Hoya carnosa – fiori di cera e aria pulita

L’Hoya carnosa è una pianta sempreverde e succulenta (conserva l’idratazione in forma di linfasucco), originaria dell’Asia meridionale e dell’Oceania.

Appartenente alla famiglia delle Apocynacee, può avere sia un aspetto arbustivo e cespuglioso che sembianze rampicanti.

Il nome del genere a cui appartiene – Hoya – rende omaggio a Thomas Hoy, botanico inglese vissuto a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo.

È nota anche come la “pianta dai fiori di cera” e se osservate le immagini della galleria, ne comprenderete immediatamente la ragione.

È particolarmente adatta alla coltivazione in appartamento, perché richiede temperature ambiente simili a quelle dei nostri interni.

Caratteristiche

Le foglie dell’Hoya carnosa sono ovaliformi, spesse e, appunto, carnose; vestono di color verde scuro e, secondo varietà, sono più o meno allungate.

I fiori hanno una forma a stella e sono riuniti in infiorescenze a gruppo. La superficie dei petali, sia per il colore dominante – il bianco (con una parte centrale rosa viola) – che per l’aspetto lucido, ricordano la cera e la porcellana.

Compaiono, più volte – dalla fine della primavera – e durano per tutta l’estate, spandendo nell’area circostante, soprattutto nelle ore notturne, un profumo intenso e gradevole.

Le varietà

Esistono diverse varietà dell’Hoya carnosa. Le più diffuse sono l’Hoya carnosa variegata, le cui foglie mostrano una linea color crema sul margine e l’Hoya carnosa esotica, con foglie dalle sfumature rosate o giallastre.

Qualità depurative dell’aria

L’Hoya carnosa contribuisce alla depurazione dell’aria, perché è in grado di frenare la diffusione di composti volatili, come il benzene o altre tossine da chimica di sintesi.

Collocazione e cure

Come accennato più sopra, l’Hoya carnosa richiede temperature simili a quelle degli ambienti a noi prossimi, non superiori ai 30 °C – in estate – e non inferiori ai 15 °C, in inverno.

È una pianta che predilige l’esposizione alla luce solare, purché non diretta (è meglio collocarla a mezz’ombra).

Il suo habitat naturale è un terreno fertile e ben drenato, contenente torba e compost di foglie; l’aggiunta di un po’ di sabbia potrà facilitare il deflusso dell’acqua.

Durante le stagioni calde, va annaffiata regolarmente, evitando di produrre ristagni idrici che danneggino le radici. Può essere utile nebulizzarne ogni tanto le foglie con acqua demineralizzata.

Nelle stagioni fredde, l’irrigazione va limitata; occorre solo evitare che il terreno si asciughi eccessivamente.

In primavera e in estate, il suo sviluppo può essere coadiuvato da un apporto mensile di concime chimico, conferito durante l’annaffiatura.

Non sono necessarie operazioni di potatura, salvo l’eliminazione dei fiori secchi, senza danneggiare gli steli, che potrebbero innescare nuove infiorescenze.

Le immagini della cover e della galleria sono state tratte dalla piattaforma free Pixabay.