L‘innesto è tra le soluzioni più efficaci per la propagazione degli agrumi. Soprattutto al fine di ottenere piante più robuste, resistenti e longeve. Ma tra gli innesti stessi, qual è il modo migliore per assicurarsi un’ottima propagazione? Gli esperti sembrano indicare la tecnica dell’innesto a spacco, a discapito dell’innesto a corona e di quello a gemma vegetale. Consigliabile soprattutto per la semplicità d’esecuzione e per l’elevato tasso di attecchimento.

I risultati ottenuti con l’innesto, in generale, sono dovuti all’unione di due piante, dove una sarà responsabile dell’apparato radicale – detta portainnesto -, l’altra, invece, della chioma – detta marza, o nesto.

Prima del taglio e dell’innesto, la pianta madre va ripulita da tutti i germogli, i rametti alla base e dai succhioni (i getti laterali), i quali sottraggono linfa e, quindi, energia alla pianta; energia utilizzabile dal portainnesto per l’attecchimento della marza.
L’innesto a spacco, dunque, va eseguito su un portainnesto con diametro inferiore o uguale ai 10 millimetri.  Il taglio secco in orizzontale verrà effettuato all’altezza prescelta per l’impianto. Si può optare anche per un taglio verticale; in quel caso, il portainnesto va spaccato in due per una profondità di circa 3 centimetri.

Sulla base del taglio inciso nel portainnesto, verrà tarata anche la lunghezza della punta della marza. E la forma del taglio dovrà essere complementare allo spacco precedentemente operato nel portainnesto, per far combaciare le due zone. È per questo motivo che l’innesto a spacco è detto anche innesto a incastro.

A questo punto, la marza è pronta per essere inserita nel portainnesto, legata con rafia e sigillata con il nastro isolante elastico. È altamente consigliabile spalmare mastice per innesti sul punto dell’operazione. Questo favorirà, infatti, l’attecchimento e, soprattutto, eviterà lo sviluppo di malattie fungine. Queste ultime, infatti, si generano spesso per l’ingresso dell’acqua nella zona interessata; una volta formatesi, muffe e marciumi compromettono irreversibilmente lo sviluppo della pianta.

Il periodo migliore per effettuare tutto ciò va da aprile a maggio, preferibilmente in tempo di luna vecchia. Nel periodo che intercorre tra l’innesto e lo sviluppo della pianta, si raccomanda di monitorare la crescita di eventuali getti laterali e succhioni, da eliminare in caso di formazione.

Piero Di Cuollo

Via IdeeGreen