L’ampliamento e la trasformazione di un antico edificio rurale in abitazione di pregio in stile contemporaneo a Castellana Grotte, in provincia di Bari, hanno consentito la creazione di un giardino mediterraneo lussureggiante. L’intervento di ripristino, che ha reso complementari due architetture diverse per epoche e stile, è stato condotto da Angelo Rocco Dongiovanni, architetto, che si è anche occupato del disegno funzionale delle aree e vi ha inserito una piscina e una grande vasca idromassaggio, affidando al garden designer Gianni Birardi il progetto del giardino.

Uno dei monumentali olivi centenari recuperati

Grande attenzione è stata riservata all’uso del colore che si è tradotto in un mix di sfumature di tinte azzurre, blu, lilla, malva, pesca, rosa perlato e bianco, accesi qua e là da un rosa più carico e dal fucsia. Questa scelta cromatica genera un effetto rilassante in chi vive il giardino e gli consente di fondersi con la natura e i suoi ritmi. È questo il motivo per cui abbondano gli Agapanthus in specie e varietà. I loro bei fiori campanulati blu-viola, azzurro o bianco racchiusi in un racemo sferico e portati su alti steli, occupano intere bordure oppure si mescolano ad altre piante con differente forma dei fiori, in un planting design che risulta piacevole ed elegante, oltreché protratto nel tempo.

Uno scorcio della bordura di Agapanthus

Nelle zone assolate Gianni Birardi ha inserito macchie di rose paesaggistiche, continuamente a fiore, insieme a Teucrium fruticans ‘Azureum’, dalla fioritura precoce e belle foglie argentate, Perovskia atriplicifolia (ora divenuta Salvia yangii) nelle cultivar ‘Blue Spire’ e ‘Lacey Blue’, Lavandula dentata e L. angustifolia, Rosmarinus officinalis (ora divenuto Salvia rosmarinus) anche nella sua forma prostrata e Verbena bonariensis che protende verso l’alto i suoi bei capolini piatti malva scuro, quasi fluttuanti per la leggerezza degli steli, nel piano visivo superiore.

La Rosa ‘Pierre de Ronsard’ si arrampica su un olivo di fianco a una massa di Agapanthus bianchi

Le rose inglesi di David Austin fanno storia a sé: hanno un portamento aggraziato e soprattutto bei fiori a coppa ricchissimi di petali, spesso a rosetta quartata, che profumano di frutta esotica, di mirra, di spezie. ‘The Generous Gardner’, ‘Olivia Rose’, ‘Desdemona’, ‘Winchester Cathedral’, ‘Jude the Obscure’, per citarne alcune, nei toni del rosa, bianco e albicocca chiaro meritano macchie solo per loro.

giardino di gianni birardi in Puglia
Un primo piano delle rose paesaggistiche dalla fioritura molto abbondante. Sullo sfondo una bordura con rosmarini

Gianni Birardi ha inserito quinte sempreverdi spesso fiorite fanno da sfondo alle bordure e proteggono la proprietà dagli occhi indiscreti per tutto il perimetro. Sono composte da Nerium oleander (oleandri) a fiore doppio e dal sentore di anice, o semplice, in tonalità rosate, bianco e pesca, Buddleja davidii dalle spighe violacee, Phyllirea angustifolia in forma libera, intervallati a piccoli alberi di Pistacia lentiscus (lentisco) dalle foglie profumate e bei grappoli di bacche rosse a fine stagione e di Punica granatum (melograno) alle cui ricche fioriture primaverili aranciate seguono i famosi frutti rubino. Le lunghe bordure fungono da elemento di separazione delle zone in cui si articola il giardino e spesso fronteggiano, a distanza, i muretti in pietra locale, restaurati o costruiti ad hoc, per offrire intimità agli spazi che la richiedono. È questo il caso dell’ampio decking rialzato in cui trovano posto la piscina e l’idromassaggio, in cui si rispecchia il cielo turchino.

La zona delle vasche d’acqua circondate da olivi e da più bordure

Non mancano scorci suggestivi che subito richiamano alla nostra memoria immagini di giardini inglesi: rose che si arrampicano sugli alberi, regalando loro una fioritura romantica. È uno dei molti insegnamenti che ci ha lasciato Vita Sackville-West, la famosa scrittrice e giardiniera, creatrice, insieme al marito Harold Nicholson, di uno dei giardini più visitati e famosi al mondo: quello di Sissinghurst, nel Kent.
Una trentina di antichi olivi dal portamento affascinante e una vecchia quercia abitavano da sempre questo luogo. Sono alberi che Gianni Birardi, prima che iniziassero i lavori di ristrutturazione, ha fatto zollare correttamente e poi mettere da parte per un futuro utilizzo. Ora, come dei punti esclamativi, danno una spinta verticale alle grandi aree tenute a prato e interrompono il predominio delle linee orizzontali. Sono la struttura portante del giardino, gli conferiscono carattere e mantengono intatto il legame con il territorio, al pari della pavimentazione in chianca pugliese e dei muretti in pietra locale.

giardino di gianni birardi
Muretti in pietra locale con rosmarino prostrato e oleandri

Foto di Dario Fusaro

Elisabetta Pozzetti

©Villegiardini. Riproduzione riservata

 

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