visto la riqualificazione di Palazzo Valperga Galleani, è firmato dal torinese Gruppo Building.

Spazio comune.

Da Palazzo Valperga Galleani a The Number 6

Lo storico edificio barocco, non troppo distante da Piazza San Carlo, è stato trasformato in un condominio contemporaneo all’avanguardia capace di restituire al sito la vocazione di dimora prestigiosa che l’ha accompagnato per secoli.

Il palazzo, costruito nel 1663 da Maurizio Valperga, è stato oggetto, nel corso del tempo, di numerose trasformazioni, corrispondenti ad altrettante variazioni nella destinazione d’uso.

L’intervento di Gruppo Building ha dato vita a un edificio articolato su cinque piani e due ammezzati, sui quali si distribuiscono 36 appartamenti, corredati di box auto interrati, una moderna Beauty & SPA e una palestra attrezzata da Technogym.

Esterno di Palazzo Valperga Galleani.

Il palazzo oggi

The Number 6 è l’esito di un radicale e prestigioso intervento di rifunzionalizzazione dell’edificio storico. L’immobile, oggi, abbraccia al suo interno architettura e arte, funzionalità moderna e benessere.

Il progetto architettonico, curato dall’architetto Luca Petrone, responsabile della progettazione di Building, coniuga gli spazi storici, protetti dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Culturali del Piemonte, con l’arte pubblica delle installazioni firmate dall’artista Richi Ferrero.

Alla scoperta di The Number 6

Affascinati dal grande successo ottenuto dal progetto, unico sul territorio italiano finalista del concorso di ArchDaily, abbiamo fatto una chiacchierata con Luca Boffa, AD del Gruppo Building, grazie al quale abbiamo scoperto qualcosa in più su questa perla dell’architettura torinese che è stata capace di incantare tutto il mondo.

Tra presente e passato

  • The Number 6 è il perfetto esempio di cosa può generare l’intervento contemporaneo su un palazzo storico. È stato difficile coniugare due stili architettonici così cronologicamente distanti tra loro?

Sì, esprimersi in un linguaggio architettonico contemporaneo all’interno di un importante contesto storico è complesso e delicato. Ogni scelta architettonica diventa una ricerca della perfezione, una ricerca di un equilibrio estremo tra il rispetto per la testimonianza del passato e la voglia di espressione contemporanea. Per noi è sempre una sfida coinvolgente.

the number 6 esterno
The Number 6 – Cortile interno.

Le stratificazioni

  • È stato complicato intervenire su un edificio sottoposto, in passato, a restauri diversi realizzati da tecnici diversi?

Sovrapporsi a numerosi interventi passati su un medesimo edificio significa aggiungere difficoltà al nostro lavoro sotto forma di domande.
Quali sono stati gli interventi? In quale periodo storico sono stati effettuati? Di che entità? Sono stati invasivi? Sono trascurabili? Quale intervento bisogna valorizzare?

L’asso nella manica

  • The Number 6 è stato votato dai lettori di Archdaily come il migliore progetto della categoria Restauro. Se doveste identificare una sola delle caratteristiche del progetto come carta vincente, quale ritenete possa essere? Perché?

La carta vincente di The Number 6, a mio parere, è la riuscita collaborazione con il mondo dell’arte e la conseguente apertura alla cittadinanza, offrendo la possibilità di poter liberamente fruire dell’intervento artistico in un contesto architettonico di pregio. Il rapporto tra arte e architettura è sempre stato controverso e quando si riesce a trovare un punto di contatto tra i due mondi il risultato è sorprendente!

the number six installazioni artistiche
Installazioni artistiche nel cortile di The Number 6.

Il legno: antico o moderno?

  • Negli ambienti interni, caratterizzati da una forte impronta contemporanea, come mai si è scelto di utilizzare il legno, materiale sempre attuale ma tendenzialmente legato più al passato che al presente?

Il legno è un materiale duttile, utilizzandolo in modi differenti si possono dare effetti estremamente distanti tra loro. Rimane però sempre quel senso di calore proprio del materiale naturale in sé. E quella sensazione non cambia nel tempo.

the number 6 camera da letto
Camera da letto con soffitto in legno. Interno alloggio.

Il nuovo nell’antico

  • La realizzazione di impianti tecnici destinati ad assicurare comfort e benessere agli inquilini degli appartamenti ha richiesto interventi consistenti, a livello puramente edilizio, sulla struttura dell’edificio? Se sì, credete che queste operazioni possano in qualche modo aver alterato alcuni dei caratteri originari dell’immobile?

La realizzazione degli impianti tecnici non ha richiesto interventi consistenti all’interno dell’edificio; la rete distributiva si è infatti servita di cavi esistenti per raggiungere i vari appartamenti. La parte più delicata è stata aggiungere in copertura le macchine di trattamento dell’aria che sono state integrate e schermate con il progetto del verde del giardino barocco.

the number 6 sauna
Sauna a servizio degli alloggi di The Number 6.

Ph. Pietro Ottaviano