Ricercatezza estetica e funzionale, materiali innovativi e una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità. Fabrizio Cameli, Ceo di Talenti, racconta progetti, visione e identità dell’azienda che ha fondato e portato al successo internazionale.

Talenti, azienda italiana riconosciuta al livello internazionale come eccellenza nel settore dell’arredamento outdoor, si connota per la capacità di progettare e realizzare proposte in grado di interpretare le esigenze dell’abitare contemporaneo e rispondere alle evoluzioni del mercato. Oltre ad anticipare le tendenze del design, Talenti sviluppa tecnologie all’avanguardia, materiali innovativi ed eco-sostenibili per realizzare soluzioni d’arredo complete che sanno portare, anche in outdoor, la ricercatezza estetica e la cura per il dettaglio degli arredi per interni. Villegiardini ha intervistato Fabrizio Cameli, Ceo e fondatore di Talenti, che ha raccontato la filosofia che ispira l’azienda e i progetti per il prossimo futuro.

Quali nuovi progetti avete prententato alla Milano Design Week??

Come sempre abbiamo presentato molte novità alla Milano Design Week che abbiamo sviluppato su un doppio binario. Da un lato, le novità di prodotto con le nuove collezioni firmate da Ludovica+Roberto Palomba, gli aggiornamenti di gamma da Marco Acerbis e Ramon Esteve e una new entry d’assoluto prestigio che propone in anteprima mondiale la prima collezione firmata per Talenti: Carlo Colombo con la collezione Tressé.

La collezione Leaf di Talenti, disegnata da Marco Acerbis. Una proposta dalle proporzioni generose pensata per offrire il massimo comfort. I piedini snelli e slanciati creano un forte senso di sospensione della morbida cuscineria che sembra sospesa nell’aria come un fiore sul suo gambo.

Come prosegue il progetto di design sostenibile che avete lanciato negli ultimi anni?

In questi ultimi mesi abbiamo fatto un notevole salto di qualità per rendere sempre più ampia la nostra offerta investendo su un design sostenibile. Talenti è per natura un’azienda che ha sempre dedicato tempo e risorse alla ricerca e allo sviluppo sia dal punto di vista delle forme che dei materiali. Quando Talenti pensa a un prodotto, già nella fase del concept, la volontà è quella di creare un progetto di qualità e che duri nel tempo. In particolare, in questi ultimi anni, ci siamo concentrati molto sulla creazione e sull’utilizzo di materiali che fossero sempre più sostenibili sotto due punti di vista. Il primo, che fossero rispettosi dell’ambiente che ci circonda, sia dal punto di vista del loro reperimento che del ciclo di lavorazione. Dall’altro, che potessero essere duraturi in modo da allungare la vita dei prodotti ed evitare quell’eccesso consumista che è alla base dello spreco di risorse. La nostra offerta in termini di prodotti green è davvero completa e non ha eguali nel settore. Talenti si affida a fornitori che condividono la stessa visione dell’azienda: ogni componente viene progettato, pensato e destinato per durare nel tempo poiché il brand ha la ferma convinzione che la longevità del prodotto e quindi dei materiali che lo compongono sia già un primo passo deciso lungo il percorso di sviluppo sostenibile e verso la sostenibilità in termini più generali. A prima vista, è evidente che le collezioni Talenti hanno due grandi protagonisti: l’alluminio e il legno. Partiamo dall’alluminio, un materiale leggero, resistente e durevole. Facile da maneggiare, è versatile ma soprattutto, “eterno”.  Infatti, una delle principali caratteristiche dell’alluminio è l’infinita riciclabilità e il consistente risparmio energetico che ne deriva in termini produttivi, in aggiunta a evoluzioni, prestazioni e altri evidenti vantaggi garantiti dal materiale e dalle sue applicazioni.

Fabrizio Cameli con la famiglia, durante un momento di lavoro.

Un insieme di valori che rendono visibile e intrinseco per l’alluminio il concetto di economia verde e di salvaguardia delle risorse. Alluminio quindi, ma non solo. L’altro indiscusso protagonista è il legno. Ma non un legno qualunque, il legno Accoya®, leader a livello mondiale nel segmento ad alta tecnologia e risultato di oltre 75 anni di ricerca e sviluppo. Il legno Accoya® non ha solo una valenza estetica, bensì nasce dall’esigenza di rendere più solido e durevole il prodotto che essendo da esterno viene utilizzato a diretto contatto con l’acqua ed esposto quotidianamente agli agenti atmosferici. Accoya® è creato da legni teneri provenienti da fonti sostenibili, che vengono sottoposti ad un processo brevettato e completamente atossico, noto con il nome di “acetilazione”, che va a modificare in modo permanente la struttura interna del legno, aumentandone la stabilità dimensionale e la durevolezza. Il risultato è l’equivalente di un legno massiccio, ma eco-friendly, proveniente da foreste sostenibili a crescita rapida, totalmente atossico, che fornisce una stabilità dimensionale e una durabilità superiore anche al miglior legname duro tropicale. Se l’alluminio e il legno sono fra i materiali protagonisti delle nostre strutture, il rivestimento condivide certamente la luce dei riflettori. Una recente novità, di cui siamo particolarmente orgogliosi, è un nuovo tessuto 100% green creato dal riciclo di bottiglie in PET post-consumo e ulteriormente riciclabile al termine del suo utilizzo. In piena sintonia con la filosofia del design circolare, questa gamma di tessuti è completamente Made in Italy, a km 0 e realizzata con un processo produttivo unico. Attraverso un procedimento meccanico e senza l’utilizzo di sostanze chimiche che potrebbero essere pericolose per l’ambiente, le bottiglie di plastica vengono trasformate in piccole scaglie, poi in polimeri e quindi in filato di PET riciclato. L’utilizzo di poliestere riciclato, che richiede un minor numero di passaggi di lavorazione, permette un risparmio di energia e acqua considerevole e una netta riduzione delle emissioni di carbonio. Sostenibilità quindi come scelta aziendale, non per moda.

