Il Salone del Mobile è nato nel 1961, nel pieno del “boom” dell’economia italiana e in un periodo in cui il design made in Italy iniziava a imporsi anche a livello internazionale. In questo contesto di grande fermento, la prima edizione vide la partecipazione di 328 aziende e tra queste, Gervasoni, Giorgetti, Flexform, Medea 1905, Minotti, Misuraemme, Molteni, Pianca, Porro, Potocco, Turri, Visionnaire hanno accompagnato con fedeltà l’esposizione milanese credendo e investendo in quello che, in questi anni è diventato l’evento del design più importante al mondo. Per questo motivo Salone del Mobile.Milano le ha ringraziate e celebrate ufficialmente oggi, sabato 11 giugnopresso l’Arena di Design with Nature (Pad. 15), riconoscendo il valore della loro costante presenza e fiducia, il loro esserci sempre state condividendo anni di storia, di evoluzione del progetto, del gusto, del modo di pensare e vivere lo spazio domestico. Aziende che non hanno mai smesso di credere nel valore e nella forza che produce il lavorare insieme per uno scopo comune: mostrare al mondo la bellezza e la qualità che il made in Italy produce. A loro è stata consegnata la serigrafia numerata e a tiratura limitata del primo Manifesto del Salone del Mobile, rivisitata in chiave contemporanea da Emiliano Ponzi. 

Gervasoni 

L’azienda friulana, è nata nel 1882 come bottega artigiana specializzata nella lavorazione del vimini e nel 1925 è stata acquisita dalla famiglia Gervasoni che  ancorra oggi, con la terza generazione, ne gestisce la conduzione. Nel 2015 è entrata a far parte di IDB, Italian Design Brands, società nata con l’intento di creare un polo italiano dell’arredo di design di alta qualità, che possa competere a livello internazionale.

Giorgetti

Fondata a Meda, nel comprensorio della Branza, nel 1898 e Giorhetti ha da sempre sviluppato una filosofia di Made and Manufactured in Italy. L’intero processo produttivo viene realizzato, infatti, esclusivamente in Italia da personale specializzato, mantenendo così elevata la tradizione della lavorazione del legno, che unita alle nuove tecnologie, coniuga design, creatività e stile in prodotti in grado di offrire un elevato livello di personalizzazione.

Flexform

Quando nel 1959 i fratelli Galimberti avviarono un laboratorio nel cuore della Brianza, sicuramente non immaginavano che avrebbero arredato molto interni prestigiosi, tra i quali anche il foyer del Teatro alla Scala. Specializzatasi nella produzione di divani e arredo di alto valore artigianale, l’identità e il successo dell’azienda si fondano su un sistema di valori condivisi, quali coerenza progettuale, contemporaneità, durata. 

Medea 1905

Partita con la riproduzione di mobili inglesi di fine Ottocento, la storica azienda fondata nel  1905 si è via via specializzata nella riproduzione di pezzi storici, anonimi e d’autore, prediligendo, fra i diversi stili e movimenti artistici, il Liberty francese, di cui è rinomato editore. E affiancando a questa storia del mobile, anche una proposta contemporanea, mantenendo comunque sempre elevata la qualità ebanistica. La grande flessibilità dell’azienda è declinata sia in produzioni seriali per il residenziale e contract, sia nelle realizzazioni custom made, in stile classico o moderno, per ville, attività commerciali, alberghi o yacht.

Minotti

Fondata nel 1948 a Meda, già negli anni 60 anni Minotti ha assunto l’impronta e le dimensioni industriali che, poi, negli anni Novanta con la seconda generazione la porterà a un’espansione verso i mercati internazionali – di recente apertura il 45° flagship store –, mentre ora la terza generazione dell’azienda di famiglia ha raccolto le sfide del nuovo millennio, del mondo digitale e multiculturale. Legata ai valori di sobrietà estetica, eleganza senza tempo, continuità nella tradizione e savoir-faire artigianale è una fra le eccellenze del “Made in Italy” dell’arredo contemporaneo e interprete di un lifestyle classico moderno nel settore residenziale e hospitality, indoor e outdoor.

