Si intitola “Anime di Venezia – Souls of Venice”, la nuova creazione dell’artista italoamericano Lorenzo Quinn, che sarà esposta a Venezia, dal 20 aprile al 15 settembre 2024, in onore delle celebrazioni del 700° anniversario della morte di Marco Polo e in concomitanza con la 60a Biennale d’Arte. Costituita da 15 statue realizzate in mesh, un intreccio formato da migliaia di maglie di metallo, l’opera rappresenta alcune tra le Anime più significative succedutesi nei secoli della Serenissima, a suggello dell’unione e della simbiosi tra la Città con tutte le espressioni artistiche che hanno visto protagonisti quei Veneziani che l’hanno resa immortale.

L’affascinante installazione sarà collocata nell’Androne di Ca’ Rezzonico, lo splendido e imponente edificio affacciato sul Canal Grande progettato da Baldassare Longhena, sede del Museo del ‘700 veneziano: si tratta di un progetto sorprendente e iconico che marca in modo indissolubile il legame d’amore tra Venezia e Lorenzo Quinn. “Anime di Venezia – Souls of Venice” è infatti una assoluta novità nella produzione di Quinn: per la prima volta un’opera a sfondo storico, pensata proprio per il museo, “prende vita” grazie anche all’introduzione di uno strumento contemporaneo: la realtà aumentata, declinata attraverso una visione poetica e magica.

LE STATUE RACCONTANO VENEZIA

Creando l’effetto di una galleria di statue, l’installazione di Lorenzo Quinn presenta infatti una particolarità, in quanto le 15 Anime comunicano con il visitatore. Scaricando una applicazione e scansionando con il proprio smartphone il codice QR presente su ogni statua, il visitatore ha l’opportunità di assistere alla trasformazione di ogni figura metallica nell’immagine a realtà aumentata di ogni personaggio (contestualizzato nel suo periodo storico) che “parla” raccontando di sé e del proprio speciale rapporto con Venezia. In pratica, grazie allo smartphone e all’applicazione dedicata, le statue di maglia metallica prendono virtualmente vita dimostrando di quante e quali “Anime– il cui spirito è presente e vivo tutt’oggi sulla città sia costellata la storia della Serenissima. Da segnalare che il progetto, realizzato in collaborazione con Fondazione Musei Civici, gode del Patrocinio della Città di Venezia e del Comitato per le Celebrazioni di “Marco Polo 700”.

Non a caso, infatti, la Mostra a Ca’ Rezzonico ha avuto un’eccezionale anteprima: dallo scorso 6 aprile la replica della statua di Quinn raffigurante Marco Polo accoglie il visitatore di Palazzo Ducale, proprio all’ingresso degli Appartamenti del Doge, in occasione de “I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento“, la grande mostra-evento principale delle celebrazioni poliane, organizzata da Fondazione Musei Civici e visibile fino al 29 settembre 2024.

LE “ANIMEIN MOSTRA A CA’ REZZONICO: UN ATTO DI AMORE PER VENEZIA CHE ABBRACCIA IL MONDO INTERO

Oltre a Marco Polo, a Ca’ Rezzonico il visitatore potrà ammirare le statue in maglia metallica di Lorenzo Tiepolo, Caterina Corner, Veronica Franco, Elena Lucrezia Corner Piscopia, Carlo Goldoni, Antonio Vivaldi, Marietta Barovier, Elisabetta Caminer Turra, Andrea Palladio, Antonio Canova, Tiziano Vecellio, Rosalba Carriera, Giacomo Casanova e un Marco Polo “universale” rappresentato simbolicamente dalla figura del Gondoliere che inviterà tutti a intervenire per “salvare Venezia e il mondo intero”.

«Nel suo essere insieme presente passato e futuro, Venezia ha ispirato questa installazione che vuole simboleggiare il mio ‘viaggio’ nell’anima della Città – dice Lorenzo Quinn – un omaggio a tutte le ‘Anime’ che hanno vissuto qui, e che qui vivranno per sempre. Attraverso la creazione artistica, gli uomini cercano di raccontare il loro passato e il loro presente. Queste statue di illustri veneziani, donne e uomini, sono testimonianza dell’unicità del nostro essere “opere d’arte” forgiate dalle mani della Grande Madre Terra. Ci ricordano che c’è solo un pianeta che dobbiamo salvare, proprio partendo da Venezia: salvare Venezia è salvare in Mondo intero. Venezia è un luogo di libertà, un tempo di grande potere e oggi simbolo di fragilità climatica. È un luogo dove l’Arte è stata plasmata nei secoli. Rimarrà tale proprio anche attraverso queste statue. Attraversando il Tempo fino all’oggi e fino al domani. E forse oltre, per sempre», conclude Quinn.

«La mostra ospitata a Ca’ Rezzonico contribuisce ad arricchire il palinsesto delle esposizioni d’arte contemporanea in città, con un progetto che unisce passato e futuro: è un tributo a Venezia stessa e ai suoi protagonisti storici, che rivivono nelle opere interattive di Quinn e che ci ricordano, all’interno della missione dei musei, come la cultura, il patrimonio storico espresso nelle collezioni, siano sempre forme vive del presente» sottolinea Mariacristina Gribaudi Presidente di MUVE.

