Conosci il signor Ikea?
Ci ha lasciato a fine Gennaio Ingvar Kamprad, l’imprenditore svedese che ha rivoluzionato il mondo dell’home design fondando Ikea nel 1943.
La sua storia è stata tracciata in Il signor Ikea. Una favola democratica, un libro a cura di Nanni Delbecchi per Marsilio Editore. Affascinato dalle vicende di uno più straordinari self-made man del mondo, il reporter qui racconta del suo attraversamento della Svezia nella speranza di intervistare Kamprad. E pian piano disvela tutti i dettagli di una favola di un altro secolo, quello che vede un ragazzetto di 17 anni fondare il principio del cosiddetto design democratico.
Il Signor Ikea: saggio o narrativa?
Il libro si sviluppa così sotto forma di un genere ibrido, che segna la strada del reportage giornalistico attraverso aneddotica e narrativa pura. Il lucchese Delbecchi, d’altronde, si fregia dell’onore di essere l’unico italiano ad aver intervistato l’uomo che inventò l’Ikea. Un uomo che fu in grado di diventare il quarto uomo più ricco del mondo, un uomo con un viso da pastore protestante che:
“si è fatto da solo, pezzo per pezzo, montante dopo montante, vitina dopo vitina”.
Un uomo che partì vendendo fiammeri, e che quando cominciò a pensare a un design per le case più umili fu contrastato dai concorrenti svedesi. Così scappò in Polonia, all’inizio degli Anni Sessanta, in un clima comunista che ispirò il concetto di mobili funzionali e sobri, accessibili a tutti.
Un nuovo stile di vita
E il low cost è diventato, nel tempo, il cardine attorno a cui costruire un impero economico da sogno, che spesso guida le nostre scelte in fatto di arredamento. I prezzi accessibili e uno studio costante del miglioramento della vita di tutti i giorni ne fanno un riferimento per il grande e il piccolo pubblico.
Ingvar Kamprad sarà anche scomparso, ma non l’eredità che ci ha lasciato. E risfogliare il libro di Delbecchi non potrà che aiutarci a ricordarlo.