È partita oggi, al Megastore Mondadori, in piazza Duomo a Milano, la mostra “La parola dipinta”. Protagonista della mostra Alfredo Rapetti Mogol, in arte Cheope. Figlio d’arte, Alfredo Repetti ha respirato arte sin dalla sua nascita, essendo venuto al mondo e cresciuto in una famiglia in cui sono sempre state di casa musica, letteratura e poesia.

“La parola dipinta”, dunque. Un titolo che è immediatamente esplicativo di quello che la mostra conterrà al suo interno: linguaggio verbale e linguaggio visivo. E  – d’altronde – Alfredo Repetti è paroliere e pittore. Ha immolato la sua intera vita sull’altare dell’espressione artistica, che è un unicum dalle molteplici facce, dalle molteplici declinazioni. Ha dichiarato l’artista; «Ogni opera che presuma di chiamarsi “arte” deve da sola, autonomamente, poter comunicare l’emozione che intende esprimere. Contenere cioè in sé la capacità di trasmettere il proprio messaggio, senza l’ausilio di informazioni estranee al puro processo creativo».

Riportare su tela gli stessi profondi, inesplorabili riverberi che la parola scritta riesce a smuovere lungo il doppio asse spazio-temporale è roba da artisti veri: colori densi, nero profondo ed assorbente, estrema luminosità dei colori più accesi, movimenti improbabili delle figure. Sono questi gli ingredienti che Alfredo Repetti ha messo insieme per dar vita retinica a ciò che normalmente resta nel mondo del detto.

L’inaugurazione della mostra – prevista per le ore 18:30 –  è stata affidata a Gianluca Ranzi, che è sicuro sulla potenza delle opere di Alfredo Repetti, in termini di trasmissione del messaggio creativo: «Ciò avviene anche con chi è meno abituato al linguaggio radicale che appartiene oggi all’arte contemporanea, e ancor più coi bambini, che di sperimentazione, avventura ed entusiasmo ne sanno molto senza tuttavia conoscere il complesso retroscena culturale dal quale il lavoro di Rapetti Mogol scaturisce».

La mostra è parte di St-Art. L’artista del mese, un progetto culturale ideato e promosso da Mondadori Store, in collaborazione con Art Relation di Milo Goj.

 

Via Arte.it