Caratteristiche, coltivazione e cure del Chimonanthus praecox, altresì conosciuto come calicanto invernale.
Il calicanto invernale è un grande arbusto anche se molto spesso ha il portamento di un piccolo albero molto ramificato anche alla base. Fiorisce quando tutto il giardino è in fase di riposo invernale. Sorprendente il profumo dei suoi fiori traslucidi che sembrano di cera con un orletto rosso rubino al centro della corolla, che si spande inaspettamente profumando il freddo. È un tocco di vitalità e bellezza quando tutto sembra immoto e spento.
Origine e nomenclatura
Origina in Cina e vi è ancora largamente diffuso. Anche in Giappone è molto presente e apprezzato, a differenza di quanto avviene in Europa.
Il suo nome deriva dal greco chéimon (inverno) e –ánthos (fiore). L’attributo di specie praecox (precoce), è sempre riferibile alla fioritura. Il calicanto invernale, quindi, deve tutto alla bellezza della sua spettacolare fioritura che, specialmente nelle regioni più fredde, arriva inaspettata ai più.
Foglie
Le foglie del calicanto invernale (Chimonanthus praecox) sono verde intenso e lucide. Sono piuttosto grandi poiché misurano circa 20 cm, lanceolate, appaiate e opposte. Al tatto sono ruvide sulla pagina superiore e lisce in quella inferiore. Il calicanto invernale si spoglia con l’arrivo del freddo. In autunno, però, le foglie assumono una colorazione completamente dorata regalando ancora un po’ di bellezza al giardino.
Calicanto invernale: conoscerlo meglio
È un arbusto deciduo della famiglia delle Calycanthaceae ma le dimensioni che raggiunge ne fanno direttamente un piccolo albero (se posto in un luogo dove trova le migliori condizioni, cresce fino a quattro-cinque metri circa) dal portamento piuttosto eretto. Il calicanto invernale è poco diffuso, ma ben si presta a dare molto valore soprattutto ai giardini più contenuti nelle misure. Sono spazi, quelli, dove spesso non si sa cosa piantare per evitare di sbagliare la pianta da inserire. Va tenuto in debito conto che, mettendo a dimora un esemplare molto giovane, impiegherà circa tre anni per iniziare a fiorire.
Il valore aggiunto del calicanto invernale
Malgrado la sua semplicità (anche colturale) regala una bellissima e profumata fioritura quando il freddo è più intenso. In un giardino, specie se piccolo, questo è un grande valore. È un genere, quello del calicanto invernale, che al suo interno conta solo quattro specie. Il più conosciuto e usato è il Chimonanthus praecox da cui sono derivate le seguenti varietà:
- ‘Luteus‘, dai fiori a coppa più aperta di color giallo chiaro;
- ‘Grandiflorus‘ che ha fiori più grandi e di color giallo intenso;
- ‘Parviflorus‘, i cui fiori sono più piccoli e più chiari.
Si può coltivare in un grande vaso, il calicanto invernale
Se posto in grandi vasi contenenti terriccio universale mischiato a terra da coltivo (terra di campo) e a una frazione di stallatico pellettato (un paio di manciate in un vascone), può essere coltivato anche in un grande terrazzo.
Davvero gradevole e molto d’effetto, inoltre, potare dei rami fioriti e posizionarli in casa in un vaso: resistono a lungo e col tepore dell’ambiente rilasciano costantemente il loro delizioso profumo.
Fioritura
Il punto di forza del calicanto invernale è la fioritura. Avviene in pieno inverno quasi come un lampo improvviso: dove tutto è fermo, inaspettatamente Chimonanthus praecox fiorisce e lo fa con un tripudio di fiori.
I fiori del calicanto invernale, una piccola poesia in giardino
Spuntano sui rami senza alcun peduncolo a sostenerli, tanto che sembra quasi che qualcuno ve li abbia attaccati nottetempo. Hanno portamento reclinato verso il basso, hanno forma a coppa piccola (un paio di centimetri circa), sono di colore bianco avorio che ricorda la cera o giallo zolfo dal più chiaro al più scuro in base alle varietà.
Un fioritura dal profumo indimenticabile
L’aspetto stupefacente della fioritura del calicanto invernale, a parte la cascata di piccoli fiori adesi ai rami, è il profumo. Un’intensità incredibile, una fragranza delicatamente dolce senza mai essere fastidiosa. Nelle giornate di sole, quando il caldo dei raggi scalda le parti aromatiche contenute nei suoi piccoli fiori, il profumo del calicanto invernale si sente a distanza di metri. In inverno è davvero qualcosa che, essendo quasi difficile immaginare come possibile, nell’uscire di casa fa iniziare bene la giornata.
Terreno
Si adatta più o meno a tutti i tipi di substrato, pur preferendo quelli di medio impasto o franchi. Il calicanto invernale predilige che siano terreni ricchi di sostanza organica e meno pesanti nella tessitura, caratterizzati perciò da maggior drenaggio. In questo caso, pertanto, dove la componente argillosa è meno presente ma alla fine si adatta a tutti. Dove il terreno è meno ricco o più pesante, ne risente leggermente lo sviluppo ma non in modo significativo.
