Vuoi conoscere il giardino di Virginia Woolf?

Gli animi sensibili godono del connubio celestiale poesia-botanica: lo racconta deliziosamente Il giardino di Virginia Woolf edito L’Ippocampo. È l’approfondita e inedita storia del giardino di Monk’s House, la celebre casa nel Sussex che fu spesso fonte di ispirazione per la Woolf.

Una storia d’amore imperitura

«Io e Leonard abbiamo comprato un campo e stiamo facendo progetti ambiziosi di ogni genere per metterci terrazze, chioschi, stagni, ninfee, fontane, carpe, pesci rossi, statue di signore nude e polene di navi da guerra che si riflettano in laghi ombrosi».

Assieme al caro marito Leonard, a lungo Virginia curò e ri-organizzò il giardino ma dal 1969, quando Leonard morì, il suo aspetto non è più mutato.

Quasi tutti i romanzi della Woolf furono scritti all’ombra degli arbusti che colonizzarono il giardino. Di essi, si avverte quasi un’eco invisibile della loro presenza tra le pagine.

Un’indagine dal sapore filologico

Caroline Zoob, che ha vissuto 10 anni a Monk’s House, ha approfondito la ricerca e gli studi sulla sua precedente illustre, presentando per la prima volta le fotografie di questo importante giardino. E, lentamente, ha organizzato con perizia quasi filologica la sua storia, scovando i commenti della poetessa inglese sulla cura e manutenzione.

Fotografie dall’Inghilterra

Il racconto della Zoob è dunque filtrato dalle parole della Woolf e si avvale del lavoro fotografico, tenue e delicato, di Caroline Arber. A queste foto sono allegate, con valore documentaristico, quelle dell’epoca: il risultato è un ingresso trionfale nell’atmosfera tipica del giardino e, in qualche modo, nell’anima della stessa Woolf.

Un rifugio fiorito da cui sarà difficilissimo uscire, per rientrare nella realtà di tutti i giorni. Anche se, naturalmente, ci sarà la consapevolezza di poter rientrare sempre all’interno di questo mondo magico e ispirazionale.