Victor Bourgeois può essere considerato il principale promotore del Movimento Moderno in Belgio, fu non solo un architetto ma anche un urbanista sensibile alle tematiche sociali.

La collaborazione con il fratello

Nato il 29 agosto 1897 a Charleroi in Belgio e morto il 24 luglio 1962 a Ixelles, Victor Bourgeois ha studiato alla Royal Academy of Fine Arts di Bruxelles tra il 1914 e il 1919. Insieme al fratello Pierre Bourgeois che era un poeta scrisse alcune riviste dedicate all’arte e all’attivismo sociale, come Au volant del 1919 e Le Geste attiva dal 1919 al 1920. Tra il 1922 e il 1928 pubblicano insieme il settimanale 7 Art, che divenne l’organismo principale per la diffusione dell’avanguardia artistica belga.

Victor Bourgeois può essere considerato uno dei fondatori del Brussels Art Center, che organizzò varie mostre d’arte, come la prima di René Magritte e conferenze, come quella di Theo van Doesburg sul movimento olandese De Stijl.

Le sue prime opere

Iniziò come architetto, progettando vari complessi abitativi, per la National Cheap Housing Society, creata nel 1919 per la ricostruzione dopo la Prima guerra mondiale. Nel 1921 si recherà in Olanda, dove viene influenzato dal neoplasticismo che segnerà le sue prime opere. Al suo ritorno costruì il primo edificio per la Società, un edificio di ispirazione cubista che diede il nome alla strada in cui si trova, Cubism Street, a Koekelberg vicino Bruxelles.

Ma il suo progetto più importante per la Cheap Housing Society fu la Cité moderne a Berchem-Sainte-Agathe costruita tra il 1922 e il 1926. Si tratta di una una città giardino composta da 275 case in cui sviluppò i principi delle arti plastiche pure che stava difendendo nella rivista 7 Arts. Furono realizzate con calcestruzzo colato in casseri all’altezza del pavimento, che potevano essere smontati e riutilizzati più volte.

Nel 1925 costruisce la sua casa a Bruxelles, con forme semplici e razionaliste. Mentre due anni dopo progetterà a Bruxelles la bottega dello scultore Oscar Jespers.

La Cité Moderne -©Ben2 (via wikimedia commons CC BY-SA 3.0)

Weißenhofsiedlung

Nel 1927 partecipa allo sviluppo del Weißenhofsiedlung (insediamento Weißenhof) di Stoccarda. Si trattava di una vetrina internazionale organizzata dal Deutscher Werkbund che aveva come obiettivo quello di promuovere l’edilizia abitativa a basso costo. Era curata da Ludwig Mies van der Rohe e vi parteciparono architetti provenienti non solo dalla Germania. Erano presenti oltre a Victor Bourgeois, Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Josef Frank, JJP Oud e Mart Stame. Furono costruite una trentina di case, progettate in locali di unità visiva basata su pareti di intonaco bianco, forme rettangolari, tetti piani e fasce orizzontali di finestre. Bourgeois ha costruito una casa unifamiliare.

Sempre nel 1927 accettò l’offerta di Henry Van de Velde ad insegnare alla neonata École nationale supérieure d’architecture et des arts visuels (La Cambre) a Bruxelles, dove insegnavano alcuni dei principali architetti belgi del periodo.

La casa unifamiliare di Bourgeois nella Weißenhofsiedlung – ©Shaqspeare (via wikimedia commons CC BY-SA 3.0)

L’architettura moderna

L’anno successivo ha rappresentato il Belgio insieme a Huib Hoste al primo congresso del CIAM (Congresso Internazionale di Architettura Moderna), di cui è stato uno dei fondatori. Al secondo congresso, tenutosi a Francoforte nel 1929, gli fu commissionato uno studio sull’edilizia sociale che intitolò The Minimum Housing Program diventando uno dei suoi principali scritti teorici. Nel 1930 organizzò il terzo congresso CIAM proprio a Bruxelles, dedicato a quella che chiamava “urbanizzazione razionale” dello spazio.

Nel 1931 entra a far parte dell’Union des Artistes Modernes (UAM), una associazione di pittori, scultori e architetti che promuove varie mostre e, nel 1934, pubblica il manifesto Pour l’art moderne, cadre de la vie contemporaine, che aveva come obbiettivo quello di difendere l’architettura moderna.

Le ultime opere

Tra il 1933 e il 1934 pubblica con il fratello e l’architetto Marcel Schmitz la rivista Bruxelles, dedicata alla gestione urbana.

Tra il 1937 e il 1949 Victor Bourgeois costruì l’Ufficio degli assegni postali di Bruxelles. Nel 1939, insieme a Henry Van de Velde e Léon Stynen, progetta il padiglione belga all’Esposizione Universale di New York.

Dopo la Seconda guerra mondiale fu autore di opere come il Municipio di Ostenda nel 1954 e il Padiglione Eternit per l’Esposizione Generale di Bruxelles del 1958. Collaborò con Marcel Leborgne alla costruzione de La Città dell’Infanzia a Marcinelle nel 1955 e, due anni dopo, con Ledoux, Lambeau e Collin progetta la Casa della Cultura a Namur.

Belgian Friendship Building dell’esposizione universale di New York del 1939

Maria Giulia Parrinelli

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