Fabrizio Cameli
Altri elementi della collezione outdoor Allure: il tavolo con struttura in alluminio e piano in legno Accoya® e le sedie pranzo con schienale e seduta in ecopelle.

Dal vostro osservatorio, quali nuove tendenze stanno emergendo nel settore outdoor e come avete risposto alle nuove richieste della clientela? 

Siamo abituati ad anticipare le tendenze piuttosto che seguirle. Siamo stati i primi, già dal 2004, a scommettere su un’outdoor sempre più simile all’interior e oggi, quasi 20 anni dopo, il mercato segue questa tendenza. La clientela cerca la qualità, un prodotto elegante ma funzionale al tempo stesso, che non necessiti di troppa manutenzione e che l’accompagni nei momenti di relax. Il cliente moderno vuole che il suo tavolo o il divano da esterno non gli dia problemi e per questo il tema della durevolezza è fondamentale. Per questo i materiali cambiano, si evolvono e noi siamo in prima linea per anticipare questo cambiamento.

Nel 2022 avete lanciato, come al solito molte nuove collezioni. Che risultati avete riscontrato?

Nonostante le difficoltà del contesto internazionale e la contrazione dei mercati dovuta alla guerra e all’inflazione, la risposta del mercato è stata positiva e abbiamo chiuso il 2022 superando quota 44 milioni di euro di fatturato con una crescita del 45% rispetto al 2021 che già era cresciuto del 55% rispetto a un 2020 dove, caso unico nel settore, non solo non aveva registrato perdita bensì un incremento del 30%. Numeri che dimostrano il successo di una strategia aziendale che mantiene il delicato equilibrio tra innovazione, sostenibilità ed estetica scommettendo su internazionalizzazione e cura del dettaglio. Un successo che non sarebbe stato possibile senza l’apporto di tutti. Da mia moglie ai miei figli passando per tutto lo staff Talenti. Un ingranaggio dove ciascuno dà il suo contributo fondamentale. Collezioni come Salinas e Allure, presentate in anteprima allo scorso Salone ed entrate nel catalogo 2023, stanno riscuotendo un ottimo successo che si accompagna agli ottimi risultati di icone come Casilda, Cliff e Cruise.

Fabrizio Cameli
La poltrona lounge, leggera ed elegante.

Fabrizio Cameli
Divano modulare Salinas, progettato da Ludovica + Roberto Palomba. I colori naturali dei vari elementi compongono una gamma cromatica ispirata all’omonima regione dell’isola di Ibiza.

La vostra rete commerciale si sta ampliando con l’apertura di nuovi show-room. Ci sono altre novità in questo senso?

Come sempre, l’Italia rappresenta il primo mercato con il 38% del fatturato, ma il processo di internazionalizzazione che il marchio ha avviato negli ultimi mesi ha avuto effetti positivi su tutto il comparto. Il restante 62% del fatturato proviene infatti dai mercati internazionali con in testa USA, Francia, Emirati Arabi, Spagna e con tutto il Vecchio Continente in crescita costante. Il marchio è distribuito in oltre 70 paesi, con una presenza sempre più capillare affidata non solo ad una fitta rete di agenti e distributori, ma a location d’assoluto prestigio per creare un legame con il territorio. Nel 2022, abbiamo aperto un Flagship Store in Olanda, uno in Spagna (a Puerto Banus, Marbella) e una lounge per professionisti, il Talenti Studio a Parigi. Il 2023 vedrà l’apertura, tra pochi giorni, di un Flagship Store anche in Belgio a Ghent mentre, a primavera inoltrata, sarà inaugurato uno showroom anche a Cannes e un magazzino negli Stati Uniti. Per i dettagli dovrete aspettare un po’ ma è evidente che Talenti è sempre più concentrata sul processo di crescita e internazionalizzazione.

Intervista di Marco Miglio 

©Villegiardini. Riproduzione riservata

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