Erbaluce – il bianco piemontese brillante e carico di aromi

Secondo recenti studi, l’Erbaluce è un vitigno che ha origine in Piemonte, nel Canavese – zona collegata alle etichette DOC (1967) e DOCG (2010) – e il suo nome dovrebbe derivare dalla locuzione latina “alba lux”“luce dell’aurora”.

Questo riferimento poetico evoca la caratteristica luce che si osserva attraverso i suoi grappoli a bacca bianca, con acini giallo oro, sfumati verso l’ambra, acidi e, nel contempo, ricchi di zuccheri.

È un vino che si presta a diverse declinazioni. La versione più famosa è quella ferma e secca, ma la vinificazione genera anche prodotti più amabili, spumantati e passiti.

Per la sua versatilità, può essere sottoposto anche a diversi anni di affinamento, che ne arricchiscono aromi e struttura, creando prodotti tutt’altro che banali.

Le caratteristiche

L’Erbaluce veste un color giallo paglierino – screziato di verde chiaro – che s’attenua nelle versioni spumante, pur conservando la luce brillante e la trasparenza che lo caratterizzano.

Gli spumanti mostrano un perlage di trama fine e persistente, con bollicine leggere e volatili.

All’olfatto, offre richiami fruttati (albicocca e mandorla) e floreali (biancospino). I passiti regalano anche profumi di miele e frutti gialli, mentre gli spumanti dispiegano un ventaglio ancor più variegato di sentori fruttati.

All’assaggio, si rivela fresco, sapido e ancora velato di mandorle, con una piacevole punta di acidità, talora arricchita da note agrumate (nei passiti).

Il servizio

La bottiglia di Erbaluce va stappata da mezz’ora a un’ora prima della degustazione, per la necessaria ossigenazione del vino, che è bene versare in calici medio ampi, per apprezzarne trasparenze e profumi. Con i passiti, è meglio optare per calici più stretti, puntando sui modelli a stelo lungo con gli spumanti.

La temperatura di degustazione consigliata dai produttori si colloca tra i 10° e i 12° Celsius, da abbassare di un paio di gradi per i passiti e di almeno 4° per gli spumantati.

Gli abbinamenti

I migliori accostamenti enogastronomici dell’Erbaluce sono legati alle tradizioni culinarie del territorio. Parliamo di risotti, zuppe di verdure, primi in brodo di carne, fritture di carne e di pesce, frittate e formaggi freschi.

I passiti possono essere abbinati anche a formaggi più saporiti – come il locale Castelmagno – o arricchiti d’erbe, oltre che alla piccola pasticceria secca, mentre gli spumanti accompagnano bene gli antipasti o il pesce poco trattato.

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