Negroamaro

Il Negroamaro nasce da un vitigno a bacca rossa – di antica derivazione grecae viene coltivato in Puglia, soprattutto nel Salento. Considerato, un tempo, solo vino da taglio, oggi è valorizzato e apprezzato e veste, con marchio doc, etichette pregiate.

Il suo nome è una fusionesincopata” del termine latino niger, nero – per la profondità della sua tinta – e del greco mavros ancora nero.

La sua trasposizione dialettale, “niuru maru“, lo definisce “doppiamente nero” e il secondo termine rieccheggia anche la  nota di amaro del suo sapore.

Ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata nel 2011, legandosi a un territorio di produzione con propaggini in 3 province diverse: Brindisi, Lecce e Taranto. Ha un periodo di invecchiamento che oscilla tra i 6 e i 12 mesi.

Caratteristiche

E’ un vino di colore rosso intenso, tra il rubino e il granato, con riflessi tendenti all’arancio. Regala al palato una fresca armonia e un sapore asciutto e vellutato, mentre l’olfatto coglie persistenti suggestioni di frutta, nata sotto un sole generoso.

Viene raccolto al meglio nei calici da vino rosso e la temperatura di servizio dovrebbe essere di 15 o 16°C, mentre quella della sua versione rosata dovrebbe scendere nel range 8-10° C.

Abbinamenti

I possibili abbinamenti col cibo percorrono tutto il pasto. Si sposa bene con la pasta fatta in casa, con i formaggi – freschi o mediamente stagionati, con le carni – anche molto elaborate – e con il pesce – in zuppe o guazzetti.

Anche con la pasticceria fresca – soprattutto i dolci alla frutta, che richiamano i suoi aromi – crea connubi piacevoli e suggestivi.

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