Aechmea fasciata è fra le piante d’appartamento che richiedono meno cure. Una pianta davvero amica anche di chi si definisce un pollice nero. È una pianta dalle foglie molto grafiche, molto bella anche come esemplare unico, soprattutto in un casa con arredi  minimal.

Origine e nomenclatura

Aechmea fasciata appartiene alla famiglia delle Bromeliaceae che comprende molti generi  e specie e tutti di valore estetico notevole per forma, varietà e colori. Sono piante generalmente della fascia tropicale, tutte sempreverdi, provengono dall’America del Sud e nel caso specifico di Aechmea fasciata, dal Brasile.

Il nome del genere deriva dalla parola greca aichme che significa punto, in riferimento alle punte rigide dei sepali. L’epiteto specifico (fasciata) significa legato insieme.

La pianta di Aechmea fasciata

È una pianta epifita, che, in altri termini, non ha bisogno di vivere in piena terra ma si serve degli alberi come supporto per vegetare. Nel tempo può raggiungere un’altezza di circa cinquanta centimetri.

Esempio di pianta epifita, come Aechmea fasciata si notano le radici lungo il ramo dell’albero.

Foglie e fiori

Aechmea fasciata ha foglie coriacee, con minuscole spine sui margini, di color grigio-verde con striature argentee, nastriformi e abbastanza larghe e il loro portamento caratteristico di svilupparsi ad arco.

Le foglie formano una rosetta di foglie centrali imbutiforme da cui spunta quello che ci appare come un fiore di colore rosa. In realtà si tratta solo brattee, cioè foglie modificate, da cui spuntano i veri fiori che sembrano invece semi che sono di colore blu/viola. L’infiorescenza è quindi un cespo piramidale composto da piccoli fiori viola (che maturano in rosso) circondati da vistose brattee rosa.

 

Il valore aggiunto di Aechmea fasciata

Il valore aggiunto di questa pianta risiede nell’avere la capacità di assorbire alcune sostanze nocive presenti nelle nostre case, come ad esempio la formaldeide, garantendo un ambiente maggiormente salubre anche sotto questo aspetto, che non è cosa da poco.

Coltivazione di Aechmea fasciata

Non ha esigenze particolari. Poche attenzioni anche se, come solitamente succede con le piante meno esigenti, quelle poche sono più che fondamentali. 

Terreno

Essendo in natura un’epifita, Aechmea fasciata non ha necessità di molto substrato, pertanto è sempre preferibile non esagerare con la misura del vaso e, se c’è la necessità di rinvaso annuale o biennale, è preferibile aumentarlo solo di una, massimo due, misura di volta in volta. Vuole terriccio sciolto, torboso, con una parte di sabbia per rendere più drenante il composto così da evitare ristagni. 

Esposizione e luce

Aechmea è una pianta che ama la luce, a condizione che non sia mai sole diretto sulle foglie. Accetta di buon grado anche una posizione leggermente meno luminosa. Fiorisce bene solo se le condizioni di illuminazione sono sufficienti per il suo fabbisogno.

Fioritura di Aechmea fasciata

L’infiorescenza persiste sulla pianta fino a due mesi circa, dopo di che si può asportare tagliando alla base dello stelo.

Irrigazione

Una  domanda ricorrente è: come si innaffia Aechmea fasciata?
È sempre consigliato riempire d’acqua il bicchiere di foglie che si forma al centro della pianta. Acqua possibilmente non calcarea ed è preferibile irrigare con una certa abbondanza durante tutto il periodo in cui Aechmea fasciata è in piena attività vegetativa, cioè fino all’autunno pieno, verificando costantemente che non vi siano ristagni. Ad autunno inoltrato e in inverno, mantenere solo leggermente umido, bagnando unicamente se si percepisce al tatto che il substrato è asciutto.
Per avere certezza di evitare i ristagni idrici, dopo una quindicina di minuti, mezz’ora al massimo, dall’aver somministrato l’acqua, si consiglia di vuotare quella in eccesso nel sottovaso, lasciando però sempre piena la rosetta di foglie centrale.

Temperatura

Essendo una pianta tropicale, predilige ambienti con una temperatura che non scenda sotto i 18-20°C e sufficientemente umidi. Qualora non fosse possibile collocarla in una stanza con simili caratteristiche e fossimo sicuri che invece l’ambiente è molto secco, nebulizzare acqua sulle foglie mantenendo una distanza di circa 30cm. dall’erogatore. 

Concimazione e moltiplicazione

Piccole quantità di concime liquido sono indicate durante la primavera e l’estate, una volta al mese circa.

Per quanto riguarda la moltiplicazione, Aechmea fasciata produce alla base germogli laterali (oppure li genera da stoloni nel caso di piante adulte e ben accestite) che si possono asportare agendo quanto più possibile vicino alla base stessa, utilizzando un coltello affilato. Una volta staccati si lasciano asciugare per un paio di giorni al massimo e si pongono a vegetare in un vaso idoneo alla dimensione del getto. È preferibile non piantarli troppo in profondità, in un substrato identico a quello dove ha vegetato la pianta madre. È assolutamente consigliato sostenere la nuova piantina con dei piccoli supporti fino a che non si sviluppa un apparato radicale capace di sostenerla. Irrigare con il nebulizzatore per mantenere costantemente umido il terreno di coltura fino a che non saranno ben sviluppate le radici della nostra giovane Aechmea.

Caratteristiche di Aechmea fasciata

  • Tipo di pianta: epifita
  • Famiglia: Bromeliaceae
  • Origine: Brasile
  • Dimensioni: 30 x90 cm, 30 x 60 cm
  • Colore e forma dei fiori: piccoli fiori viola, circondati da brattee rosa
  • Foglie: vistose, nastriformi con striature grigio – argentee, coriacee con piccole spine sui bordi. Sempreverdi
  • Periodo di fioritura: estate
  • Resistenza al gelo: no, può rimanere sempre all’aperto solo in zone USDA 10-11
  • Difficoltà di coltivazione: semplice
  • Utilizzo ideale: pianta da vaso
  • Esposizione: luminosa ma non sole diretto, mezz’ombra
Aechmea fasciata
Coltivazione en masse di Aechmea fasciata in un parco pubblico in Sud America

Ivana Fabris

©Villegiardini. Riproduzione riservata

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