Circa venti anni fa ho lasciato la mia Toscana dove la natura, con le sue pennellate decise, regala paesaggi belli come quadri, per trasferirmi nella zona dell’Agro Pontino. Qui il clima è mite e il paesaggio emozionante e marcato dai Pinus pinea che costeggiano le strade, con i loro fusti e rami importanti, su cui si poggiano i caratteristici cappelli di aghi, imponenti come sculture. In lontananza si possono scorgere gli Eucalyptus che dall’Australia sono riusciti a colonizzare questa zona, dimostratasi idonea per il loro fabbisogno idrico, e un’altra loro conterranea, Acacia dealbata che durante il mese di febbraio ingentilisce ogni angolo spazioso, con i suoi rami carichi di profumati fiori gialli. Durante le giornate terse di cielo azzurro, sembrano rubare la luce al sole.

Acacia
albero di Acacia dealbata in fiore. Foto di Elisabetta Margheriti

Il genere Acacia, con oltre 1.200 specie di alberi e arbusti, è originario dell’Africa tropicale e subtropicale, dell’Australia e dalla Nuova Zelanda. L’infiorescenza è formata da capolini globosi giallo oro, crema o bianchi e dal profumo caratteristico e inconfondibile, con lunghi stami ricchi di polline che diventano una inevitabile attrazione per le api. Le foglie leggere ma coriacee hanno sfumature dal verde glauco all’azzurro e sono bipennate, con foglioline a loro volta composte da più foglioline; in alcune specie sono sostituite da piccioli appiattiti, denominati fillodi, capaci di svolgere la fotosintesi. I frutti sono dei baccelli rotondi o appiatti, talvolta sfumati di porpora, che in autunno e inverno regalano uno spettacolo ulteriore.

Acacia dealbata è la nostra tipica mimosa, che si sviluppa nei litorali marini e lacustri, nelle zone a clima temperato, al riparo dai venti. Grazie al suo rapido sviluppo diventa un albero di circa 8 – 10 metri, adatto ai grandi spazi, dove cresce rigoglioso e può essere il vero protagonista del giardino, grazie al suo portamento armonioso. Ciascuna foglia bipennata è composta da minuscole foglioline coperte da peli biancastri che le donano un aspetto argentato. I racemi terminali, lunghi 10 – 20 cm, sono carichi di capolini gialli che sbocciamo da fine gennaio a marzo, portando aria di primavera. Ha una buona resistenza alle gelate e ama i terreni ben drenati, tendenzialmente acidi. La varietà Acacia dealbata ‘Gaulois’ è tra le più belle e desiderate per la sua fioritura abbondante e molto profumata. Acacia baileyana, invece, ha uno sviluppo più ridotto, può raggiungere i 5 – 6 metri di altezza, un fusto corto e rami dolcemente arcuati, che proprio ora si rivestono letteralmente di capolini giallo brillante, che risaltano sul blu – grigio dei fogliame leggero. Durante la fioritura regala un colpo d’occhio spettacolare. È anche lei adatta ai giardini a clima temperato. Un omaggio a tutte le Donne. Acacia

Elisabetta Margheriti

Foto di elisabetta Margheriti

©Villegiardini. Riproduzione riservata

Vi potrebbe interessare anche: