Non ci può essere un “piano B” per il nostro pianeta e gli italiani lo stanno capendo. Nell’ultimo periodo sta infatti aumentando la domanda di case ecosostenibili ad alta efficienza energetica. Con il 70% degli immobili sul territorio nazionale che ha oltre 40 anni di vita, investire in una ristrutturazione secondo i principi del design sostenibile è la principale leva per rispondere a questa domanda. Oltre a permettere un aumento di valore dell’immobile tra il 2% e il 10%, affitti significativamente più alti, tra 2% e 8%, e una forte diminuzione dei tempi di vendita, da 8 a 4 mesi (fonte: Property Value and Sustainability. The Future of Living: Focus on Short-Term Rents in Italy, MDPI, marzo 2020)

Case ecosostenibili e incentivi

Attualmente la ristrutturazione green viene agevolata in Italia da diverse detrazioni fiscali (Bonus casa 2021, Bonus Verde per giardini e terrazzi, Bonus ristrutturazioni, Bonus mobili) anche interventi meno invasivi possono comunque apportare numerosi vantaggi. Primo tra tutti, quello di cambiare la percezione dell’immobile da vendere. In occasione della giornata della Terra, dove.it, la prima agenzia immobiliare digitale nata in Italia, offre 5 consigli per rendere più eco-friendly la casa che si vuole vendere.

1. Ottimizzare il potenziale dell’immobile:
i tetti ecosostenibili 

case ecosostenibili

Il primo elemento responsabile di elevati consumi energetici è il tetto. Per case datate, il tetto potrebbe rappresentare la maggior causa di dispersione del caldo in inverno e del fresco in estate. Coibentare il tetto permette di aumentare la sua capacità di isolare e per realizzarlo è consigliato l’utilizzo di materiali eco-friendly. Negli ultimi anni alcuni architetti hanno realizzato dei manti erbosi sui tetti che vengono definiti “tetti verdi” che consentono un maggior isolamento termico dell’abitazione e di rendere più pulita l’aria circostante.

2. Ridurre al minimo il consumo di energia non rinnovabile

Negli ultimi anni le fonti rinnovabili hanno subito un forte calo dei costi dovuto all’avanzamento tecnologico. Tra le tecnologie a disposizione è consigliato scegliere pannelli solari, impianti eolici, impianti geotermici e biomasse. In questo caso, il surplus nella produzione di energia può diventare fonte di reddito, attraverso la vendita alla rete. LA seconda opzione è quella di  immagazzinarla all’interno di accumulatori per poi essere usata in caso di maggiore necessità. Inoltre, gli impianti rinnovabili non permettono solo di fornire energia elettrica, ma possono essere anche utilizzati per produrre acqua calda sanitaria. In piccolo, anche l’uso di sistemi di domotica può permettere la riduzione dei consumi energetici e tenere sotto controllo tutti i dispositivi all’interno della casa in modo naturale.

3. Migliorare la qualità ambientale interna,
eliminando gli spifferi

L’isolamento è essenziale per qualsiasi eco-ristrutturazione perché fino al 40% della perdita di calore di una casa è dovuta alla sua mancanza. Le finestre in particolare sono responsabili della dispersione del 10-15% del calore interno ad un’abitazione. Sostituire i vecchi infissi e optare per vetri doppi o tripli permetterebbe un miglior isolamento. Le finestre di nuova generazione, ad esempio, sono realizzate in alluminio a taglio termico e permettono di isolare in modo molto più efficace. Se finestre e porte nuove non possono essere un’opzione, è importante risigillare quelle esistenti e qualsiasi altra area piena di spifferi.

4. Risparmiare l’acqua attraverso un impianto di irrigazione delle piante con acqua piovana

Migliaia di litri di acqua piovana cadono ogni anno sul tuo tetto, quindi perché non raccoglierla? Quest’acqua può essere utilizzata per tantissime attività in una casa. Una soluzione è quella di installare un impianto di irrigazione per le piante con acqua piovana o, per risparmiare sui consumi idrici, si possono installare degli impianti di riciclo dell’acqua.

5. Usare materiali ecosostenibili
anche nelle manutenzioni

Non solo durante una ristrutturazione straordinaria ma anche nelle manutenzioni più semplici è necessario selezionare dei materiali di origine sostenibile, che per essere considerati tale devono rispettare l’ambiente in termini di impatto ambientale e non devono essere dannosi per le persone che vivono all’interno dell’abitazione. Uno di questi materiali è la vernice atossica che è composta da oli e resine vegetali. Le vernici possono essere anche utilizzate con il legno ecocompatibile. Altro esempio è quello delle carte da parati sostenibili che includono rivestimenti naturali realizzati con materiali come iuta, cotone e lana.

L’idea in più per vendere meglio le case ecosostenibili:
un annuncio che sottolinei i plus green

L’acquisto di un’abitazione rimane un’esperienza emotiva. Chi è sensibile al tema vuole sapere che l’immobile è in linea con i suoi valori e spesso è disposto a pagare di più se l’acquisto risponde pienamente al suo bisogno di ecosostenibilità. Per questo motivo Dove.it suggerisce di elencare i lavori realizzati in quest’ottica all’interno dell’annuncio di vendita, per portare ad un incremento del valore percepito.

Case ecosostenibili con Dove.it

Dove.it è una tech company italiana che nasce a dicembre 2018 con l’obiettivo di innovare il settore immobiliare mettendo al centro l’utilizzo della tecnologia. Supporta chi vuole vendere e comprare casa attraverso l’uso di strumenti digitali, del marketing online, dei big data e dell’intelligenza artificiale. Fondata e guidata dal CEO Paolo Facchetti, la startup ha raccolto il supporto di importanti investitori nel comparto tecnologico: nel 2019 è arrivato un primo round di investimento di 2 milioni di euro. Dove.it è attiva oggi in 18 città italiane ed è in espansione su tutto il territorio nazionale.