L’oleandro (Nerium oleander il suo nome botanico), è una pianta della macchia mediterranea che si è ben adattata a vivere anche negli areali meno consoni alle sue necessità. Indubbiamente questa è stata la sua forza e la ragione per cui si è diffusa ovunque, oltre alla semplicità di coltivazione, al sopportare a lungo siccità e temperature elevate e alle splendide e copiose fioriture estive, quando il resto degli arbusti tende ad andare in riposo per far fronte alla calura.
![Spettacolari fioriture estive](https://www.villegiardini.it/wp-content/uploads/2023/08/elesco16-AdobeStock_163840000-640x468.webp)
Origini e nomenclatura dell’oleandro
È molto probabile che sia originato nelle regioni asiatiche ma è naturalizzato in un ampio areale a clima temperato che va dall’Asia al bacino del Mediterraneo. Riguardo la tassonomia dell’oleandro, l’epiteto generico Nerium proviene dal greco nerón = nerós (umido, fresco) come del resto l’epiteto specifico, oleander, verosimilmente per il colore dei fiori di larga parte degli esemplari. Il nome volgare oleandro, deriva appunto dall’italianizzazione dell’epiteto specifico.
![Incantevole in bianco puro](https://www.villegiardini.it/wp-content/uploads/2023/08/Iaroslava-Zubenko-AdobeStock_168594530-640x606.webp)
Oleandro, conoscerlo meglio
Appartiene alla famiglia delle Apocynaceae ed esiste una sola specie di questo genere. È un arbusto che ama il pieno sole e le zone in cui le temperature sono elevate dove, in inverno, si mantengono sopra lo zero. Nel tempo si è ben adattato però a vivere anche in altri contesti climatici, senza accusare alcuna difficoltà. Solo nella prima stagione di impianto è consigliato riparare le giovani piante col tessuto non tessuto, per proteggerle da gelate, dopo di che non c’è più bisogno. Predilige le fasce costiere e le zone lacustri, dove esprime il meglio di sé con fioriture che lasciano spesso senza parole.
![Perfetto nel verde pubblico](https://www.villegiardini.it/wp-content/uploads/2023/08/Tanya-AdobeStock_385195390-640x311.webp)
L’oleandro al nord
Nei giardini del nord, gli oleandri assumono un grande valore ornamentale in estate. Soprattutto se sono piantati in miscuglio di colore a filari o a macchie o se vengono accostati ad altre piante della macchia mediterranea. Diversamente, il loro fascino e la loro bellezza vanno fuori contesto paesaggistico, soprattutto nelle stagioni fredde. Infatti, se coltivare sempreverdi della macchia mediterranea in giardino è spesso un plus, poichè solitamente sono gli arbusti estivi che danno di più, quando non sono ben inseriti e collegati alle altre piante presenti, rischiano di apparire quasi organismi alieni al luogo. Quindi è sempre preferibile cercare di piantarli vicini a piante come pittosfori, tamerici, rosmarini, lavande etc., così da dare un senso all’insieme che si crea.
![Oleandri sul lungolago di Salò](https://www.villegiardini.it/wp-content/uploads/2023/08/i-S-Amelie-Walter-AdobeStock_99648198-618x640.webp)
Portamento e foglie
Ha portamento tipicamente arbustivo, coi rami eretti e ramificando dal basso quando la pianta è giovane. Negli anni la pianta adulta, invece, tende a vuotarsi alla base e ad assumere l’aspetto di un piccolo albero alto fino a due, massimo tre metri, con i rami che assumono un portamento arcuato. Esistono cultivar che invece tendono a ricacciare alla base dell’arbusto, ma in genere è più facile vederli sviluppare la chioma solo in alto. I rami giovani sono verdi e molto elastici, mentre da adulti tendono a lignificare e la corteccia è di color verde glauco/grigio. Le foglie sono coriacee, di color verde medio tendenti al grigio, lunghe circa dieci centimetri e larghe al massimo un paio di centimetri, quindi estremamente lanceolate e acute agli apici.
![Le foglie coriacee dell'oleandro](https://www.villegiardini.it/wp-content/uploads/2023/08/Jack-AdobeStock_417232095-640x427.webp)
Fiori
I fiori sono semplici, solitamente composti da cinque petali. Alcune cultivar hanno fiori doppi. Sono sempre disposti a piccoli mazzetti all’apice dei rami più giovani e dei nuovi e danno origine a corimbi. Sono leggermente profumati e appaiono all’esordio della stagione più calda ma la fioritura si completa solo in piena estate e prosegue fino a fine stagione. Si verifica anche a inizio autunno se le temperature restano miti ma la fioritura è comunque solo a spot. Alla scomparsa dei fiori vengono prodotti lunghi baccelli al cui interno si trovano i semi sotto forma di pappi e, una volta giunti a maturazione, i baccelli si aprono spontaneamente e i pappi vengono trasportati dall’aria.
