A Roma l’arte di Fulvio Morella ci porta letteralmente a toccare la magia del Pantheon, intesa come finestra verso l’infinito. Succede al Gaggenau DesignElementi dove l’artista ha presentato OCULUS all’interno della sua mostra personale ROMANITAS aperta al pubblico fino al 31 luglio (Lungotevere de’ Cenci 4). Il nuovo progetto artistico dell’artista, noto tornitore, rende attuale la meraviglia del genio umano espressa nel Pantheon. Il glorioso monumento diventa così arte contemporanea nel corpo di opere realizzate da Morella in legno, braille e oro zecchino.

Cos’è OCULUS?

Il progetto è promosso da Gaggenau e Cramum che hanno promosso per la prima volta non solo una mostra, bensì la realizzazione di un pregiato multiplo d’artista “OCULUS” non in vendita, ma che è stato donato ai più importanti cultori del bello e dell’arte in Italia.

Si tratta della prima calcografia a tiratura limitatissima e non in vendita – l’opera viene solo donata – realizzata da Fulvio Morella per omaggiare Roma e il genio umano espresso nel Pantheon. Come sempre accade nell’arte di Morella, anche OCULUS è arricchito e “completato” da una scritta in braille (tradotta in francese, inglese e italiano) che recita “Non sempre gli occhi chiusi dormono, non sempre gli occhi aperti vedono”. Da sempre interessato alla materia e al saper fare, l’artista ha scelto di raccontare anche il “dietro le quinte” di questo ambizioso progetto, mettendo in mostra al fianco dell’opera definitiva le matrici in magnesio e le opere preparatorie dal 2021 a oggi.

Dettaglio dell’opera OCULUS che ha trasformato il Pantheon in arte contemporanea tattile

Come spiega Sabino Maria Frassà, curatore della mostra: “Fulvio Morella è riuscito a realizzare un’opera che integra la vista con il tatto per raccontare l’ineguagliabile Pantheon, il monumento che da millenni mette in contatto l’essere umano con il cielo. L’artista, in modo coerente alla sua visione dell’eterno ritorno, reinterpretando i rilievi del massimo architetto Andrea Palladio, rende così omaggio al genio umano che nella Città Eterna ha trovato la sua massima espressione. Allo stesso modo, l’inserto in oro introdotto nella versione definitiva di OCULUS, rende ogni multiplo unico e rimanda alla luce interiore, al vero sapere vedere, protagonista di tante opere dell’artista che ha fatto dell’inclusione e della multisensorialità la sua vera cifra stilistica”.

Il punto di vista dell’artista

Mausoleo d’Augusto e Pantheon, die opere dedicate a Roma dall’artista Fulvio Morella. Entrambe sono realizzate in legno, braille e acciaio.

L’artista Fulvio Morella spiega l’origine di “OCULUS” con queste parole: “Il mondo che ci circonda è straordinariamente complesso e per conoscerlo bisogna immergersi in esso. Anche nei momenti più bui dobbiamo ricordarci che l’essere umano tante volte è stato in grado di mostrare tutto il proprio genio nel vedere oltre alle apparenze. L’oculus del Pantheon è una finestra verso l’infinito ed è per me oggi metafora della possibilità e necessità di vedere oltre i nostri occhi, di essere al di là e a prescindere dai nostri limiti”.

Perché il Pantheon?

Il Pantheon è un luogo simbolo che torna spesso nell’arte di Morella, che già gli aveva dedicato la prima delle opere del ciclo “Blind Wood”. Ciò che rende unico questo monumento è proprio l’oculus di 9 metri (di diametro) posto al centro della volta: non solo è l’unica fonte di luce, ma costituisce anche un accurato calendario e strumento astronomico: nelle diverse stagioni, i raggi del sole raggiungono specifiche porzioni dell’edificio, tracciando gli equinozi e i solstizi. Inoltre, la volta riproduce un sistema eliocentrico dove il sole è costituito proprio dall’oculus centrale. Il motivo a cassettoni, disposti secondo cinque cerchi concentrici, rappresenta i pianeti allora conosciuti e visibili (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno).

Vivere la bellezza

Se le armoniche forme geometriche rimangono la cifra caratteristica dell’artista, anche in quest’opera è forte la dimensione concettuale: “la vera sfida che Morella ci propone è proprio quella di non fermarci alla superficie delle opere, abbracciando un’esperienza multisensoriale che permetta di scoprire cosa si cela “oltre al sipario”, con gli occhi e soprattutto con il cuore aperto” spiega il curatore, che conclude ricordando che “i multipli dell’opera sono stati donati da Gaggenau, in collaborazione con Cramum e con l’artista come cadeau all’interno di scatole numerate, chiamate pda, ovvero “prove di amicizia: L’esperienza della bellezza in ogni sua forma è un obiettivo imprescindibile per un futuro migliore. Per questo abbiamo scelto di donare queste opere, portando l’arte nelle case dei più grandi cultori del bello, donando loro un’opera unica nel suo genere veicolo di un forte messaggio di fratellanza e resilienza, valori quanto mai attuali.”

Progetto OCULUS di Fulvio Morella e dettaglio dell’inserto in oro zecchino all’interno dell’opera

Il progetto Blind Wood: il braille diventa arte

Romanitas è la terza tappa del progetto artistico Blind Wood. Fulvio Morella dal 2018 ha cominciato a realizzare quadri scultura unendo il legno al braille per realizzare opere multisensoriali con cui dimostra la parzialità della percezione della realtà. Le sue opere a prima vista – in tutti i sensi – sembrano opere astratte. In realtà sono riproduzioni di luoghi celebri (per lo più storici o siti archeologici) ripresi da angolazioni inusuali, così da non essere riconoscibili a un’osservazione superficiale.

Le opere sono completate da scritte in braille, dalla forte funzione anche estetica, che spiegano e mostrano il significato più profondo delle opere. L’artista prevede quindi sempre che le sue opere vadano toccate per essere “capite”. Le precedenti mostre si sono tenute a Milano e una delle opere, FIAT LUX, è stata acquisita dal Museo del Braille di Milano.

Dove e come è possibile visitarla

La mostra Romanitas rimarrà aperta fino al 31 luglio. Sarà possibile visitarla gratuitamente su appuntamento, da lunedì a venerdì,
Indirizzo: Lungotevere de’ Cenci 4, Roma
Per informazioni sulla mostra scrivere a [email protected]; per prenotare una visita scrivere a [email protected]

Arte roma braille
Fulvio Morella ritratto da Francesca Piovesan durante la performance Romanitas in occasione della XVI Giornata nazionale del braille il 21 febbraio 2021. Courtesy Cramum, Gaggenau, Lelièvre Paris

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