Le viole sono una delle mie prime grandi passioni e per questo ne coltivo numerose varietà. Piantiamole dove il sole estivo diretto non arriva, in terreno soffice e ben drenato (gli ultimi inverni molto piovosi sono stati un flagello per molte varietà, soprattutto a fiore doppio, le più profumate, ma anche le meno rustiche). Attenzione all’auto semina nelle varietà a fiore singolo: spesso non fissa il tipo, di contro però ci riserva la sorpresa di nuove colorazioni!
![Viola](https://www.villegiardini.it/wp-content/uploads/2022/01/Viola-odorata-Lisa-1-640x480.webp)
Avremo piena certezza di mantenere le caratteristiche della pianta madre con la facile propagazione per stolone (da adottare anche per le varietà a fiori doppi, per le quali è idonea pure la moltiplicazione per talea a settembre/ottobre). Concimate a dovere a febbraio/marzo, ci restituiranno copiose macchie tappezzanti e lunghe fioriture esaltando il loro effetto quando accompagnate ad Ajuga, Bergenia, Cyclamen coum, Epimedium, Helleborus, Ophiopogon, Vinca.
L’indiscussa peculiarità delle viole è senza dubbio il loro inebriante profumo che, più evocativo di qualsiasi immagine, sa riportare alla memoria lontani ricordi…un profumo talvolta così intenso da stordire l’olfatto che, anestetizzato e smarrito, non percepirà alcunché dopo soli pochi annusi. Le varietà a fiore doppio sono assai ricche di sostanze odorose.
![Viola](https://www.villegiardini.it/wp-content/uploads/2022/01/Viola-odorata-Pallida-Plena-o-Neapolitan-foto-Ferruccio-Carassale-480x640.webp)
Originaria del Medio Oriente (fu probabilmente la ‘Pallida Plena’ = ‘Neapolitan’ la prima arrivata nel Vecchio Continente da cui poi moltissime varietà) è un fiore che incarna l’assoluta bellezza della semplicità.
Se ne accorsero due sue grandi estimatrici: Giuseppina di Beauharnais e Maria Luisa d’Asburgo da cui prende il nome la Viola ‘Marie Louise’, una delle più profumate e richieste. Grande botanico a esse affezionato fu anche il conte Filippo Savorgnan di Brazzà che a metà 800 ricevette in regalo una Viola di Parma. Selezionò in seguito la ‘Violetta di Udine’ e la ‘Conte Di Brazza’ (‘Swanley White’) che abbiamo in vivaio già dal 1972.
![](https://www.villegiardini.it/wp-content/uploads/2022/01/Viola-odorata-Doppia-di-Udine-1-640x480.webp)
Ad alcune viole sono particolarmente affezionato per motivi diversi. Perché legate a fortuite ibridazioni (‘Dama Bianca’ del 2012) o alla persona a me cara che la donò (la ‘Doppia di Udine’ avuta dall’amico vivaista Rizzardi) o a una nostalgica canzone (‘Lisa’ del 1972 che per il colore si ispira a “Lisa dagli occhi blu”) o a piacevoli ricordi e incontri, come le viole ‘Rosita Missoni’ e ‘Silvia Arnaud Ricci’, battezzate tra il 2012 e il 2015 e dedicate a due persone speciali.
![](https://www.villegiardini.it/wp-content/uploads/2022/01/Viola-odorata-Rosita-Missoni-foto-Ferruccio-Carassale-480x640.webp)
Molte altre sono le viole che a lungo mi hanno accompagnato, alcune protagoniste di storie rocambolesche… Ricordo che nel 1967 ricevetti da un giardiniere svizzero una viola senza nome che nominai ‘Zurigo’, unica viola a fiore doppio resistente al freddo. La persi, ritrovandola in seguito nel 2000 col vago nome di ‘Viola odorata di Colorno’. La riclassificai correttamente con ‘Double Foncée de M.me Dumas’ e nel 2011 fu grazie a lei che ottenni un prestigioso riconoscimento.
![Viola](https://www.villegiardini.it/wp-content/uploads/2022/01/Viola-odorata-Double-Fonce%CC%81e-de-M.me-Dumas-480x640.webp)
Purtroppo la torrida estate scorsa le è stata fatale, ma conto di recuperarla a marzo quando fiorirà fra le viole del giardino di una cara amica che ne acquistò in gran quantità. Ecco una storia lunga 50 anni e non ancora conclusa…un po’ come la mia vita da vivaista!