TESTO DI ALESSANDRA MATTIROLO / SERVIZIO DI MARGHERITA DALLAI /
FOTO DI CRISTIANO MIRETTI

Carolina Valmarana riceve i suoi ospiti nella villa di famiglia a Vicenza, dove gli straordinari affreschi di Tiepolo sono i protagonisti dello spettacolo

Alle porte di Vicenza, con davanti Monte Berico e la Valletta del Silenzio, oasi naturalistica, la Villa Valmarana ai Nani si eleva nella sua struggente bellezza sulla collina di San Bastian. Gioiello dell’arte italiana, la Villa possiede insieme con la sua perfezione architettonica, anche il piacevole calore di una residenza abitata e amata dai suoi proprietari. Celebre soprattutto per gli straordinari affreschi di Giambattista Tiepolo e di suo figlio Giandomenico, il complesso ai Nani è composto da tre edifici: la Palazzina, la Foresteria e le Scuderie, Tutt’intorno il giardino d’epoca, circondato da antiche mura di pietra. Da quando Giustino Valmarana la acquistò nel 1720, la villa è sempre rimasta in famiglia accumulando storie e ricordi, eventi privati e visite ufficiali. Un destino a cui Carolina Valmarana, una delle sei comproprietarie della villa, insieme alle sorelle Cecilia e Camilla e alle tre cugine, non poteva sfuggire. “Per quelle strane coincidenze della vita è toccato a me prendere in mano le redini della nostra proprietà e occuparmene a tempo pieno”. E così una decina di anni fa, Carolina ha lasciato Milano e il suo lavoro nel settore della comunicazione e si è trasferita a Vicenza con il marito Adalberto Cremonese e le due figlie Amalia e Caterina. Nel 2002 ha fondato la società VillaValmarana srl, di cui i sei proprietari sono soci in parti uguali e, oltre alle visite, organizza molti eventi, come matrimoni, cene, concerti. “Una volta”, ricorda, “si doveva suonare il campanello e il nonno riceveva in prima persona gli ospiti. Ora le visite sono più strutturate e l’offerta comprende anche un bar aperto a tutti”. Oggi a vedere gli straordinari affreschi di Giambattista e Giandomenico Tiepolo sono circa 25 mila visitatori l’anno, la villa è aperta tutti i giorni da marzo a ottobre e tutti i week end nei mesi invernali. “Da qui”, racconta Adalberto, “sono passati i reali di Spagna, Francia, Olanda, Inghilterra e tanti altri personaggi della cultura e delle arti. Da  Dalì a René Clair, da Visconti a Fellini e molti ancora”. Le loro foto fanno allegria  nelle sale della Foresteria, mentre nella Palazzina, Tiepolo padre, il celeberrimo Giambattista (tornato trionfante da Wurzburg dove aveva affrescato la Residenza del Principe), metteva in scena i più grandi poemi epici della storia. Ogni affresco, ogni singola scena inquadrata dalle decorazioni del Mengozzi-Colonna, esprime la potenza di una scena teatrale. E Carolina non ha dubbi. “Dieci anni fa ho accettato la sfida. Sono diventata un’imprenditrice per far vivere al meglio l’incredibile patrimonio che abbiamo ereditato. Oggi sono soddisfatta. La Villa non vive solo nel passato ma nel presente ed è già proiettata verso il futuro”.

ANTENNE

Giustino e Tiepolo

Villa Valmarana fu costruita nel 1669 su richiesta dall’avvocato Giovanni Maria Bertolo. Giustino Valmarana, la acquistò più tardi nel 1720 dalla figlia di Bertolo, suora in un monastero padovano. Si devono a Giustino i magnifici affreschi dei Tiepolo, padre e figlio che riuscirono, nel 1757, a decorare la Villa in un tempo record di appena quattro mesi. Valmarana purtroppo morì prima di vedere l’opera compiuta. Ma si dice che i Tiepolo, alla notizia della sua scomparsa temettero di non venir più ricompensati come dagli accordi con il generoso Giustino. Quest’ultimo però non si smentì neanche dopo morto, lasciando nel proprio testamento il saldo esatto da devolvere ai due artisti consolidando la sua fama di amico delle arti. La romantica leggenda della Villa ai Nani narra la storia di una principessa nana, che per essere protetta nella sua diversità viveva circondata da nanetti come lei. Un giorno tuttavia, vedendo un bellissimo principe passeggiare nel giardino si rese conto della sua deformità e dalla disperazione si gettò dalla torre.
I nani che tanto l’amavano, dal dolore si trasformarono in statue di pietra.

Ospiti in Villa

L’ospitalità è il fiore all’occhiello di Villa
Valmarana. Dice Carolina Valmarana: “Organizzare eventi, sofisticati pranzi per visitatori d’eccezione, sono la nostra specialità. Ci rivolgiamo a privati e ad aziende, offrendo, a seconda delle esigenze, gli spazi della Palazzina, della Foresteria, del giardino o del parco”. La villa ospita fino a 200 persone. Cenare o pranzare circondati dagli affreschi dei Tiepolo può essere un’esperienza indimenticabile. “Tre anni fa abbiamo aperto anche un bar sulla terrazza panoramica della Foresteria, affacciato sui Colli Berici”. Un modo, come racconta la padrona di casa, “di aprire ancora di più la Villa all’esterno e rafforzare i legami con il territorio”. L’Antico Caffè Villa Valmarana
è aperto tutti i giorni salvo il lunedi dalle 8,30 alle 21.

Percorsi d’arte

La Villa ha sviluppato negli anni percorsi didattici diversificati per le scuole; nello specifico grazie alla Fondazione Giuseppe Roi, gli studenti di Vicenza e provincia possono accedervi gratuitamente. “Il modo migliore”, spiega Carolina Valmarana, “di avvicinare i giovani all’arte in modo che possano conoscerla e imparare ad apprezzarla”. In Villa si ospitano anche concerti di musica classica. Villa Valmarana ha accolto più volte i Solisti veneti; e il prossimo 30 aprile un ensemble della Cappella Andrea Barca di Andràs Schiff, nell’ambito del Festival omaggio a Palladio della società del quartetto di Vicenza, offrirà un concerto con cena di gala a seguire. Villa Valmarana ha aderito al network Villegrandtour, una nuova offerta turistica costituita dall’immenso patrimonio artistico e architettonico del Veneto. ([email protected], Stradella dei Nani 8, 36100 Vicenza, Italy tel/fax +39 0444 321803).