Continua fino al 13 settembre, al Palladio Museum di Vicenza, la mostra Un architetto al tempo di Canova. Un’esposizione dedicata alla collezione di disegni di Alessandro Papafava, (1784-1861), architetto padovano di origine aristocratica, composta da 49 fogli di vario formato e stampe di celebri architetti. Tutti raccolti da Papafava, a quel tempo studente, tra il 1803 e il 1807, in un periodo in cui il Neoclassicismo era lo stile trionfante.

In quegli anni il giovane si trovava a Roma per volere della madre, preoccupata di allontanarlo dagli ideali napoleonici che nel Veneto avevano sedotto molti giovani aristocratici. Dopo un periodo trascorso tra Budapest, Dresda, Vienna e Berlino, era rientrato in Italia e, su consiglio di Antonio Canova, aveva iniziato a studiare architettura presso l’Accademia di San Luca.

Dopo due secoli, questo prezioso materiale è stato generosamente donato dalla famiglia Papafava dei Carraresi al Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza perché fosse conservato al Palladio Museum.

La raccolta, conservata integra dalla famiglia Papafava per più di 200 anni, è costituita da materiali di altissima qualità grafico-pittorica e riveste un importante valore storico. Ci restituisce infatti una rara istantanea degli interessi di un giovane studente di architettura tra 700 e 800, totalmente immerso nella cultura architettonica negli anni in cui i modelli del Neoclassicismo romano arrivarono nel Veneto, rivoluzionandone il gusto.

Alessandro Papafava, giovane ed entusiasta studioso d’arte, oltre all’Accademia frequentava i più influenti atelier artistici, come i laboratori di Canova e della pittrice Angelika Kauffmann e quelli degli architetti Giuseppe Camporese, Vincenzo Balestra e Mario Asprucci, acquistando da loro le stampe e i bellissimi disegni acquerellati, insieme a quelli dell’inglese Joseph Michael Gandy, autore delle immaginifiche vedute dei progetti di Sir John Soane, e di Giacomo Quarenghi.

Tornato a Padova, Alessandro Papafava utilizzò quanto imparato a Roma sia nella riprogettazione delle sale e degli arredi dell’appartamento neoclassico nel palazzo di famiglia a Padova sia nel ridisegno austero delle facciate e degli interni nella villa di Frassanelle, ai piedi dei Colli Euganei. Così facendo, mettendosi in contatto con l’ambiente artistico locale e condividendo i suoi studi, i “suoi disegni” e la sua esperienza, Alessandro contribuì concretamente all’affermazione e alla diffusione del neoclassicismo nel Veneto. Per tutto il resto della sua vita continuò a coltivare gli stessi interessi, ricoprendo numerosi incarichi civici ed essendo nominato Membro dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e Deputato della Congregazione Provinciale di Padova.

La mostra è stata curata da due celebri studiosi: lo specialista irlandese Alistair Rowan, già presidente del Society of Architectural Historians of Great Britain e profondo conoscitore della raccolta, e Susanna Pasquali, docente alla Sapienza di Roma e membro del Consiglio scientifico del CISA Andrea Palladio

Informazioni

Orari di apertura: dal martedì alla domenica, 10:00-18:00

(ultimo ingresso 17:30)

Biglietto mostra+museo: intero € 8,00; ridotto € 6,00

Palladio family € 12,00