Christopher Wren (1632 – 1723) è stato uno tra i più grandi architetti inglesi nel periodo a cavallo tra 600 e 700 ma anche un designer, un matematico e un astronomo. In questa biografia menzioneremo soltanto alcune chiese dato che Christopher Wren ne progettò 53 soltanto a Londra, tra cui la Cattedrale di St. Paul, oltre a molti edifici secolari degni di nota. Fu uno dei fondatori della Royal Society e il suo lavoro scientifico fu molto apprezzato da Isaac Newton e Blaise Pascal. Fu nominato cavaliere nel 1673.

Biografia di Christopher Wren

La formazione

Suo padre fu nominato decano di Windsor, e la famiglia Wren si trasferì a corte. Fu tra gli intellettuali intorno al re Carlo I ed è qui che il giovane Christopher sviluppò per la prima volta i suoi interessi matematici. Fu mandato a scuola a Westminster ma trascorse molto tempo sotto la guida di Holder, sperimentando l’astronomia. Tradusse il lavoro di William Oughtred sulle meridiane in latino e costruì vari dispositivi astronomici e meteorologici. Nel 1647 quando incontrò l’anatomista Charles Scarburgh e ne preparò gli esperimenti realizzando modelli che rappresentavano il funzionamento dei muscoli. Un fattore che emerge chiaramente da questi primi anni è la disposizione di Wren ad affrontare i problemi scientifici con mezzi visivi. I suoi diagrammi che sono sopravvissuti sono splendidamente disegnati. Nel 1649 Wren andò al Wadham College di Oxford laureandosi nel 1651. Nel 1661 Wren divenne professore di astronomia a Oxford, e nel 1669 ispettore dei lavori di Carlo II. Sembra, tuttavia, che, dopo essersi messo alla prova con successo in così tante direzioni, a 30 anni non aveva ancora trovato quella in cui poteva trovare completa soddisfazione.

Passaggio all’architettura

Una delle ragioni per cui Wren si rivolse all’architettura potrebbe essere stata la quasi completa assenza di seri sforzi architettonici in Inghilterra a quel tempo. Dopo la morte dell’architetto Inigo Jones, morto circa 10 anni prima, c’era forse soltanto una mezza dozzina di uomini in Inghilterra con una buona conoscenza della teoria architettonica, ma nessuno con la fiducia di portare l’arte del costruire all’interno della cerchia intellettuale della Royal Society. Cioè di svilupparla come un’arte capace di una benefica indagine scientifica. Qui, per Wren, c’era un intero campo che, data l’opportunità, avrebbe potuto dominare. Un campo in cui l’intuizione del matematico e l’arte del modellista si sarebbero unite per progettare opere di dimensioni formidabili e costruzioni intricate.

Sheldonian Theatre

L’opportunità arrivò presto e fu il Sheldonian Theatre a Oxford progettato nel 1662. Questo doveva essere un teatro in senso classico, dove si sarebbero svolte le cerimonie universitarie. Seguiva una forma classica, ispirata all’antico Theatrum Marcelli a Roma, ma era coperto con capriate di legno di nuova concezione, combinando così il punto di vista classico con il moderno empirico in un modo del tutto caratteristico della mente della Royal Society. Allo stesso tempo, Gilbert Sheldon, all’epoca rettore dell’Università e principale finanziatore del progetto del teatro, probabilmente stava consultando Wren per la Cattedrale di St. Paul di Londra, malconcia e in parte quasi abbandonata e lo coinvolse nella ricostruzione. Wren, però, era ancora acerbo come architetto e necessitava dello studio e del contatto con la tradizione europea del classicismo, e colse l’occasione di unirsi a un’ambasciata in partenza per Parigi.

Sheldonian Theatre – ©Billy Wilson (Flickr CC BY-NC 2.0)

Christopher Wren visita Parigi

Nel 1665 l’architettura alla corte di Luigi XIV aveva raggiunto il culmine della creatività. Il Palazzo del Louvre stava per essere completato e la ristrutturazione della Reggia di Versailles era iniziata. Gian Lorenzo Bernini era a Parigi a fare progetti per la facciata est del Louvre, e l’italiano permise a Wren di esaminare i suoi disegni. C’era molto altro da vedere per Wren nella capitale francese, incluse le chiese a cupola del Val-de-Grâce e della Sorbona e una meravigliosa serie di castelli a breve distanza da Parigi.

Londra in fiamme

Nella primavera del 1666, Londra era in fiamme. Il grande incendio ridusse due terzi della città in un deserto fumante e anche la vecchia Cattedrale di St. Paul. Wren, alla notizia, partì per Londra. Accertando l’esatta area di devastazione, elaborò un piano per ricostruire la città su linee nuove e più regolari, e lo sottopose al re. Il suo piano rifletteva sia la sua familiarità con Versailles che la sua conoscenza, attraverso incisioni, della Roma di Papa Sisto V. Anche altri presentarono dei piani, e il re proclamò che sarebbe stato adottato un nuovo piano regolatore per la ricostruzione di Londra. Nessun nuovo piano, tuttavia, andò oltre la carta, troppi erano i problemi. Un atto di ricostruzione fu approvato nel 1667. Era previsto solo l’allargamento di alcune strade, stabiliva standard di costruzione per le nuove case, imponeva una tassa sul carbone che entrava nel porto di Londra e prevedeva la ricostruzione di alcuni edifici essenziali.