![I fiori di oleandro](https://www.villegiardini.it/wp-content/uploads/2023/08/fencifd-AdobeStock_521714416-640x500.webp)
Tecniche colturali dell’oleandro
Essendo una pianta di scarse necessità colturali, richiede pochissimi interventi, se non addirittura nessuno.
Terreno, irrigazione, esposizione e concimazione
L’oleandro richiede terreni poveri, preferibilmente ben lavorati e molto sciolti, anche tendenzialmente sabbiosi. Pertanto, è un ottimo drenaggio del substrato, ciò che gli va assicurato. Si adatta comunque a qualunque fondo. In caso di coltivazione in vaso, va tenuto conto che le radici si sviluppano molto in lunghezza (di pari passo all’altezza della parte aerea) e quindi va posto in un vaso più alto che largo. Non richiede irrigazioni, salvo che nei primi due anni dall’impianto o a meno che la stagione in atto sia estremamente siccitosa. Anche in questo caso, però, riesce a sopportare la carenza idrica. L’esposizione deve essere in pieno sole. Qualora lo si posizioni in mezz’ombra, sono le fioriture a venire penalizzate, perché invece la pianta resiste. Tollera anche le zone ventose, a condizione che non siano correnti fredde. Non richiede concimazioni ma nulla osta al fornire una sola volta l’anno, macroelementi.
![Una parete di colore](https://www.villegiardini.it/wp-content/uploads/2023/08/ClaraNila-AdobeStock_247410315-640x402.webp)
Potature, riproduzione e avversità
La potatura è necessaria più che altro per stimolare la pianta a emettere fiori. Si asporta solo un terzo di porzione di ramo a primavera, così che si formino nuovi rametti che poi porteranno fiori. Solo i rami vecchi devono essere asportati quando crescono troppo all’interno dell’arbusto e si può intervenire per ridare forma alla pianta se cresce disordinatamente. Si può riprodurre per talea (in estate e in un substrato molto sabbioso o addirittura in acqua dove radica senza difficoltà) o per seme. Quest’ultima tecnica richiede però più tempo. Non ha particolari avversità. Può essere attaccato dalla cocciniglia o dal ragnetto rosso ma senza che la pianta rischi di soccombere all’attacco. Lo Pseudomonas savastanoi, invece, è un batterio che lo può attaccare. Non è comune, fortunatamente e ci si accorge poichè la pianta inizia a produrre protuberanze che interessano tutte le parti dell’arbusto. In tal caso rivolgersi a un centro di agraria per i prodotti specifici.
![Baccello e pappi](https://www.villegiardini.it/wp-content/uploads/2023/08/gianpinox-AdobeStock_311775113-640x477.webp)
Oleandro, unico neo la velenosità
L’oleandro ha un solo difetto: tutte le sue parti sono velenose e lo è anche bruciandolo perché, per una reazione chimica che si genera, i suoi fumi possono essere tossici. Si sconsiglia quindi l’uso di questa pianta in giardini dove ci sono cani, gatti e ovviamente bambini ed è necessario evitare di bruciarne parti legnose per la cottura col barbecue o nelle stufe. Per maneggiarlo durante le potature, indossare sempre i guanti e lavare accuratamente le mani dopo aver eseguito l’intervento. In caso di contatti diretti sulle mucose o di ingestione, contattare subito un centro antiveleni.
![Muri a secco e oleandri](https://www.villegiardini.it/wp-content/uploads/2023/08/Jette-Rasmussen-AdobeStock_134815342-640x346.webp)
Caratteristiche di Nerium oleander
- Tipo di pianta: arbusto
- Famiglia: Apocynaceae
- Origine: areali mediterranei, zone costiere, su Italia di preferenza ma adattabilissimo in tutto il resto del territorio italiano fatte salve le zone montane
- Dimensioni: altezza circa 2-3 metri di altezza a maturità e pari larghezza della chioma
- Colore dei fiori: tutta la gamma dei rosa. Inoltre rosso, bianco, crema
- Foglie: lunghe e strette, lanceolate e acuminate all’apice, dci color verde medio/glauco
- Periodo di fioritura: tutta estate
- Esposizione: sole
- Resistenza al freddo: alta
- Tossicità per animali, bambini e adulti: elevata
- Attrattività per api, impollinatori e farfalle: sì
![Mare e oleandri](https://www.villegiardini.it/wp-content/uploads/2023/08/Laura-Pashkevich-AdobeStock_522263911-640x354.webp)
Ivana Fabris
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