Vissuto a cavallo tra 800 e 900 è forse il più importante architetto di chiese protestanti dell’epoca, stiamo parlando del tedesco Otto Bartning. Fu anche teorico dell’architettura ed insegnante.

La formazione

Otto Bartning è nato il 12 aprile 1883 a Karlsruhe in Germania ed ha iniziato a studiare architettura nel 1902 frequentando il Königliche Technische Hochschule, il precursore dell’odierna Università tecnica di Berlino. Non si laureò e durante la frequentazione dell’università non solo fece un lungo viaggio intorno al mondo ma costruì anche la sua prima opera. Si tratta della chiesa evangelica Friedenskirche a Peggau in Stiria. Prima della prima guerra mondiale costruì altre 17 chiese protestanti nei paesi prevalentemente cattolici del Danubio.

Bauhaus e Der Ring

Nel 1912 divenne membro del Deutscher Werkbund la “Lega tedesca degli artigiani” ideata dall’architetto Muthesius, dall’imprenditore Karl Schmidt e dal pastore protestante e politico Friedrich Naumann. La lega divenne un elemento importante nello sviluppo dell’architettura moderna e del design industriale gettando le basi anche alla scuola Bauhaus. Questa venne fondata nel 1918 da Walter Gropius e Otto Bartning formulò gran parte del programma della scuola. Il tedesco è stato anche uno dei fondatori dell’associazione Der Ring che ha riunito importanti architetti berlinesi del Neues Bauen dal 1926 al 1933.

Il grande insediamento di Siemensstadt

Durante il periodo del Der Ring Otto Bartning progettò uno dei blocchi del condominio Großsiedlung Siemensstadt nel quartiere di Charlottenburg-Nord. A capo del progetto c’erano Martin Wagner come urbanista e Hans Scharoun come responsabile della pianificazione urbana.

I vari blocchi vennero costruiti tra il 1929 e il 1931 in stile Neues Bauen coinvolgendo i migliori architetti della Repubblica di Weimar. Lavorarono parallelamente a Otto Bartning anche Walter Gropius, Hugo Häring, Fred Forbat e Paul Rudolf Henning mentre il paesaggista Leberecht Migge si occupò degli spazi aperti.

Questo quartiere è stato dichiarato nel 2008 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

La “Long Jammer” di Otto Bartning – ©Doris Antony (via wikimedia commons CC BY-SA 3.0)

Chiusura del Bauhaus

La Bauhaus chiuse a marzo del 1925 e Otto Bartning fu incaricato di dirigere la Staatliche Bauhochschule la scuola sostitutiva a Weimar. Il tedesco cercò di combinare i metodi di insegnamento del Bauhaus con quelli tradizionali tentando di integrare artigianato e design. Rese così la nuova scuola più concreta e artigianale perdendo però quell’approccio modernista della vecchia Bauhaus.

Stahlkirche

Divenne noto nel 1928 per aver costruito la Stahlkirche la cosiddetta chiesa in acciaio. Realizzata in acciaio e vetro venne progettata in occasione della mostra internazionale della stampa svoltasi a Colonia nel 1928.

Si trattava di una chiesa costituita da un’unica navata a pianta parabolica con presbiterio rialzato e doppia torre superiore. Venne chiesto espressamente a Otto Bartning di progettare una chiesa che potesse essere ricostruita altrove e perciò l’architetto tedesco decise di utilizzare componenti prefabbricati in acciaio, tra cui colonne rivestite esternamente con rame alte circa 20 m. Gli spazi tra le colonne vennero riempiti con oltre 600 vetrate colorate disegnate dalla pittrice del vetro Elisabeth Coester.

Una volta terminata l’esposizione venne smantellata e ricostruita ad Essen diventando così nel 1931 la chiesa protestante di Melantone. Purtroppo fu distrutta durante la seconda guerra mondiale.

Stahlkirche

Post Seconda Guerra Mondiale

Dopo la seconda guerra mondiale Otto Bartning divenne capo del dipartimento di costruzione dell’Evangelisches Hilfswerk a Neckarsteinach. Si trattava di un’organizzazione della Chiesa evangelica in Germania che aveva l’obiettivo di aiutare durante il periodo post bellico e di incoraggiare ogni membro della comunità ad aiutare attivamente. L’organizzazione si è occupata dei problemi dei rifugiati, della costruzione di chiese di emergenza ma anche di appartamenti e case di riposo.

L’architetto tedesco divenne famoso per aver progettato oltre 40 edifici ecclesiastici evangelico-luterani temporanei. Molte di queste, nonostante siano state progettate per permanere solo pochi decenni, sono tutt’ora visitabili e non hanno subito nessuna modifica mentre altre sono state ricostruite o ampliate.

Chiesa della Resurrezione

La Chiesa della Resurrezione di Pforzheim è stata la prima chiesa di emergenza secondo il programma dell’architetto Otto Bartning. Venne costruita nel biennio 1946-1948 e diventò l’esempio da seguire per le altre numerose chiese che l’architetto tedesco progettò nel secondo dopo guerra.

La chiesa presenta una struttura lignea a tenda di medie dimensioni ed un abside poligonale. Domina la struttura un massiccio campanile rettangolare rialzato nel 1954. Il rivestimento esterno è composto da blocchi di arenaria rossa e gialla recuperati dalle macerie mentre per quello interno sono stati usati dei mattoni. Sono di Otto Bartning anche i progetti della mensa dell’altare e della fonte battesimale.

Chiesa della Resurrezione di Pforzheim – ©Keuk (via wikimedia commons CC BY-SA 3.0 de)

Maria Giulia Parrinelli

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