Esponente della corrente pittorica dell’Astrattismo concreto, lo svizzero Max Bill è stato un importante architetto, artista e designer grazie a una spiccata poliedricità. Nel suo linguaggio artistico la realtà è composta da una matrice logica ordinatrice che dà origine a forme semplici ed elementari.

La prima formazione

Max Bill nacque il 22 dicembre 1908 a Winterthur non lontano da Zurigo. Per tre anni, dal 1924 al 1927, ha frequentato la Scuola di arti applicate di Zurigo con l’obbiettivo di diventare orafo. Durante gli studi, grazie ai suoi lavori fu invitato all’Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes di Parigi nel 1925. Qui entrò per la prima volta in contatto con le opere di grandi artisti come Le Corbusier, Konstantin Stepanovich Melnikov e Josef Hoffmann. Dopo aver assistito ad una conferenza tenuta da Le Corbusier decise di iscriversi al Bauhaus di Dessau.

Max Bill, il periodo di studio al Bauhaus

Frequentò la scuola nel biennio 1927-1928 ed ebbe come insegnanti nomi illustri come Josef Albers, Oskar Schlemmer, Paul Klee, Vassily Kandinsky, László Moholy-Nagy ed Hannes Meyer che era succeduto a Walter Gropius nella direzione della scuola.Durante questo periodo venne molto influenzato dal costruttivismo, movimento artistico in auge in quel periodo. Non è mai stato, però, un costruttivista anche se da esso estrapolò e fece suoi i principi della matematica e la geometria che aveva caratterizzato quello stile. In quel periodo, infatti, cercava di sviluppare un arte basata proprio sul pensiero matematico.

Abstraction-Création

Nel 1929 tornò a Zurigo ed esercitò le professioni di architetto e designer, qualche anno dopo iniziò a lavorare anche come scultore, grafico e pittore. Al 1932 al 1937 fu membro del movimento artistico Abstraction-Création a Parigi e nel 1935 conobbe personalmente il suo fondatore, l’artista Georges Vantongerloo. Lo scopo di questa associazione era quello di creare un punto di incontro per l’arte astratta andando anche a contrastare l’influenza dei surrealisti capeggiati da André Breton. Il gruppo divenne nel tempo anche il centro intellettuale e organizzativo e il punto di incontro dei rappresentanti dei movimenti dell’arte concreta, costruttivista e geometrica.

Endless Twist (1956) è la rappresentazione di un Nastro di Mobius – ©Ad Meskens (via wikimedia commons CC BY-SA 4.0)

Arte concreta

Nel 1936 Max Bill definì la sua idea di Arte Concreta in un catalogo della mostra del Kunsthaus di Zurigo e ne divenne uno dei rappresentanti più importanti. Lo svizzero andò a opporsi fermamente all’astrattismo andando a sviluppare e creare delle opere basate su fondamenti matematici e geometrici che diventassero delle manifestazioni materiali di processi intellettuali. L’anno dopo entrò a far parte dell’associazione Allianz di Zurigo. Lo scopo di questa associazione era quella di difendere gli ideali dell’Arte Concreta e di riunire tutti gli artisti svizzeri moderni facendoli conoscere organizzando mostre e pubblicando cataloghi. Saranno numerose le mostre che organizzerà lo svizzero come per esempio quella del 1944 a Basilea chiamata Konkrete Kunst dove Max Bill presentò una cinquantina di artisti legati alla corrente

Insegnamento

Nel 1944 divenne professore all’Università delle Arti di Zurigo. Fondò insieme al grafico tedesco Otl Aicher la Ulm School of Design nel 1953 a Ulm in Germania. Si trattava di una scuola di design nata inizialmente nella tradizione del Bauhaus e che successivamente sviluppò un nuovo approccio educativo al design integrando arte e scienza. Sono stati studiati e messi in pratica nuovi approcci progettuali, all’interno dei dipartimenti di Comunicazione visiva, Disegno industriale, Edilizia, Informatica e, successivamente, Cinematografia. Lo stesso complesso della scuola è stato progettato da Max Bill ed è ancora oggi un edificio importante e funzionale all’interno del campus dell’Università di Ulm. La scuola chiuse dopo 12 anni di fervente attività ed ebbe come insegnanti e studenti nomi eccellenti della pittura e del design. Oltre al suo insegnamento, Max Bill ha scritto e tenuto numerose conferenze su arte, architettura e design, ha partecipando a simposi e conferenze di design in tutto il mondo.

Scuola di design di Ulm nel 1955 – ©Hans G. Conrad René Spitz (via wikimedia commons CC BY-SA 3.0)

Le opere di Max Bill

Design

Lo svizzero era un artista poliedrico essendo architetto, pittore, scultore, designer industriale e grafico.

I suoi prodotti sono diventati icone del design industiale del 900. Ha disegnato alcuni mobili e orologi come per esempio lo sgabello Ulm del 1954, prodotto in collaborazione con il designer olandese Hans Gugelot, apprezzatissimo per la sua forma elegante e minimale e la sua versatilità d’utilizzo. Degni di nota anche l’orologio Junghans che divenne famoso grazie alla loro semplicità e funzionalità.

Quadrante dell’orologio Junghans ©MobyRichard (via wikimedia commons CC BY-SA 2.0)

Dipinti

Sono i dipinti a riflettere gli studi avvenuti al Bauhaus. Il colore è scelto meticolosamente come anche l’equilibrio e la proporzione.

Expansion in Four Directions

Sicuramente la sua opera più famosa è Expansion in Four Directions del 1961 e presenta un formato quadrato inclinato molto utilizzato all’epoca come per esempio da Mondrian. In questa opera si può percepire la tensione generata nello spazio pittorico attraverso il disegno irregolare di angoli e linee.

System with Four Equal Colour Quanta

Chiamato anche system mit vier gleichen farbquanten è stato dipinto nel 1970. Questa opera è composta da diversi combinazione di blocchi colorati con soltanto quattro colori. Queste combinazioni geometriche ed ordinate sono una risposta dell’artista al desiderio di integrare la matematica e la geometria con il design e l’arte, in questo modo Max Bill riusciva a razionalizzare il caos dell’arte ma anche del mondo naturale riuscendo ad unificarne il linguaggio visivo.

Maria Giulia Parrinelli

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