È tempo di kōyō, e anche a Tokyo è arrivato l’autunno. Le giornate si fanno più fresche, le strade si riempiono dei profumi delle specialità stagionali e le foglie degli alberi si tingono di vivaci colori, creando un panorama suggestivo. Come le fioriture primaverili, il foliage autunnale, detto kōyō, è un elemento importante della cultura giapponese, sempre più apprezzato anche dai turisti stranieri, che ogni anno, visitando Tokyo, si soffermano ad ammirare lo spettacolo della natura che muta e scoprire la bellezza delle chiome colorate che si stagliano sullo skyline della città.
Una delle mete del kōyō più visitate nel centro della città è Rikugien. Situato nel quartiere di Bunkyō, nella parte settentrionale della metropoli, questo giardino fu realizzato nella seconda metà del Seicento da Yanagisawa Yoshiyasu per conto dello shōgun Tokugawa Yoshiyasu. Oltre al verde ben curato, il giardino comprende una collina artificiale con un belvedere, un laghetto di acqua sorgiva e diversi sentieri che conducono ad altrettanti belvedere sulle splendide vedute, illuminate di sera, degli aceri e delle zelkove. Rikugien significa “giardino dei sei poemi”, poiché in esso erano riprodotti ottantotto paesaggi descritti in quei versi. Di essi ne rimangono oggi trentadue, ciascuno indicato da una roccia.
Spostandosi nel cuore di Tokyo, si trova il Parco di Hibiya, che si estende su una superficie di ben sedici ettari, non distante dal Palazzo Imperiale e da Ginza. Il terreno era occupato da proprietà feudali nel periodo Edo (1603– 1867), mentre nel successivo periodo Meiji (1868–1912) fu utilizzato per le esercitazioni militari. Fu convertito in parco e aperto al pubblico nel 1903, diventando il primo parco giapponese in stile occidentale. Tra le migliaia di alberi presenti, spicca un Gingko biloba di più di 400 anni, noto come kubikake ichō, “ginkgo su cui scommettere il collo”. Il nome deriva da un episodio riguardante Seiroku Honda, il progettista del parco, il quale si rifiutò di abbattere l’albero che si trovava proprio su quello che sarebbe diventato l’odierno incrocio di Hibiya e insistette per farlo trapiantare nel parco, a costo di scommetterci il proprio collo. L’albero fu dunque collocato nel luogo in cui si trova ancora oggi e il collo di Honda fu salvo.
Il periodo migliore per ammirare il rosso fiammante degli aceri rossi e l’oro dei ginkgo dorati a Tokyo va dalla seconda metà di novembre a inizio dicembre. Il clima relativamente mite consentirà di esplorare la città in tutta tranquillità, dai giardini Hamarikyu a Shiodome, al Koishikawa Kōrakuen a Bunkyō o Happo-en a Shirokanedai, dal Parco di Yoyogi accanto al Meiji Jingu al Parco di Ueno a Taitō o ai Koko-en Gardens a Himeji.