Il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno ha apert al pubblico lo scorso 18 marzo la mostra Canova e il potere. La collezione Giovanni Battista Sommariva, ideata da Vittorio Sgarbi e curata da Moira Mascotto e Elena Catra, che omaggia il sommo maestro ricostruendo le prestigiose relazioni che l’artista ebbe con i massimi esponenti del panorama politico e culturale dell’epoca, mettendo in luce il legame indissolubile esistente tra l’arte e il potere.

Antonio Canova (Possagno 1757 – Venezia 1822), Maddalena penitente, 1795, inv. 80, gesso, 90 x 75 x 77 cm, Possagno, Museo Gypsotheca Antonio Canova

Ricercato e ammirato su scala internazionale, Antonio Canova ebbe infatti come committenti le personalità più influenti dell’Europa a lui contemporanea: sovrani, pontefici e nobili provenienti dalle diverse corti europee fino a raggiungere gli Stati Uniti d’America.

La mostra Canova e il Potere

L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 3 settembre, indaga per la prima volta la figura complessa di Giovanni Battista Sommariva e la sua preziosa collezione che annoverava nove opere, di cui cinque marmi importanti, dello stesso Canova oltre a quelle di Francesco Hayez, Bertel Thorvaldsen e Pierre Paul Prud’hon, alcune delle quali eccezionalmente riunite per l’occasione al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno.

Francesco Hayez (Venezia 1791 – Milano 1882), Amorino (Genio) alato, 1817, olio su tela, 94 x 56,5 cm, Ligornetto, Museo Vincenzo Vela

 

Straordinaria è inoltre la presenza dell’opera in marmo raffigurante l’Apollino, proveniente dalle Collezioni Comunali d’Arte di Bologna, esposta per la prima volta al pubblico in tutta la sua rinnovata bellezza dopo il restauro sostenuto dal Museo Canova e realizzato dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

Canova e il potere
Antonio Canova (Possagno 1757 – Venezia 1822), Apollino, 1797 circa, marmo, 145 x 53 x 44 cm, Bologna, Collezioni Comunali d_Arte

A dare prestigio alla mostra sono inoltre i dipinti e le sculture provenienti da collezioni pubbliche e private, sia nazionali che internazionali.

Il percorso della mostra si articola in tre sezioni

  • la prima sezione è dedicata ai rapporti che Canova ebbe con i protagonisti del potere politico, culturale ed economico degli ambienti lombardi. Tra questi vanno annoverati Napoleone e alcuni membri della famiglia Bonaparte, l’amico Giuseppe Bossi, fino ad arrivare al facoltoso collezionista Giovanni Battista Sommariva;
  • la seconda sezione è dedicata al raffinato mecenate, personaggio di spicco del mondo politico tra Settecento e Ottocento e uomo di fiducia di Napoleone; approfondisce lo straordinario rapporto che lo legò per tutta la vita a Canova, accomunati dall’amore per l’arte e dalla passione per il collezionismo.
  • la terza sezione della mostra permette ai visitatori di ammirare alcune opere legate alla bottega romana di Canova, rivelando così l’organizzazione di questo operoso atelier, fucina di quei capolavori oggi conservati nei più importanti musei del mondo.

Un calendario di visite guidate, laboratori didattici, conferenze e il catalogo, con contributi e saggi che portano la firma di Vittorio Sgarbi, Fernando Mazzocca, Luigi Mascilli Migliorini, Elena Lissoni e Maria Angela Previtera, Daniela Gallo, Clario Di Fabio, Antonella Mampieri, Giuseppe Amoruso e l’Opificio delle Pietre Dure permetteranno di approfondire le tematiche e le opere presenti in mostra.

Albo prestatori: SABAP Città metropolitana di Milano; Collezione Gian Enzo Sperone; Accademia di Belle Arti di Brera, Milano; Musée national des châteaux de Malmaison et Bois- Préau; Napoleonmuseum Arenenberg; Musei Civici d’Arte Antica di Bologna, Collezioni Comunali d’Arte; Collezione Roberto Sgarbossa; Confederazione Svizzera, Museo Vincenzo Vela, Ligornetto; Archivio Papafava Antonini dei Carraresi, fondo Novello Papafava; Roma, Museo Napoleonico su concessione del Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei della Toscana – Firenze; Galleria Nuova Arcadia, Padova, Fondazione Musei Civici di Venezia, Museo Correr; Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e della Identità siciliana Dipartimento dei Beni Culturali e della Identità Siciliana – Museo Regionale Interdisciplinare di Messina; Civici Musei di Udine – Gabinetto Disegni e Stampe; Museo civico di Asolo e tutti coloro che hanno preferito mantenere l’anonimato.

Con il patrocinio di: Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della morte di Antonio Canova, il Comune di Possagno, Regione del Veneto, Provincia di Treviso, Comune di Possagno, Commissione europea, Ministero della Cultura, Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Treviso-Belluno. 

Museo Gypsotheca Antonio Canova – Possagno (TV)

Il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno è il luogo che custodisce l’eredità storica ed artistica di Antonio Canova (Possagno, 1757–Venezia, 1822), il più grande scultore del periodo neoclassico.

Canova ee il potere
Museo Gypsotheca Antonio Canova, ph. Otium Studio, Foto di Giulio Favotto

Il complesso museale è composto dalla Casa natale e dalla Gyspotheca, collocata nell’originale basilica (1836) e nell’ampliamento progettato da Carlo Scarpa (1957), che raccoglie i modelli originali in gesso dai quali sono stati tradotti i marmi che oggi si trovano nei più importanti musei del mondo. Nella Casa natale sono custodite le opere pittoriche, i disegni, le incisioni e gli effetti personali dell’artista.

Il Museo offre ai visitatori numerose esperienze: dalle visite guidate ai laboratori didattici, fino alle visite notturne a lume di candela.

Info

Canova e il Potere
La collezione Giovanni Battista Sommariva
18 marzo – 3 settembre 2023
Museo Gypsotheca Antonio Canova
Via A.Canova 74, Possagno (TV)

Orari di apertura del Museo

Dal martedì al venerdì, dalle 9:30 alle 18:00. Sabato, domenica e festivi dalle 09:30 alle 19:00. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. Aperture straordinarie nei giorni festivi (Pasquetta, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 15 agosto, 1 novembre, 26 dicembre).

www.museocanova.it

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