DFA Partners firma il progetto di Forrest in Town. Nel cuore del quartiere San Cristoforo sul Naviglio Grande, il borgo residenziale green, un nuovo concetto di orizzonte urbano e un tributo allo slow living. Completato a fine 2023, Forrest in Town è il progetto di riqualificazione urbana sostenibile firmato da DFA Partners – in collaborazione con Boffa Petrone & Partners – che ha lavorato al recupero dell’ex cascina Galbani nel quartiere Barona, trasformandola in un borgo residenziale green, un esempio di condominio orizzontale, in controtendenza rispetto alla contemporanea verticalità urbana. Il borgo, di forma trapezoidale, è costituito da 89 unità abitative cielo-terra per un totale di 10.000 mq complessivi, con giardini e patii privati, 5 spazi commerciali, aree fitness e ricreative, un parco di 4.500 mq. e un orto aeroponico condominiale.

Il rispetto del genius loci, che contraddistingue i progetti di DFA Partners, ha guidato lo studio nella riqualificazione di Forrest in Town con l’obiettivo di trasformare l’area in un complesso abitativo sostenibile, con una particolare attenzione al rispetto dell’identità architettonica tipica lombarda e milanese che caratterizza la struttura. DFA Partners da sempre è impegnata in progetti di rigenerazione e riqualificazione urbana volti al recupero di aree dismesse per nuove destinazioni d’uso e lo fa nel rispetto del preesistente, lasciando un’impronta del passato. Accoglie dunque la grande sfida di trasformare spazi nati per altre tipologie d’uso in complessi residenziali che rispondano alle nuove esigenze dell’abitare e li restituisce alla città preservando l’identità e la memoria storica del luogo.

A metà tra la tradizione architettonica della casa di ringhiera e il borgo urbano, il complesso è realizzato secondo l’antica tipologia a corte milanese con affaccio su un parco condominiale. Gli edifici di Forrest in Town che fanno da cornice alla corte – di massimo 3/4 piani fuori terra – sono stati progettati partendo dall’assetto planivolumetrico e dalle sagome esistenti, dal tessuto rurale lombardo dell’edificio originale: le grandi aperture di porte e finestre con sagome e contorni in rilievo, gli infissi profilati in ferro, i solai e la struttura di copertura in legno. E ancora i cromatismi dell’architettura milanese, che gioca con il giallo milano e le tonalità di rosso, i balconi e le beole.

Nel rispetto delle normative, del Piano Regolatore e del vincolo di mantenimento del disegno urbano riconoscibile (ADR), gli elementi preesistenti sono stati mantenuti ed esaltati in un mix armonico di materiali storici e materiali innovativi ed ecologici; ne sono un esempio le strutture in legno visibili negli appartamenti, o la sgorbiatura delle travi sui plafoni che contrasta volutamente con la nuova e moderna struttura distributiva degli spazi studiata da DFA Partners, in un perfetto equilibrio tra passato e futuro. Le strutture, interamente sostenibili, sono realizzate impiegando le tecnologie della bio-edilizia e del contenimento energetico, con un’attenta scelta di materiali biologici e naturali, tra cui:

  • mattoni bio, che migliorano l’isolamento e la traspirabilità
  • legno per tetti e solai
  • pitture agli ossidi naturali per esterno, atossiche e resistenti agli sbalzi termici
  • intonaco in calce naturale per le pareti esterne
  • utilizzo della falda acquifera sottostante per il sistema di riscaldamento e raffreddamento degli edifici

Un’architettura, dunque, attenta all’ambiente con abitazioni caratterizzate da alta tecnologia, sostenibilità e basso impatto ambientale, che permette ai residenti una vera connessione con la natura abitando allo stesso tempo in centro città, circondati da piante e alberi da frutto. Gli interni sono infatti studiati per creare un continuo dialogo con le aree outdoor, focalizzandosi sulla continuità dell’ambiente naturale, immettendo ampi giardini privati antistanti alle residenze e patii interni contenenti piantumazioni di uso privato, rendendo così il verde il principale elemento strutturale di Forrest in Town.

