“La mia stanza”, spiega Giorgiana Corsini, “non è una sola ma una serie di stanze che si trovano nella parte medievale del Castello di Marsiliana, in Maremma, e che custodiscono oggi un piccolo museo di oggetti domestici e quotidiani che riportano alla luce antiche memorie sia della famiglia Corsini, che si è insediata a Marsiliana alla metà del Settecento, sia dei contadini e delle massaie che lavoravano in questa tenuta”. Grazie al Fai (Fondo Ambiente Italiano) Maremma e ai principi Corsini, questo gioiello museale e parte del castello saranno aperti alle visite il fine settimana del 21 e 22 marzo, durante le Giornate Fai di Primavera. Fino a poco tempo fa questo spazio, composto da cinque stanze connesse tra loro da un unico percorso espositivo, era un deposito di cose rotte e abbandonate, o semplicemente desuete, che nessuno aveva avuto voglia o tempo di ripulire. “Poi un giorno d’estate di due anni fa”, racconta Giorgiana, “avendo un po’ di tempo a disposizione, mi sono messa al lavoro con l’idea di fare piazza pulita di tutta questa roba in modo da ricavare qualche stanza in più”. La storia è andata diversamente. “Man mano che tiravamo fuori la roba, molta della quale accantonata lì da secoli, ci siamo accorti che quelle vecchie mura scrostate contenevano un vero tesoro. Centinaia di selle, come le bardelle, anticamente usate dai butteri maremmani, e oggetti da lavoro agricolo ma anche utensili da cucina: spremi limoni primordiali in legno e ceramica, sbatti uova anch’essi antichissimi, pentole, padelle e attrezzi di ogni genere”. Il risultato di questo ritrovamento è da scoprire nell’affascinante percorso all’interno delle mura del Castello di Marsigliana, cinquecentesca fattoria fortificata costruita su un poggio ai margini dell’Albegna, fiume cosiderato sacro dagli Etruschi che proprio in queste zone hanno costruito importanti colonie. Il percorso museale creato da Giorgiana Corsini include infatti un personalissimo tributo alla civiltà etrusca con la ricostruzione di una tomba scoperta tra il 1910 e il 1920 dal Principe Don Tommaso Corsini, archeologo dilettante e nonno dell’attuale Principe, Don Filippo. Ma andiamo con ordine. La prima sala del Museo offre ai visitatori una panoramica di tutta l’attrezzatura che riguardava la conduzione a cavallo dell’azienda agricola. Bellissimi gli accumuli ordinati di oggetti della stessa natura: ruote di carro, campane per i muli, aratri e via dicendo. Poi c’è la sala con gli attrezzi agricoli manuali: zappe, picche, punteroli, forconi. “Questi attrezzi a mano”, spiega ancora la principessa Corsini, “erano necessari e specifici per determinati lavori, come per esempio per fare le siepi di fratte”. Affascinante la zona dedicata alla cucina, nella quale Giorgiana ha ricreato ex novo una cucina tradizionale Maremmana con tanto di utensili e di antiche tovaglie tessute a mano nella proprietà. “Oltre all’olio e al vino, Marsiliana produceva una vasta gamma di cereali e di formaggi”, spiega ancora Giorgiana. La stanza forse più scenografica del museo, a parte quella dedicata alla tomba etrusca, è quella cosiddetta ‘del Principe’. “Avendo ritrovato tutta una serie di oggetti che erano appartenuti ad un principe Corsini nell’Ottocento, ho voluto ricreare la sua stanza”, dice Giorgiana. Questa grande camera con i muri dipinti con motivi medievali, opera di Nencia, una delle figlie di Giorgiana e di Filippo Corsini, riproduce sin nei minimi particolari una camera da letto padronale, semplice ma principesca, con il letto a baldacchino (“questo non era un vezzo, ma una necessità: permetteva di coprire il letto con una grande zanzariera”, spiega ancora Giorgiana), la scrivania con il calamaio e il lumino a olio e addirittura il bagno in camera, con tanto di tinozza e lavandino. Grazie alla famiglia Corsini e al Fai Maremma, il Museo dei Corsini a Marsiliana sarà aperto alle visite i giorni sabato 21 e domenica 22 marzo a tutti coloro che vorranno iscriversi o fare una donazione al Fai, Fondo Ambiente Italiano.

Per informazioni: principecorsini.com e, per le Giornate Fai: fondoambiente.it