Il giardino formale all’italiana del Castello Ruspoli di Vignanello rappresenta un esempio mirabile per eleganza del disegno e perfetta aderenza al modello originale.

La proprietà del Giardino di Vignanello si è formata attorno a una rocca dei frati benedettini, costruita nell’anno 853, quando questo territorio faceva parte dello Stato Pontificio. Il castello, nella configurazione che è arrivata ai nostri giorni, fu voluto nel 1610 dalla moglie di Marc’Antonio Marescotti, Ottavia Orsini, figlia del creatore del giardino di Bomarzo. Nel 1704 il castello prese il nome Ruspoli, con l’obbligo di tramandare il nome e ancora oggi è residenza estiva dei discendenti della stessa famiglia. 

Il giardino ospita uno dei più acclamati parterre del 600: il grande spazio pianeggiante e rettangolare è attraversato in lunghezza e larghezza da quattro viali, che definiscono dodici spartimenti di bosso allineati e squadrati e ornati con disegni differenti che racchiudono al centro una grande vasca recinta da quattro arcate a balaustra. Queste sculture vegetali, in origine di salvia e rosmarino, conferiscono al luogo la nitidezza di un disegno geometrico astratto. Nonostante i cambiamenti di stile, soprattutto a fine 700 con la moda delle broderie francesi, il giardino si è mantenuto miracolosamente intatto.

Castello Ruspoli di Vignanello fa parte del network Grandi Giardini Italiani.

Elisabetta Pozzetti

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© Foto di Dario Fusaro – Courtesy GRANDI GIARDINI ITALIANI

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