Chiara Squarcina, curatore della mostra, scrive che «L’immortalità è da sempre collegata all’anima, mai al corpo. L’eternità dell’essere rispetto alla caducità della materialità è quanto noi percepiamo chiaramente dal progetto di Lorenzo Quinn. Di questi personaggi, incastonati nella nostra memoria, leggiamo l’esteticità di un ricordo come primo aggancio neurale per tracciarne la loro fisionomia ma è solo il prologo di questa incredibile esperienza. Un primo approccio visivo che permetterà di entrare in contatto con questi personaggi, grazie alla soluzione virtuale proposta da Quinn».

Per Alberto Toso Fei, che ha assunto la direzione artistica del progetto, «Venezia è la linea zero del tempo. È il luogo in cui tutto ciò che è esistito, esiste ed esisterà si traduce in un ‘per sempre’ che non conosce interruzione. Le anime che si affacciano in questo viaggio, scelte tra le mille possibili, sono voci che popolano ogni presente, perché Venezia è fatta di ogni suo passato. Sono uomini e donne che, nel viverla fino in fondo, hanno riplasmato Venezia fino a renderla ciò che è: l’hanno fatta, e nel raccontare di sé raccontano di lei. A dispetto del tempo trascorso e dello scorcio di storia che le ha viste transitare in questi luoghi, qualcosa di loro è rimasto a Venezia, e rimarrà per sempre. Sono anime, che tutte assieme segnano il presente di Venezia, città delle città, alla quale sono indistricabilmente unite per l’eternità».

Lorenzo Quinn

Lorenza Lain, coordinatore del Progetto, commenta: «È un‘installazione pensata per le celebrazioni di Marco Polo e creata specificatamente per Ca’ Rezzonico a cui Lorenzo ha lavorato nell’ultimo anno. Due i cardini; Da un lato Venezia, città delle città da cui tutto nasce: ‘Venezia è la più antica città del futuro’ (cit. Bruno Tosi); dall’altro Marco Polo, il veneziano più famoso al mondo, che prende ‘vita’ attraverso la realtà aumentata, diventando al tempo stesso la voce narrante e ‘lo sguardo’ attraverso il quale viene ‘visto’ e percorso questo viaggio nel tempo, fisico e spirituale. Nell’immaginario di Quinn, infatti, i personaggi non solo ‘incarnano’ Venezia, ma ne fissano in modo indelebile l’Anima eterna. Un inno alla Bellezza, così come lo sono state le famose mani di ‘Support’ create per Ca’ Sagredo». Infine Patrizia Zambelli, architetto e direttore tecnico, chiosa: «Venezia che racchiude il tutto in uno, che è oggi e sarà nel futuro il viaggio nel passato dei secoli della sua magnifica essenza, espressa nell’arte, nell’architettura, nella musica, nel teatro che le Anime grandi della sua storia hanno trasmesso al mondo; Venezia che è il viaggio dei viaggi».

Lorenzo Quinn

Lorenzo Quinn

Lorenzo Quinn è uno scultore figurativo italo-americano di fama internazionale, nato a Roma nel 1966. Durante gli anni di studio all’American Academy of Fine Arts di New York, Quinn realizza che, tra tutte le arti, il suo futuro sarebbe stato la scultura. Tutte le sue opere di arte pubblica, come anche i suoi pezzi più piccoli, trasmettono la sua passione per i valori eterni e le emozioni autentiche.

Lorenzo Quinn

Negli ultimi due decenni, le opere di Lorenzo Quinn sono state esposte in tutto il mondo. La potenza comunicativa e l’immediatezza del messaggio sono del resto gli elementi che connotano le sue sculture, soprattutto le monumentali opere di arte pubblica che Quinn ha esposto in tanti prestigiosi contesti internazionali affascinando il pubblico mondiale, spesso anche con finalità benefiche e filantropiche: a Park Lane, Barkely Square e nei Cadogan Gardens a Londra, nel cortile del Museo Ermitage a San Pietroburgo, al Windsor Castle nel Berkshire, presso la Casina Valadier a Roma, davanti alla Chiesa di San Martino a Birmingham, dinnanzi alla Cattedrale di Palermo, al grattacielo del Paramount Group in Avenue of Americas a New York e al Museo d’Arte Moderna di Palma di Maiorca; sul lungomare di Doha in Qatar, sul tetto del Museo di Arte Moderna di Shanghai con vista sul fiume Huangpu.

Lorenzo Quinn

Tra le opere monumentali si ricordano “Support” (2017), esposta a Venezia – le mani di un bambino che dall’acqua del Canal Grande a sorreggere Ca’ Sagredo, simbolo della bellezza e fragilità della città – “Building Bridges” (2029), all’Arsenale di Venezia – sei coppie di mani che rappresentano i sei valori universalmente riconosciuti come essenziali: amicizia, saggezza, aiuto, fede, speranza e amore. “Give” (2020) installata anche nel Giardino di Boboli a Firenze, a testimoniare l’importanza del “dono”. Tra le ultime opere “Baby 3.0” installata nel Giardino della Città Metropolitana (2022) sempre a Venezia con cui l’Artista auspica una nuova Ri-nascita dell’Umanità. Di forte impatto anche “Together” (2021), opera di land art presentata prima a Cannes e poi nell’esposizione “Forever is Now” in Egitto, in occasione del primo evento di arte contemporanea tenuto nel sito UNESCO delle Piramidi di Giza; “The Greatest Goal” (2022) in occasione della FIFA World Cup in Qatar, Building Bridges a Vieste (2023) e ”Paint your Life” (2024) a Caorle (Venezia). lorenzoquinn.com

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