Le serre sono luoghi sempre affascianti, unici, magici e ricchi di specie botaniche da scoprire ed esemplari, dal sapore di terre lontane, che riportano alla mente colori di foto o profumi di viaggi lontani. In questi luoghi è possibile coltivare ed esporre una straordinaria diversità di piante provenienti da tutto il mondo, di farle conoscere al pubblico per ampliare le basi scientifiche.

The Conservatory Gardens Under Glass di Alan Stein and Nancy Virts Princeton Architectural Press.

Attingendo a questo ricco patrimonio storico, con i suoi numerosi progettisti, creativi e visionari delle generazioni passate, guardiamo avanti per definire l’eredità da lasciare alle generazioni future. I giardini d’inverno sono apparsi per la prima volta nel 600 come semplici strutture per proteggere gli alberi da frutto e i delicati esemplari botanici dai rigidi inverni europei. Erano edifici costruiti in legno con le finestre rivolte a sud per riuscire a raccogliere la luce del sole e per conservare il calore. Nel corso degli anni, i nobili e gli uomini benestanti iniziarono a trovare piacere nel creare un ambiente di crescita idoneo alle piante che non potevano sopravvivere naturalmente nelle temperature locali, questo perché dimostrava il loro  potere e i mezzi finanziari. Così iniziarono a costruire strutture in pietra e mattoni con uno stile architettonico che si ispirava ai loro castelli o alle case in campagna: le famose Orangerie create per ospitare gli agrumi e altri alberi esotici portati in Europa dagli esploratori che viaggiavano alla ricerca di piante utili.

Un particolare dell’interno delle serre di Castle Ashby. Foto ©Alan Stein

In tutta Europa, nell’800, vennero costruite serre straordinarie, nella maggior parte dei principali giardini botanici. Da sempre considerate luoghi ricchi di fascino non solo per la maestria, l’ingegno e l’eleganza architettonica con cui sono state realizzate, rappresentano luoghi emblematici di periodi di grande creatività e innovazione. Questo libro racconta come le costruzioni semplici e utilitarie del 700 si siano trasformate nei grandi palazzi di vetro dell’epoca vittoriana, diventando così simbolo di quel momento storico, anticipando l’Art Nouveau e aprendo la strada ai moderni giardini d’inverno.

The Conservatory Gardens
Una veduta esterna della serra della Victoria amazonica nei giardini botanici a Meise, nelle Fiandre. Foto ©Alan Stein

Nel ventunesimo secolo stiamo assistendo a drammatici cambiamenti negli ecosistemi del pianeta ed è importante fare riferimento alle grandi serre pubbliche del mondo occidentale che nei decenni hanno ospitato, raccolto e conservato la flora del nostro pianeta. Studiando l’intersezione tra i movimenti culturali e sociali e i progressi dell’epoca tecnologica, scopriamo in modi diversi come le serre di vetro dei vittoriani tracciano ancora oggi la strada.