Come piantare il calicanto invernale
Nel caso si voglia inserire nel proprio giardino il calicanto invernale, bisogna intervenire sempre a fine fioritura e serve lavorare molto bene la buca di impianto, facendo in mondo di fare uno scavo nel terreno di almeno quattro volte, in profondità e in larghezza, rispetto alla misura del vaso. Inoltre, è consigliabile ammendare il substrato di riempimento con sabbia o terriccio di foglie e sul fondo della buca apporre uno strato di circa tre-quattro cm di stallatico pellettato.
Esposizione e temperatura
È una pianta abbastanza rustica, fatto salvo che, correnti estremamente fredde o gelide che si manifestano improvvise dopo giornate calde, possono minarne la fioritura. Proprio per evitare che accada, ove possibile, l’ideale è posizionare il calicanto invernale in modo che abbia un muro alle spalle. In questo modo le condizioni atmosferiche non possono arrecargli alcun danno. Tendenzialmente si può dire che ami essere esposto almeno a otto-dieci ore di sole al giorno per far sì che le fioriture siano apprezzabili. Si adatta però ad una mezz’ombra più prolungata. Se riparato dalle correnti fredde, non teme nulla. Sopporta il caldo estivo e tollera temperature molto di sotto dello zero.
Irrigazione
Il calicanto invernale, come tutti gli arbusti e gli alberi da giardino, non necessita di attenzioni particolari con gli apporti idrici, una volta che abbia ben attecchito. Va aiutato solo nel primo anno di impianto con delle irrigazioni in più rispetto a quelle spontanee di Giove pluvio o, anche dopo, solo in caso si stia affrontando una stagione particolarmente calda e siccitosa e con temperature alte anche di notte.
Propagazione
Con la foliazione primaverile si formano sui rami i frutti che sono capsule che portano al loro interno i semi (acheni) del calicanto invernale. È però sconsigliato propagare la pianta mediante la semina. Oltre alle lungaggini per farlo germogliare, va infatti messo in conto che la pianta ottenuta da seme richiederà almeno una decina di anni per fiorire.
Altri metodi pratici per la propagazione
Fra le tecniche più pratiche per la moltiplicazione del calicanto invernale, c’è la margotta. Un altro sistema, invece, è quello della piegatura a terra di un ramo basale da fissare sulla superficie del terreno. Dopo qualche mese avrà radicato e si potrà tagliare per mettere la porzione di ramo radicato, in un vaso. Dopo che avrà emesso nuove foglie e sarà cresciuto di almeno 30-40 cm è consigliabile svasare e aumentare di dimensioni il contenitore. Dopo circa 2 o 3 anni, in base alle misure raggiunte dalla nuova pianta, si può mettere a dimora. Un’altra valida e rapida metodica è la talea di legno nuovo da interrare in un composto di sabbia e terriccio.
Concimazione
Se il substrato di coltivazione del calicanto invernale è un terreno misto e ricco di materia organica, vale la pena di concimare una sola volta l’anno a fine inverno come di routine in giardino, con stallatico pellettato. Lo si deve interrare sarchiando appena la superficie per rompere la crosta del substrato così da favorire anche la microcapillarità del suolo.
Potature
Ha un portamento abbastanza eretto e abbastanza compatto. Solitamente se proprio si deve intervenire è per fare un po’ (poco) di contenimento alla forma rioridinandola, senza però imporre una forma obbligata al calicanto. Corretto, invece, intervenire per asportare i rami secchi. Il calicanto invernale si pota solo a fioritura avvenuta: facendolo nei mesi che la precedono, si compromette la fioritura. È necessario comunque controllare ogni anno che non siano cresciuti rami che si incrociano all’interno della chioma e asportarli solo se sottili.
In qualunque caso mai tagliare rami grossi che portano molto fogliame
Se si fosse trascurato questo tipo di verifica annuale sul calicanto, prima di accendere la motosega e tagliare, verificarne le dimensioni: tagliare branche di grande diametro, è sempre da evitarsi poiché qualunque pianta, arbusto o albero che sia, potrebbe risentirne molto. Regola aurea: la ‘sparizione’ di un certo volume di foglie, generata dall’asportazione di grandi rami, costringe la pianta, qualunque essa sia, a dover far fronte ad una importante carenza nutritiva e la sottopone ad un grave stress.
Avversità del calicanto invernale
Pressochè nessuna. Fatto salvo che venga coltivato come gli necessita. In vaso potrebbe soffrire di attacchi di ragnetto rosso.
Caratteristiche del calicanto invernale
- Tipo di pianta: arbusto deciduo
- Famiglia: Calycanthaceae
- Origine: Cina
- Dimensioni: altezza fino a 4 metri e 3 m di larghezza a maturità
- Forma e colore dei fiori: piccoli, a forma di coppa, direttamente attaccati al ramo perchè senza picciolo, di color bianco cereo, traslucido o in gradazione dal giallo zolfo al giallo paglierino
- Foglie: grandi fino a 20 cm di lunghezza, verde lucido, lanceolate, ruvide nella pagina inferiore e lisce in quella inferiore
- Periodo di fioritura: gennaio-febbraio, in base all’esposizione
- Esposizione: sole ma accetta la mezz’ombra; possibilmente con un muro alle spalle
- Resistenza al freddo: rustica, resiste fino a -10°
- Tossicità per animali e bambini: solo nei semi; il resto delle parti non risulta tossica
Ivana Fabris
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