A Colmenar Viejo, a circa 15 chilometri a nord di Madrid, Las Tenadas è un’antica fattoria con più di 100 anni di storia che dopo anni di abbandono è stata ristrutturata e trasformata in una location per eventi. In mezzo ai campi, questa proprietà, che conserva nello stile il suo carattere rurale, si distingue per la presenza di un giardino moderno, che riesce a fondere la tradizione spagnola con le nuove tendenze del planting design europeo, soprattutto inglese. La progettazione dell’area è stata affidato a Fernando Martos, un paesaggista emergente, che dopo essersi formato in architettura del paesaggio in Spagna ha lavorato nei famosi giardini di Newby Hall, nello Yorkshire, immergendosi nel più puro stile inglese, storico e contemporaneo. 

Il giardino di Las Tenadas è un’area rettangolare di circa 5.000 metri quadrati, circondata su tre lati da lunghi edifici a un piano e suddivisa in due stanze simmetriche, separate da un largo viale d’accesso, fiancheggiato da siepi di alloro (Laurus nobilis). Una pergola in ferro e vimini, sulla quale si arrampicano falsi gelsomini (Trachelospermum jasminoides), è posta nel centro del viale e rende comunicanti le due stanze. Il quarto lato è chiuso da una siepe, abbastanza alta da impedire la vista del parcheggio ma non dal panorama delle colline circostanti.

Una vista estiva della stanza del giardino più grande. In primo piano Salvia yangii accostata a Rosa ‘Scepter d’Isle’, Echinacea purpurea e Phillyrea angustifolia. Lungo la vasca spiccano gli Agapanthus bianchi e lilla, intervallati a Lithrum. ©️Fernando Martos

Al centro di ogni stanza insiste un’ampia area in ghiaia pressata, rettangolare in una e quadrata nell’altra, dove sono sistemati i tavoli e che è posta a una quota leggermente più bassa rispetto agli edifici per consentire di ammirare le bordure disposte intorno. In ogni stanza una lama d’acqua lunga 15 metri riflette il cielo e la vegetazione e contemporaneamente trasmette una sensazione di freschezza e rallegra con piccoli zampilli. Per ombreggiare l’area centrale alberi di Gleditsia triacanthos ‘Skyline’ sono piantati secondo uno schema a griglia. Questa cultivar di Gleditsia ha un fogliame delicato verde lime e un portamento piramidale, con la parte più allargata in basso, e risulta perfetta per donare quell’ombra leggera così necessaria durante le lunghe estati calde e secche caratteristiche. È nelle bordure circostanti, nell’alternanza di geometria e informalità, di pieni e vuoti, nell’equilibrio e armonia dei colori e nell’alternanza delle fioriture che si esprime la bellezza dei giardini di Fernando Martos. Profonde sette metri, sono lussureggianti, con arbusti potati a sfera intorno ai quali crescono e si sviluppano macchie di erbacee perenni e graminacee, dalla texture delicata e leggera, che oscillano alla minima brezza, crescono e mutano nel corso delle stagioni, si avvicendano, prendendo la scena per poi lasciarla ad altre.

Nella foto la stanza più piccola del giardino fotografata in primavera. Al centro svettano alberi di Gleditsia triacanthos ‘Skyline’. ©️Fernando Martos

Le sfere di diversa dimensione di Salix purpurea, arbusto spogliante originario del bacino del Mediterraneo, sono il filo conduttore del giardino, si ricollegano alla tradizione spagnola delle piante tenute in forma obbligata e in primavera sono le protagoniste indiscusse, insieme a masse di Phillyrea angustifolia, tipica della macchia mediterranea, dai piccoli fiori bianchi profumati. Poco per volta lo scenario cambia, iniziano a fiorire le Rosa rugosa, le rose inglesi, i Verbascum olympicum che svettano alti, Valeriana officinalis, Calamagrostis x acutiflora ‘Karl Foerster’ che in estate diventerà giallo oro, Geranium, mentre le graminacee tardive iniziano a crescere.

Nella foto Valeriana officinalis e Verbena bonariensis (rosa scuro). ©️Fernando Martos

In estate lo scenario studiato da Fernando Martos muta ancora: spiccano Nassella tenuissima, Verbena bonariensis, Gaura lindheimeri, Eragrostis, Salvia yangii, Echinacea, Salvia nemorosa, Agapanthus bianchi e blu ed Echinacea in un’armonia di colori dal bianco al rosa perlato al fucsia al blu fino al bronzo e all’oro delle graminacee che catturano la luce. Sono queste fioriture estive prolungate che definiscono la modernità del giardino. In autunno i colori si fanno più intensi, tutte le graminacee sono nel loro momento migliore, i Panicum virgatum ‘Squaw’, aerei e leggeri, sono fioriti, molte perenni hanno superato brillantemente la lunga estate e ancora sono in fiore.  Nel giardino sono state accostate piante autoctone ad altre con necessità agronomiche analoghe che provengono da regioni con un clima simile a quello madrileno, con estati caldissime e inverni freddi, o che sono in grado di adattarvisi, e caratterizzate da lunghi periodi di interesse ornamentale, molto popolari dapprima in Inghilterra e Olanda e poi rese famose in tutto il mondo presso il grande pubblico dal movimento del New Perennialism.

La pergola in ferro e vimini sulla quale si arrampicano dei Trachelospermum jasminoides e che funge da collegamento tra le due stanze del giardino. ©️Fernando Martos

Las Tenadas di Fernando Martos è un giardino contemporaneo inglese ma allo stesso tempo è diverso, ha linee pulite e geometriche, non cerca l’esuberanza delle fioriture quanto un’eleganza discreta, un equilibrio di colori che possa giocare con la luce e produrre un sottile impatto emotivo. I grandi alberi della fattoria, un leccio centenario e vecchi gelsi, vengono coinvolti nel processo di cambiamento.

Elisabetta Pozzetti

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