Nel cuore della Toscana, dell’antica città etrusca di Volterra, dal 2019 le Gallerie Kalpa curano il restauro del cinquecentesco Palazzo Bonomini, loro storica sede. Nel 2022 hanno ampliato e concluso il restauro del piano terra, i cui interni spaziano da alte sale luminose a stanze più contenute con soffitti a volta in mattone e pareti costellate da pietre secolari. Quest’anno il progetto di restauro andrà a coinvolgere il primo piano, seguendo criteri di conservazione e valorizzazione delle sue atmosfere originali e consolidando il legame tra storia e contemporaneità.

Le stanze con pareti restaurate con tecniche e materiali moderni, nel rispetto delle pitture antecedenti e pavimenti realizzati in pietra panchina. Alle pareti dipinti su tavola di Guillem Nadal, i piedistalli trasparenti valorizzano i vasi in ceramica di Jojo Corväiá. Sul piedistallo vicino a uno dei passaggi interni l’opera in ceramica di Kate Windibank. Sul tavolo, vasi in vetro veneziano e bronzo riciclato di Michela Cattai. Foto © Simone Stanislai

Al piano terra del Palazzo l’intervento di restauro, guidato dalla visione artistica della fondatrice di Kalpa Olga Niescier, è stato più incisivo. Elementi originali, come scale, nicchie a pareti, aperture di porte e finestre, sono stati restaurati e reintegrati. Si è proceduto inoltre alla ridistribuzione generale degli spazi interni nel rispetto delle partizioni originali e al restauro accurato delle pareti condotto da Cristiano Sabelli: nella sala centrale erano state scoperte tracce di colori antecedenti che sono state consolidate e mantenute e ora sono visibili come tratto distintivo della sala stessa. Inoltre i mattoni e le pietre originali sono stati riportati alla luce, sanati e associati alle finiture in terra cruda di Matteobrioni. E’ in questo contesto completamente rinnovato che l’arte della Galleria accoglie i visitatori: marmo, bronzo, ceramica e gli altri materiali delle opere incontrano argille e inerti usati per le pareti, determinando in un’interessante sinergia di materiali e un’inedita esperienza visiva e sensoriale.

 

TESTO di Alexandra Griotti

Foto di Simone Stanislai

©Villegiardini. Riproduzione riservata

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