John Roebling, ingegnere tedesco naturalizzato americano, ha progettato uno dei ponti più iconici ed innovativi per il suo tempo: il ponte di Brooklyn. Questo è monumento storico nazionale ed una pietra miliare dell’ingegneria civile.

La formazione

Johann August Röbling è nato il 12 giugno 1806 a Mühlhausen in quella che era la Prussia ed è morto a New York il 22 luglio 1869. Dal 1837 dopo la naturalizzazione americana si fece chiamare John A. Roebling.

Ha studiato dal 1824 architettura, idraulica, ingegneria civile, costruzione di ponti, costruzione di dighe e ingegneria meccanica Royal Building Academy di Berlino. Qui ascoltò le lezioni dell’ingegnere Johann Friedrich Wilhelm Dietlein che gli parlò per la prima volta dei ponti sospesi che erano stati appena costruiti nel sud della Germania.

Nel 1831 John Roebling emigrò in America insieme a molti cittadini del suo paese natale, tra cui il fratello Karl e l’ingegnere utopista Johann Adolphus Etzler. Soltanto alla morte del fratello Roebling iniziò a lavorare come ingegnere occupandosi della costruzione di canali ed esaminando le linee ferroviarie dei monti Appalachi. Fu proprio in questo periodo che sviluppò la fune metallica che divenne indispensabile per la costruzione dei ponti.

Cavo metallico

Sviluppò un proprio metodo di comporre e intrecciare i cavi di ferro che divennero molto più durevoli di quelli prodotti fino a quel momento. Subito la domanda fu alta e l’ingegnere aprì una fabbrica per produrli a Trenton nel New Jersey.

La sua prima commissione fu l’Allegheny Suspension Aqueduct nel 1844. Andava a sostituire un acquedotto in legno e si trattava un ponte lungo circa 300 metri, sostenuto su entrambi i lati da un cavo continuo che correva su sette piloni. È da considerarsi il primo ponte sospeso in cavo metallico.

Fabbrica abbandonata a Trenton della John A Roebling Steel and Wire Plant – ©James Loesch (Flickr CC BY 2.0)

Le prime opere di John Roebling

L’anno dopo progettò lo Smithfield Street Bridge ponte sospeso sul fiume Monongahela a Pittsburgh e nel 1845 altri due acquedotti sospesi sul fiume Delaware e sul Canale di Hudson.

Nel 1851 iniziò la costruzione di un ponte sospeso sul fiume Niagara che univa Stati Uniti e Canada, il Niagara Falls Suspension Bridge. Il ponte, con una campata libera lunga circa 250 metri, era sostenuto da quattro cavi di diametro 25 cm ed era composto da due carreggiate, una per la ferrovia e una per la strada. La costruzione ha richiesto un totale di quattro anni.

Nel corso degli anni la lunghezza dei ponti aumenta. Nel 1859 progetta un altro ponte sospeso a Pittsburgh sul fiume Allegheny composto da quattro campate per una lunghezza complessiva di oltre 300 metri. Arriva a 322 metri con il ponte sospeso sul fiume Ohio che collega Cincinnati a Covington. Alla conclusione, nel 1867, venne chiamato John A. Roebling Suspension Bridge.

Dal 1858 suo figlio maggiore, Washington Augustus Roebling, si unisce a lui supervisionando tutti i lavori del padre come ingegnere civile.

John A. Roebling Suspension Bridge – ©Brent Moore (Flickr CC BY-NC 2.0)

Niagara Falls Suspension Bridge

Questo ponte era sostenuto da due torri in pietra calcarea alte circa 25 metri su ciascun lato della gola e quattro cavi principali spessi 27 cm sostenevano il ponte. Ogni cavo comprendeva circa 3000 singoli fili e fu costruito nella fabbrica di Roebling ed erano gli stessi utilizzati per l’Allegheny Suspension Aqueduct. Profonde capriate fiancheggiavano i lati del ponte e univano i due impalcati in modo che la struttura sembrasse una gabbia. I lati a capriate e i ponti superiore e inferiore, si estendevano per 251 metri, formavano una trave diritta che andava a migliorare la rigidità del ponte. Per rispondere alle preoccupazioni di crolli a causa del vento, l’ingegnere aggiunse tiranti per fissare il ponte inferiore alle sponde sottostanti. John Roebling ha dimostrato che, nonostante l’opinione popolare, i ponti sospesi correttamente costruiti possono supportare in sicurezza il passaggio del traffico ferroviario pesante.

Pubblicità per il viaggio della Great Western Railway attraverso il ponte sospeso delle cascate del Niagara, circa 1876

L’opera che l’ha reso immortale

Nel 1865 John Roebling iniziò la progettazione del ponte di Brooklyn. Questo ponte sospeso avrebbe attraversato East River collegando i quartieri di Brooklyn e Manhattan. Nel 1869, mentre seguiva i lavori di costruzione del ponte, ebbe un incidente al seguito del quale morì di tetano rifiutando le cure mediche convenzionali. Il progetto passò nelle mani del figlio Washington e della nuora Emily Warren Roebling. Fu completato ed inaugurato nel 1883.

Ponte di Brooklyn

Il ponte è sostenuto da massicce torri di pietra e la strada è una costruzione a traliccio scatolare che rende la struttura molto rigida prevenendo vibrazioni e torsioni. È lungo 1834 metri mentre il cassone stradale comprende 6 corsie ed è largo 26 metri, inizialmente erano presenti due binari per treni ma sono state convertite in linee tranviarie. Lo spazio nel mezzo non è concepito come una corsia, in quanto è occupato dai piloni centrali tra i grandi portali. Al centro del livello sopra le corsie c’è un passaggio separato per pedoni e ciclisti. Le due torri sono in granito e presentano elementi di stile neogotico che probabilmente John Roebling aveva visto nella chiesa della sua città natale usandole come modello.

Il ponte di Brooklyn è stato il primo ponte sospeso a utilizzare cavi di sospensione in acciaio. I quattro cavi di sospensione sono funi metalliche parallele costituiti ciascuno da 5434 fili d’acciaio. Sono stati prima combinati in 19 fasci di 286 fili ciascuno e poi pressati insieme. Sono stati realizzati in loco utilizzando il processo di filatura a getto d’aria brevettato da Roebling. L’ingegnere ideò il ponte per essere estremamente sicuro progettando la struttura della fune di sospensione per un carico sei volte superiore a quello richiesto.

Brooklyn Bridge – ©joiseyshowaa (Flickr CC BY-SA 2.0)

Maria Giulia Parrinelli

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