Paul Rudolph è stato uno degli architetti di maggior rilievo negli Stati Uniti dopo la Seconda guerra mondiale. Esponente del modernismo ed allievo di Walter Gropius, è stato presidente del Dipartimento di Architettura della Yale University e qui ha costruito una delle sue opere più famose lo Yale Art and Architecture Building (A&A Building), una struttura in cemento brutalista spazialmente complessa.

La formazione

Paul Marvin Rudolph è nato a Elkton nel Kentuck il 23 ottobre 1918, ed è morto a New York l’8 agosto 1997. Si è laureato in architettura all’Alabama Polytechnic Institute nel 1940 e successivamente ha seguito un master alla Harvard University, dove studiò sotto Walter Gropius. Successivamente partecipò alla Seconda guerra mondiale con la Marina degli Stati Uniti.

Le prime opere

Tra la fine degli anni 40 e l’inizio degli anni 50 Paul Rudolph lavorò come architetto a Sarasota in Florida e occupandosi della progettazione di residenze private per lo studio Twitchell and Rudolph. Terminato questo periodo di apprendistato aprì il suo studio nel 1952.

I suoi primi progetti erano caratterizzati dall’utilizzo di pareti in vetro e da una adesione alle rigorose geometrie dello Stile Internazionale, mitigato da soluzioni costruttive ingegnose dalle linee attraenti. Ne è un esempio la Walker Guest House del 1953 con la sua struttura esoscheletrica articolata e rigorosamente geometrica costruita tra le dune e la macchia dell’isola di Sanibel.

Rudolph credeva che la forma di un edificio dovesse integrarsi con le sue funzionalità interne e il leyout. Questo lo portò a dividere l’edificio in unità distinte ed articolate, interessanti sia dall’esterno sia all’interno. Queste prime opere erano regolari e piuttosto simmetriche, come nel Mary Cooper Jewett Arts Center per il Wellesley College (1955-1958) o come Sarasota High School (1960) caratterizzata da una struttura in cemento con corridoi interni posti esternamente e ventilazione naturale.

Sarasota High School Addition – ©Architecttype (via wikimedia commons CC BY-SA 4.0)

Il periodo a Yale

Dal 1958 per i 6 anni seguenti Rudolph fu presidente del dipartimento di architettura alla Yale University. Qui progettò lo Yale Art & Architecture Building (1958-1963), complesso articolato su forme a incastro con superfici dalle diverse texture. In questo progetto l’ architetto mise in evidenza la sua tendenza a una progettazione creativa e libera con virtuosismi nelle soluzioni costruttive. L’edificio di 10 piani presentava un interno che appariva senza soluzione di continuità, fluente e pieno di luce. Può considerarsi sicuramente uno dei progetti più significativi della carriera da architetto di Paul Rudolph.

Durante la sua permanenza a Yale ha insegnato e influenzato molti architetti prima su tutti Norman Foster ma anche Richard Rogers e Muzharul Islam. Quest’ultimo ha invitato il proprio maestro in Bangladesh per progettare la Bangladesh Agricultural University.

Yale Art and Architecture Building – ©Gunnar Klack (Flickr CC BY-SA 2.0)

Residenza Milam

Tra il 1959 e il 1961 sulla costa orientale della Florida, fuori Jacksonvilleha progettato e costruito la Residenza Milam. Il primo aspetto che salta all’occhio sono le forme geometriche che rappresentano un elemento visivo sorprendente e insolito. I quadrati e i rettangoli non hanno soltanto un aspetto puramente decorativo ma servono anche a fornire ombra alle stanze interne e l’estensione laterale degli elementi della facciata ombreggiano anche l’interno dell’edificio. Essendo una delle prime case dotate di aria condizionata ha permesso all’architetto Paul Rudolph di progettare l’edificio senza preoccuparsi del clima inserendo anche finestre e porte che non si aprono. La facciata sul mare esemplifica la natura scultorea del lavoro di Rudolph durante questo periodo. All’interno della struttura, ha voluto che gli abitanti si situassero in base all’umore, quindi la grande finestra a due piani nel soggiorno contrasta con altre aree della casa che sembrano più chiuse e appartate.

Arthur Milam House a Ponte Vedra Beach in Florida. È elencata nel Registro nazionale dei luoghi storici negli Stati Uniti d’America – ©Judson McCranie (via wikimedia commons CC BY-SA 3.0)

Le opere degli anni 60 e 70

Nel 1965 Rudolph lasciò Yale per trasferirsi a New York. Il suo studio crebbe e iniziarono le commissioni riguardo piani generali per comunità urbane così come progetti per campus e edifici educativi, uffici e progetti residenziali.

Progettò a Boston il Government Service Center e la First Church. Fu chiamato per molti college e strutture universitarie come il campus principale dell’Università del Massachusetts Dartmouth, il Jewett Arts Center al Wellesley College e il Dana Arts Center della Colgate University. Costruì due grandi edifici brutalisti per case farmaceutiche come il Endo Pharmaceuticals Building nel 1962 e dieci anni dopo la Elion-Hitchings Building, la sede centrale di Burroughs Wellcome nella Carolina del Nord.

Elion-Hitchings Building – ©Tim Bradley (Flickr CC BY-NC 2.0)

L’architetto Paul Rudolph in Asia

Verso la fine degli anni Sessanta l’estetica astratta modernista dell’architetto Paul Rudolph iniziò ad essere sempre meno apprezzata a causa della crescente popolarità del revival di stili e ornamenti storici del Postmodernismo. Durante questo periodo progettò diversi edifici per uffici con vetri riflettenti come il DR Horton Building e la Wells Fargo Tower a Fort Worth nel Texas.

Negli Stati Uniti il lavoro di Paul Rudolph era ormai passato di moda ma l’architetto iniziò ad evolversi. Diventò più conosciuto all’estero e saranno le città asiatiche ad affidargli le sue ultime commissioni. Lavorò alla progettazione grattacieli come il Lippo Centre a Hong Kong ma anche altri a Singapore e a Giacarta.

Lippo Centre – ©Christian Junker Photography (Flickr CC BY-NC-ND 2.0)

Maria Giulia Parrinelli

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