Misuraemme 

Con una superficie di 35.000 mq di stabilimento, l’azienda di Mariano Comense, fondata 120 anni fa, e oggi condotta dalla terza generazione con un forte impegno etico a salvaguardia dell’ambiente, nel 2002 è la prima del settore a ricevere il marchio Aquaver®, rilasciato dall’ANVER (Associazione Verniciatori Italiani), che certifica l’utilizzo di impianti di verniciatura rispettosi dell’ambiente. Sempre rivolta allo studio di nuove soluzioni e alla sperimentazione di materiali innovativi, coniuga tradizione e avanguardia con arredi prodotti tutti in Italia.

Molteni & C.

A Giussano, nel distretto del mobile della Brianza, Angelo Molteni, tra i membri del comitato fondatore del Salone del Mobile, aprì nel 1934 quella bottega artigianale diventata poi, in poco tempo, sempre più industria e sinonimo di prodotto di alta qualità. Anticipatore dei tempi, nel 1968 converte la produzione dal classico al moderno, che si contraddistinguerà per dettagli di grande raffinatezza, e nel decennio seguente si affaccia al Contract, diventando leader nelle grandi realizzazioni “chiavi in mano”. Tra i suoi designer i Maestri Luca Meda, Afra e Tobia Scarpa e Aldo Rossi.

Pianca 

Ebanisti da 14 generazioni, l’azienda trevigiana affonda le radici in Venezuela, dove Enrico Pianca, con un cugino, aprì una fabbrica di forme per calzatura in legno. Ritornato in Italia, nel 1956 trasforma la bottega di famiglia in realtà industriale e, consapevole del ruolo del design, partecipa al primo Salone del Mobile. Con il rientro anche di Giambattista, l’impresa decolla. La tradizione verso la cultura del legno, consolidata nella selezione delle migliori materie prime, rivela l’anima sostenibile dell’azienda che già oltre vent’anni fa aveva ridotto del 95% l’uso di cartone, plastica e polistirolo per gli imballaggi.

Porro 

Scegliere, lavorare e interpretare il legno: queste le capacità innate dell’azienda, fondata nel 1925 in Brianza e giunta alla quarta generazione. Con un’ampia selezione di essenze, rinnovata ogni anno, coniuga tradizione artigianale e tecnologie produttive e di informatizzazione avanzate. Legata fin dalle origini ad alcune delle firme più autorevoli del design italiano, vanta come autore del marchio Bruno Munari, che trasforma le due O del nome in viti viste dall’alto, simbolo di un’azienda votata alla trasformazione del legno quale strumento di lavoro più rappresentativo.

Potocco

È nel 1919 che Domenico Potocco aprì una bottega artigiana a Manzano, nei pressi di Udine, ora importante realtà industriale, specializzata nella produzione di arredi per la casa e il contract, sia per ambienti indoor sia outdoor. Alla quinta generazione, l’azienda ha da sempre investito nel proprio capitale umano e relazionale, valorizzandoli come beni imprescindibili della propria crescita. Una vasta rete di distribuzione e l’apertura di Potocco USA e Potocco Asia-Pacific ne fanno una realtà dalla vocazione internazionale.

Turri 

Originale, autentico e unico sono i tre aggettivi che racchiudono la filosofia dell’azienda di Carugo, in Brianza, fin dalla sua nascita, nel 1925. “Costruire il bello” è, invece, la sua mission, con al centro il lavoro manuale di esperti artigiani, che portano a termine con maestria ogni singola proposta di arredo. Specializzata nella produzione di mobili “in stile”, nel 2009 si indirizza verso una produzione di arredi di alta gamma dalle linee contemporanee e dettagli glamour, pensati per una clientela cosmopolita, sempre nella massima espressione di qualità e prestigio.

Visionnaire 

Conosciuto per la sua capacità sartoriale di altissimo livello, il brand meta-lusso viene fondato dalla casa madre IPE di Bologna, che nel 2004 lancia sul mercato internazionale la nuova e rivoluzionaria collezione di luxury design. Con uno stile distintivo, Visionnaire trova nelle proposte di bespoke in ambito residenziale e contract, nell’hotellerie di lusso, nello yachting e aviazione i partner ideali. Con oltre 30 showroom monomarca e una rete di department store e multimarca in tutto il mondo, nel 2019 convoglia nel libro d’arte-manifesto Decàlogo l’impegno verso la tutela del patrimonio naturale e del capitale umano, mentre dal 2021 è Società Benefit, definendo il business come promotore di valore positivo per la comunità.