Cenare in carcere? Da oggi è possibile.
L’iniziativa di Marcante Testa in collaborazione con la cooperativa Ecsol e la Compagnia di San Paolo, ha fatto in modo che l’ex carcere delle Vallette di Torino diventasse un vero e proprio ristorante.
Liberamensa, il ristorante della casa circondariale Lorusso e Cutugno; inaugurato nell’ottobre 2016 è un progetto che coinvolge i detenuti sia nella preparazione del cibo che nel servizio.
Secondo uno studio psicologico, ogni spazio che viviamo quotidianamente suscita in noi delle emozioni e degli stati d’animo; il progetto di Liberamensa ha fatto in modo che i detenuti fossero inseriti in uno spazio che motiva le loro ambizioni incitandoli a “dimenticare” il passato iniziando un nuovo percorso lavorativo.
L’architetttura ha avuto un ruolo molto importante in tutto questo; i luoghi “deboli” come carceri, centri sociali, ospedali sono spesso luoghi grigi con lo stesso concept.
Andrea Marcante e Adelaide Testa (UDA Architetti) hanno fatto si che l’ambiente risultasse più “abitabile”; lasciando la struttura come era ma nascondendo e sovrapponendo delle cose.

Con questo mood hanno voluto insegnare a chi collabora con loro che si può dare dignità ad un luogo, anche senza distruggerlo.
Da questo progetto ne hanno tratto beneficio le aziende, la struttura penitenziaria e soprattutto i detenuti.
Un’iniziativa che ha dato una grande lezione all’Italia e al sistema di gestione amministrativa delle carceri.