Con i loro fiori stilizzati, le fucsie sono state tra i soggetti preferiti dell’Art Nouveau. Émil Gallé, artista e raffinato botanico, le ha raffigurate nei suoi eterei vasi e nei lavori di ebanisteria. Il francese Charles Plumier scoprì la prima specie a Hispaniola e la chiamò Fuchsia triphylla, in onore del botanico tedesco Leonhart Fuchs. La pianta andò perduta e in Europa giunse solo un accurato disegno. La maggior parte delle specie è originaria del Centro e del Sud America, con qualche eccezione che arriva dall’Oceania.

F. ‘Abbé Farge’: È un ibrido storico di Victor Lemoine, creato nel 1901. I fiori sono semidoppi, hanno i sepali rosso vivo e i petali lilla. Piccolo arbusto rustico dal portamento eretto che arriva a 40-60 cm.

In questo continente, isolate per milioni di anni, le fucsie hanno assunto forme inusuali, come quelle di F. procumbens, dai calici giallo vivo. Grazie alla scoperta di F. coccinea, proveniente dalle alture del Brasile, e F. magellanica, ritrovata sulle Ande e nei boschi umidi del Sud America, fu introdotta negli ibridi la resistenza al freddo.

Fuchsia
F. ‘Annabel’: Ibrido di Matthew Ryle, 1977. Fiori grandi, doppi, con sepali e petali bianchi infusi di rosa. Varietà rustica che tollera bene anche il caldo, vincitrice dell’Award of Garden Merit.

Pianta molto amata per la forma elegante dei suoi fiori, Fuchsia ha vissuto momenti di splendore nell’800. Intorno al 1920, gli americani, fan del big is better, iniziarono a creare incroci dai fiori grandissimi. Nel 1954 nacque anche la American Fuchsia Society, che è ancora oggi l’organo di riferimento per la registrazione degli ibridi.

F. ‘Cécile’: Ibrido di John Withfield, 1985. I fiori doppi, grandi fino a 6 cm, hanno sepali rosa scuro e corolla blu lavanda, le foglie sono chiare. Non rustica. Piccolo cespuglio, adatto a cesti appesi.

Le fucsie sono piante da giardini ombrosi e freschi, alcune tollerano anche le estati calde. La maggioranza di specie e ibridi non sopporta le basse temperature, ma ne esistono molte che si possono coltivare in terra anche nel Nord Italia. Il catalogo delle rustiche è ricchissimo: pochi i fiori enormi e stradoppi degli americani, ma la varietà di forme e colori è senza dubbio soddisfacente.

In ogni caso, anche le più delicate possono superare l’inverno, se tenute in vaso e riparate dai geli. Per avere successo, si può seguire il consiglio stravagante di un giardiniere vittoriano: coltivarle come si coltivano i ravanelli. Per i lettori di Villegiardini, Marta Stegani, proprietaria del vivaio ‘Il giardino delle essenze perdute’, ha selezionato 16 Fuchsia tra le più affascinanti. giardinoessenzeperdute.it