Zantedeschia aethiopica è il nome scientifico del meraviglioso fiore che chiamiamo tutti semplicemente Calla. Questo era il nome che le diede Linneo, Calla aethiopica per la precisione, e che fu invece cambiato in quello ancora in uso oggi in tutta la botanica. Nomi a parte, la pianta e i suoi fiori, sono un condensato di bellezza ed eleganza che non dovrebbero mai mancare in un giardino o in un terrazzo.

Foto d'insieme di Zantedeschia aethiopica
A fine maggio-primi di giugno, i fiori di Zantedeschia aethiopica, svettano in giardino – [ph.vasanty/stock.adobe.com]

Origine e nomenclatura

Zantedeschia aethiopica origina dalle zone umide nei pressi di laghi e paludi dell’Africa orientale e meridionale. Il nome scientifico deriva dal medico e botanico italiano, Francesco Zantedeschi, vissuto fra la fine del 700 e la prima metà dell’800. L’epiteto specifico, aethiopica, si riferisce chiaramente alla sua origine. Calla, invece, deriva dal greco kalós (bello).

Zantedeschia aethiopica ama i luoghi umidi
Zantedeschia aethiopica ama gli ambienti umidi, sta bene se coltivata vicino all’acqua come nella foto – [ph.simona/stock.adobe.com]

Zantedeschia aethiopica, conoscerla meglio

È una tuberosa della famiglia delle Araceae. È di facile coltivazione e non richiede cure particolari ma solo piccoli accorgimenti. Zantedeschia aethiopica ama le zone umide e, fino pochi decenni fa, era presente in ogni giardino. È infatti una pianta antica che ha conosciuto grande apprezzamento ed è stata abbandonata solo in nome delle mode. È ancora molto ricercata ma in genere come fiore reciso, mentre è splendida anche da coltivarsi. Per la facilità ma nondimeno per la bellezza della forma delle sue foglie e del loro verde scuro in contrasto con il bianco puro delle spate (brattee, ovvero foglie modificate che sembrano i fiori veri) e dei loro spadici giallo crema che si ergono elegantemente nel centro del fiore. È una pianta di un’altezza abbastanza importante poiché le foglie raggiungono gli 80-90 centimetri e, gli steli dei fiori, si sollevano di una decina di altri centimetri rispetto alle foglie.

Zantedeschia aethiopica in vaso
Zantedeschia aethiopica vive bene anche in vaso, purchè sia profondo – [ph.Hanging Bear Media/stock.adobe.com]

Specie e cultivar

Il genere Zantedeschia annovera otto specie di cui, le più conosciute sono Zantedeschia albomaculata e Zantedeschia elliottiana. Le cultivar, invece, in questi ultimi vent’anni sono aumentate esponenzialmente con una serie di ibridi di dimensioni, colori e screziature foliari di ogni sorta.

Cultivar di Zantedeschia
Cultivar di Zantedeschia: gli ibridatori si sono sbizzarriti, difficile dire se abbiano aggiunto del valore ornamentale a questa pianta – [ph.Rene/stock.adobe.com]

Foglie di Zantedeschia aethiopica

Sono molto belle e decorative anche a fioritura avvenuta. Hanno un bel colore verde scuro, lucido, sono attraversate da una nervatura centrale importante. Di forma ampiamente astata/sagittata e le più giovani, sono prevalentemente a forma cordata.

Foglie
Le grandi e belle foglie di Zantedeschia aethiopica. Anche senza fiori queste piante aggiungono bellezza – [ph.Mauro Rodrigues/stock.adobe.com]

Fiori 

Come precedentemente detto, i fiori di Zantedeschia aethiopica sono spate, cioè brattee che circondano uno spadice, ovvero una sorta di spiga che porta fiori minuscoli. Ogni spata è imbutiforme ed è di color bianco puro, attraversata dallo spadice giallo crema. Sono delicatamente profumate. Una volta sfioriti, i fiori vanno recisi tagliando il più possibile basso lo stelo.

Tecniche colturali

Zantedeschia aethiopica è una tuberosa a fioritura estiva, pertanto è adesso il momento della sua messa a dimora. Sopporta anche temperature intorno ai 5 gradi, quindi è già possibile effettuare il suo impianto. Vuole un’esposizione in mezz’ombra (sole al mattino). Le piante di Zantedeschia aethiopica devono essere irrigate spesso ma facendo estrema attenzione che non ci siano ristagni idrici. Tagliare le foglie solo quando saranno completamente seccate. La propagazione avviene per divisione dei tuberi che nascono ai lati di quelli messi a dimora originariamente.

Uso en masse
L’uso en masse è sempre di grande effetto con qualunue pianta – [ph.Elizabeth Fernandez/stock.adobe.com]

Come mettere a dimora Zantedeschia aethiopica

I tuberi devono essere messi a dimora orizzontalmente rispetto alla loro altezza. Per sapere a che profondità piantarli, bisogna valutarne le dimensioni ma è preferibile che i tuberi, i rizomi e le radici tuberose, siano ricoperti solo con un terzo di terra circa, rispetto al loro volume. La distanza da tenere fra uno e l’altro, è di circa 15-20 centimetri. A fine stagione, nelle regioni dove le temperature scendono sotto lo zero, la parte aerea sparisce per poi riprendere a vegetare nella stagione successiva. Per precauzione, in aree dove il freddo è molto intenso o nevica molto, meglio proteggere il terreno dove sono collocate, con una pacciamatura di almeno 5 centimetri.
Per le restanti tecniche di coltivazione si rimanda a questo articolo, dove si tratta l’argomento in maniera dettagliata e approfondita.

I tuberi
In questa foto dei tuberi si evidenziano i germogli (occhi) della pianta futura – [ph.Olesia Sarycheva/stock.adobe.com]

Caratteristiche di Zantedeschia aethiopica

  • Tipo di pianta: da esterno; geofita; tuberosa; dove non gela è sempreverde
  • FamigliaAraceae
  • Origine: Africa orientale e meridionale
  • Dimensioni: altezza delle foglie circa 80 cm; altezza degli steli dei fiori 80-90 cm; larghezza circa 50-60 cm
  • Coltivazione in vaso: sì, a condizione di piantarla in un vaso capiente e riparata dal vento che ne spezza i fusti delle foglie
  • Colore dei fiori: spata bianco puro e spadice giallo crema
  • Foglie: sagittate/astate, grandi fino a 40-45 cm, di colore verde scuro e lucido
  • Periodo di fioritura: giugno-luglio
  • Esposizione: sole del mattino-mezz’ombra
  • Resistenza al freddo: scompare la parte aerea ma resiste a circa -5° massimo
  • Tossicità per animali e bambini: no
  • Interessante per api, impollinatori, farfalle: non particolarmente

 

Calle al Garrapata State Park
La valle delle Calle al Garrapata State Park in California – [ph.shoenberg3/stock.adobe.com]

Ivana Fabris

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