A Greenwich, Connecticut, la paesaggista Kathryn Herman ha creato un giardino raffinato e lussureggiante con un meadow che richiama il paesaggio naturale. 

Nel Connecticut sud-occidentale, uno degli stati del New England, la città di Greenwich dall’800 è diventata un sobborgo residenziale di lusso di New York City, da cui dista una cinquantina di chilometri, circa 40 minuti di treno dalla Grand Central Station. Il Long Island Sound, un canale naturale dell’Oceano Atlantico, la separa da Long Island e con questo luogo e le sue città condivide lo stile di vita rilassato, una natura incontaminata, belle spiagge e abitazioni lussuose in stile coloniale tra le più belle dello stato. La sua costa frastagliata l’ha resa celebre per gli innumerevoli porticcioli da dove salpare in barca a vela. Su uno di questi si affaccia una proprietà di circa un ettaro di pertinenza di una pregevole dimora in stile francese, il cui giardino posteriore, affacciato sul mare, aveva bisogno di un intervento di sistemazione che lo adeguasse allo stile dell’abitazione, senza rinunciare a un design dall’estetica moderna, e risolvere un problema di pendenza che lo rendeva poco fruibile per le mutate esigenze dei proprietari. Allo studio Kathryn Herman Design è stato affidato l’incarico di ripensare e riprogettare l’area e di inquadrare le viste sul mare.

Kathryn Herman
Un filare di tigli impalcati alti e con le chiome tenute in forma obbligata a parallelepipedo, secondo lo stile francese classico, si trova al limite del meadow che confluisce nel nuovo prato. © Neil Landino

È stato creato un giardino a stanze, di dimensioni molto diverse, ed è stato gestito con eleganza il passaggio dalla formalità delle zone più vicine alla casa all’informalità di quelle vicine al mare. Lungo il retro e i lati dell’abitazione le stanze, racchiuse da siepi di carpino topiato, sono più piccole e hanno un carattere più formale, per adeguarsi all’estetica della dimora. La prima è un cutting garden in cui la proprietaria di casa può dedicarsi alla coltivazione dei fiori. È un’area rettangolare di circa trenta metri di lunghezza per sei di larghezza formata da bordure simmetriche separate da un viale inerbito e divise a loro volta in due parti tramite basse siepi di carpino. Qui trovano posto rose e clematidi che si arrampicano su supporti piramidali in legno di stile francese, rose arbustive, astantie, astilbe, dalie, zinnie, iris, violaciocche, verbene, liatris, peonie, alcee, malvarose e altre. Oltre la siepe di carpino che lo racchiude, trova posto un filare di tigli impalcati alti e con le chiome tenute in forma obbligata a parallelepipedo, secondo lo stile francese classico. La seconda stanza è un orto decorativo e produttivo in cassoni dotato di un tavolo per i lavori di semina, ripicchettatura e rinvaso e si trova all’estremità opposta della casa. L’intervento più rilevante ha riguardato il grande prato posteriore, che è stato portato alla quota dell’abitazione per una superficie di poco più di mille metri quadrati, così da poter avere una zona pianeggiante di tappeto erboso particolarmente curato, di fatto un’altra stanza, in cui i bambini possono giocare e gli adulti intrattenere gli ospiti godendo del panorama sull’Oceano. Il dislivello che si è venuto a creare è stato gestito con leggere pendenze che confluiscono dolcemente in un altro prato pianeggiante a una quota più bassa dove si trovano la piscina, il solarium e la pool house. Qui ha trovato posto un’altra stanza, una zona dove si può pranzare all’ombra dei platani tenuti a pollarding. 

I due livelli dei prati sono collegati su un lato tramite due scale con gradini inseriti nel declivio. Sono stati creati utilizzando ciò che è rimasto della pavimentazione originale delle terrazze esterne della casa, una pietra calcarea in cattive condizioni, sostituita con una pietra di Valders. Sull’altro lato del prato il pendio è stato lasciato correre perimetralmente fino al raggiungimento del mare.

Le nuove aree in pendenza sono state ingentilite e in parte mascherate con la creazione di un meadow di piante fiorite, un mix di erbacee e bulbose di diverse altezze, colore e texture, le cui fioriture si succedono nel corso delle belle stagioni. Pur con qualche inserimento di specie e cultivar non autoctone i prati con Achillea millefolium, Allium cernuum, Ammi majus, Asclepias verticillata, Camassia leichtlinii, Centaurea cyanus, Kalimeris integrifolia, Leucanthemum vulgare, Penstemon digitalis, Euthamia graminifolia, Verbena stricta, Vernonia glauca e qualche cultivar di narciso ricordano il paesaggio naturale del Connecticut e aggiungono un tocco di romanticismo che si contrappone alla formalità delle altre zone, che confluiscono con semplicità in un paesaggio più rilassato, creando un equilibrio tra formale e informale. Un sentiero sfalciato attraversa il grande meadow e consente di fare jogging o di passeggiare ammirando l’alba che sorge sull’Oceano Atlantico. Il progetto di Kathryn Herman ha reso il giardino elegante e raffinato, tranquillo e sereno e contemporaneamente lussureggiante e vibrante. Un giardino in cui regna l’armonia e in cui è piacevole stare.  kathrynhermandesign.com

Elisabetta Pozzetti 

Foto di Neil Landino

Progetto di Kathryn Herman Design

©Villegiardini. Riproduzione riservata

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