Attraverso l’integrazione di aree verdi, soluzioni architettoniche ecologiche e tecnologie sostenibili, il progetto mira a migliorare la qualità della vita degli “abitanti urbani” attraverso un giardino condominiale in un luogo dal passato agricolo, che rappresenta anche un rigoglioso polmone verde per la città di Milano. Il verde condominiale e privato è dunque il protagonista del progetto: nei giardini e nei patii, ma soprattutto nella corte interna di 4.500 mq. che ospita il giardino condominiale, su cui affacciano le unità abitative.

Il grande giardino condominiale – progettato da Vittorio Peretto fondatore dello studio Hortensia Garden Design di Milano – è stato ideato secondo il concetto di Ecogiardino, un ecosistema ricco in biodiversità e duraturo nel tempo volto a favorire un equilibrio tra natura e spazio antropizzato. Studiato per far convivere piante adulte e piante giovani, dalla 1° alla 4° grandezza, dove alberi da frutto sono affiancati a specie ornamentali, frutti di bosco e erbacee da fiore. Questo secondo il principio per cui quanto più il ‘sistema piante’ è eterogeneo e variegato, tanto più sarà robusto e duraturo, come nella società umana.

Proprio partendo da questo parallelismo, il giardino di Forest in Town rappresenta un polmone a disposizione di tutta la città; perché le piante non sentono i confini, sono un bene comune e portarle in città significa contribuire a salvarla. Il giardino condominiale, parte attiva del tessuto urbano di una metropoli come Milano, è realizzato pensando al paesaggio vegetale come coprotagonista dell’attività umana, per creare un luogo in cui naturale ed artificiale (nel senso di fatto dall’uomo) non solo convivono ma danno vita a nuovi ecosistemi. Il progetto dell’orto aeroponico condominiale è uno degli esempi, forse il più eclatante, di un nuovo ecosistema, che può nascere in un contesto urbano.

DFA Partners

Da un’idea di Pietro Maria Fiori di DFA Partners, nasce e trova spazio nel seminterrato sotto la grande corte, un’area di 70 mq dedicata alla coltivazione fuori suolo con sistema idroponico, ovvero senza terra e grazie all’acqua, nella quale vengono sciolte sostanze nutritive adatte per far crescere le piante velocemente e in salute. Progettato e realizzato da Agricooltur, l’orto aeroponico mette a disposizione dei residenti prodotti stagionali con un impatto ambientale ridotto e a Km zero, riuscendo a produrre fino a 90 tipologie diverse di verdure, aromi e spezie. Forrest in Town a Milano è il primo progetto residenziale urbano a proporre un “orto di coltivazione fuori suolo” a servizio della comunità che lo abita.

DFA Partners

Daniele Fiori – founder di DFA Partners – spiega che “l’idea nasce per aver individuato uno spazio milanese molto alternativo, che incredibilmente si presenta come una cascina, che impone di fare un pensiero su quello che poteva essere l’utilizzo di questo spazio” e aggiunge, con orgoglio, che “in realtà, per una volta, l’architettura è di contorno”. Ecco quindi che il know how di DFA Partners si mette al servizio della città con una riqualificazione bio-architettonica, dalla forte impronta di circolarità che offre nuova vita all’esistente.

DFA Partners

DFA Partners

Fondato a Milano da Daniele Fiori nel 2012, lo studio di architettura DFA Partners conta ad oggi un team multidisciplinare di venti persone, fra ingegneri, architetti, paesaggisti e partner. Al team interno si affianca un network consolidato di professionisti che collaborano con DFA nel seguire le varie fasi di realizzazione dei progetti. Nel corso degli anni lo studio ha sviluppato una particolare attenzione a progetti di riqualificazione urbana, edilizia privata, recupero e riutilizzo di ex aree dismesse per nuove destinazioni d’uso, in un’ottica di architettura circolare tesa alla riformulazione degli spazi cittadini, sia in Italia che all’estero. DFA Partners conduce una costante attività di ricerca su materiali innovativi, nuove applicazioni tecnologiche e contenimento energetico, in un equilibrio dinamico tra tradizione e innovazione facendo della sostenibilità, della circolarità e della bioarchitettura la propria identità stilistica. dfapartners.com

Potrebbe interessare anche: