Moscato di Pantelleria: un dolce vino Doc siciliano

C’è in Sicilia un vino Doc ottimo: è il Moscato di Pantelleria, esclusivamente prodotto nell’isoletta omonima in provincia di Trapani.

Tratto unicamente da mosto di uve fresche e non passite particolarmente zuccherine, le caratteristiche organolettiche di questo vino sono ben precise: un color giallo brillante, spesso tendente all’ambrato, e un profumo fragrante. Il sapore soprattutto è molto dolce e aromatico, dovuto principalmente alla presenza di alcuni terpeni, il più importante dei quali è il linalolo.

Origini del Moscato

Un sinonimo con cui spesso viene appellato questo vino è Zibibbo, che pare derivare da Capo Zebib il luogo di origine del vitigno in Africa. Sebbene la storia del vino non sia molto chiara, il Moscato ha sicuramente delle origini arabe fin dal Settecento. Nel secolo successivo era ampiamente noto nell’isola, ma è solo nel Novecento che il vino ha raggiunto una fama internazionale.

Il suo gusto, d’altronde, è particolarmente interessante: per esaltarne il sapore è consigliabile servirlo ad una temperatura di 10-12 gradi in bicchieri a tulipano piccoli. La sua gradazione alcolica complessiva è superiore al 20%.

Gli abbinamenti culinari sono vari: dai classici dolci, come paste di mandorla o cannoli, ai meno attesi formaggi erborinati accompagnati da confetture con note acidule (come frutti di bosco o ribes), olive kalamata o foie gras.

Non avere più dubbi sulla sua bontà: d’altronde, se il Moscato di Pantelleria è stato inserito nel 2014 tra i patrimoni orali e immateriali dell’umanità dell’Unesco, ci sarà un motivo!