Costruzione di St. Paul

Nel secondo atto di ricostruzione di qualche anno dopo era in programma la ricostruzione della Cattedrale di St. Paul e di diverse chiese all’interno della città di Londra e l’erezione di una colonna per commemorare il grande incendio. La Cattedrale di St Paul è sicuramente l’edificio più famoso e significativo della biografia di Christopher Wren. Mentre le altre chiese venivano costruite, Wren stava lentamente evolvendo i progetti per la cattedrale. Nel 1673, tuttavia, il progetto sembrava troppo modesto, e Wren incontrò i suoi critici producendo un progetto di spettacolare grandezza. Di questo fu fatto un modello in legno che è conservato ancora oggi. Il grande progetto, purtroppo, non riuscì a soddisfare il clero e Wren fu costretto a scendere a compromessi con la tradizione. Nel 1675 propose il piuttosto scarno progetto in stile classico-gotico, che fu subito accettato dal re, e in pochi mesi iniziò la costruzione. Nel 1697 si tenne la prima funzione nella cattedrale anche se non era presente ancora la cupola. La costruzione fu completata nel 1711 mettendoci in tutto 35 anni tutti sotto un solo architetto, cosa rara ai tempi.

Saint Paul´s Cathedral fronte ovest – ©Ștefan Jurcă (Flickr CC BY 2.0)

Progetti concomitanti

Durante tutti quegli anni Wren non era solo l’architetto capo di St Paul e delle chiese della città, ma anche il capo dei lavori del re e quindi il responsabile di tutte le spese di costruzione provenienti dal tesoro reale. Aveva uno staff capace di occuparsi della manutenzione ordinaria, ma molti affari passavano per le sue mani, compreso il controllo degli sviluppi edilizi a Westminster e dintorni.

Nuova biblioteca dell’Università di Cambridge

Quella che poi è diventata la Wren Library è la biblioteca del Trinity College di Cambridge progettata da Christopher Wren nel 1676 e completata nel 1695. Si tratta di un unico grande ambiente costituito da un colonnato aperto al piano terra su un grande spazio chiamato Corte di Nevile. È probabilmente una delle prime biblioteche ad essere costruita con grandi finestre capaci di fornire livelli di luce confortevoli aiutando i lettori. Il classicismo di Wren qui è impressionante. Non c’è alcun accenno allo stile barocco prevalente in Europa a quel tempo, e l’edificio potrebbe essere scambiato per un’opera neoclassica di un secolo dopo.

Wren library – ©Steve Cadman (Flickr CC BY-SA 2.0)

Torre ottagonale a Oxford

A Oxford nel 1681 il decano di Christ Church invitò Wren a completare il portale principale del college. Si tratta di una torre quadrata con lanterna ottagonale e cupola ogivale sfaccettata in uno stile tardo gotico che illustra tutto il suo rispetto per questo stile ma anche tutte le riserve su di esso. Il suo atteggiamento verso il design gotico fu coerente e influenzò la costruzione gotica in Inghilterra fino al XVIII secolo.

Tom Tower – ©Loïc Lannelongue (Flickr CC BY-NC 2.0)

Royal Hospital

Nel 1682 Carlo II fondò il Royal Hospital a Chelsea per l’accoglienza dei veterani in pensione del suo esercito permanente. L’idea deriva senza dubbio dall’Hôtel des Invalides di Luigi XIV a Parigi, ma l’edificio di Wren, completato verso il 1690, è molto diverso dal suo prototipo. Carlo II morì nel 1685.

Durante il regno di Giacomo II

Giacomo II ordinò a Christopher Wren varie modifiche al Palazzo di Whitehall, tra cui una cappella terminata nel 1687, la ricostruzione degli appartamenti e degli alloggi privati della regina. La cappella cattolica di Giacomo II, costruita durante un periodo di feroce anticattolicesimo in Inghilterra, attirò molte critiche quando fu completata nel dicembre 1686. Il soffitto era decorato con più di 8000 foglie d’oro e all’estremità orientale della navata torreggiava un’enorme pala d’altare in marmo progettata da Wren e scolpita da Grinling Gibbons. Ad oggi non possono essere ammirati dato che sono andati distrutti in un incendio nel 1698.

Durante il regno di Guglielmo d’Orange

Nel 1688 Giacomo II fu cacciato dal trono e Christopher Wren si trovò ad essere l’architetto principale di Guglielmo d’Orange. A Guglielmo III e la moglie Maria II non piaceva Whitehall Palace, e nel 1689 Wren era al lavoro per ricostruire due palazzi: uno a Kensington e l’altro a Hampton Court. Il Greenwich Hospital fu l’ultimo grande lavoro di Wren e l’unico ancora in corso dopo che St Paul’s era stato completato nel 1710.

Il fronte sud del palazzo di Hampton Court – ©Andreas Tille (via wikimedia commons CC BY-SA 4.0)

Maria Giulia Parrinelli

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