Può Bologna sembrare Venezia? Certo! Anzi, un tempo (che non è molto) lo era a tutti gli effetti. Di quella bellezza lagunare poco è rimasto, ma ciò che si è salvato dalle numerose colate di cemento dell’ultimo secolo è noto come Piccola Venezia, un’attrazione turistica ammirabile attraverso una minuscola finestrella.

La Bologna che fu

È un dettaglio dimenticato dai più, ma la storia di Bologna è una storia fatta di commerci navali. Nel XIII secolo aveva ben cinque porti e fra chiuse, mulini e opifici avrebbe potuto vivere ancora a lungo di grano, lana e seta. Sui suoi canali si navigava e, da Ferrara, raggiunta remando sul Navile, si arrivava prima sul Po e poi al mare.

Oggi di questa città del passato è rimasto ben poco: la cementificazione del secondo dopoguerra ha salvato soltanto uno scorcio che oggi è una tappa irrinunciabile. Per ammirarla occorre raggiungere via Piella e da qui, una finestrella, mostra uno dei tanti canali che un tempo costellavano la città. Questa Piccola Venezia è il Canale di Reno, piccolo e circondato da abitazioni che danno l’impressione di essere nella città lagunare per eccellenza.

La piccola Venezia di Bologna
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Piccola Venezia da scoprire scendendo sottoterra

In questa Piccola Venenzia lo scorrere lento dell’acqua riporta i passanti indietro nel tempo, in un’Italia decisamente meno frenetica e a una realtà oggi dimenticata. Ma niente paura, di scorci del genere ve ne sono altri: in via Capo di Lucca, in via della Grada, dietro piazzetta della Pioggia. Ma la maggior parte dei torrenti resta raggiungibile solo scendendo sottoterra – grazie a botole nascoste da cui partono numerosi tour turistici.