Aglianico – un vino antico di origine ellenica

L’Aglianico è un vitigno rosso, di origine ellenica, diffuso nell’Italia meridionale e, in particolare, in Campania e in Basilicata – nel Vulture (area contigua al monte omonimo).

L’etimologia del suo nome viene riferita a 2 diverse ipotesi: la sua introduzione in Italia ad opera dei Greci o la derivazione dalla città di Elea, polis greca sita in Campania.

La vite attecchisce, con buoni risultati, su terreni vulcanici, ricchi di minerali, con componenti argillose o calcaree e, per questo, è una delle piante più esportate verso l’Australia e gli Stati Uniti (principalmente la California).

La sue foglie sono piccole e vestono un bel verde scuro, mentre i grappoli hanno dimensioni medie, una forma raccolta e acini sferici, di color blu che tende al nero.

Le sue vinificazioni più raffinate sono l’Aglianico di Taurasi (campano, per più dell’80% da uve del vitigno) e l’Aglianico del Vulture (prodotto solo con uve autoctone).

È un vino che viene invecchiato nel legno, in grandi botti o in barrique, per contenerne la componente tannica ed esaltarne gli zuccheri.

Caratteristiche del vino

L’Aglianico ha un colore rosso rubino – talvolta con riflessi d’arancio – e un profumo intenso, con sentori di fiori (viola) e frutti di bosco, che, invecchiando, s’arricchiscono di presenze speziate (cannella e chiodi di garofano).

All’assaggio, si presenta armonico e corposo, morbido e tannico e denota un certo equilibrio, mentre, col suo sapore persistente, svela richiami minerali e un retrogusto leggermente amaro.

Il servizio

L’Aglianico è un vino che va servito in calici di grandi dimensioni, capaci d’accogliere la luce e non soffocare gli aromi. La temperatura ideale per la degustazione si colloca tra i  18 e i 20 ° Celsius.

Gli abbinamenti

I suoi migliori accostamenti enogastronomici sono le carni rosse e bianche o la selvaggina, preferibilmente infornate o cucinate alla griglia.

Un altro piacevole abbinamento di gusti si realizza con i formaggi stagionati, dal sapore intenso, come il caciocavallo, tipico di quelle zone.

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