Grillo – il bianco siciliano sapido e profumato

Recenti studi sulla genetica dei vitigni, hanno “mappato” il Grillo come un ibrido legato al Catarratto e allo Zibibbo.

In Italia, è diffuso nella Sicilia occidentale (e parzialmente in Puglia), dove viene utilizzato come componente del Marsala, assieme all’Inzolia e al Catarratto.

Le sue uve hanno grappoli compatti e di media grandezza, acini sferici e una buccia dalla tinta mix gialla e verde, per la concentrazione di pruina.

Vinificato puro, il Grillo DOC regala prodotti di ottima qualità, tendenzialmente bianchi e secchi, caratterizzati da profumi intensi, sapidità e buona longevità (fino a 3 anni).

Le caratteristiche del vino

Il Grillo veste un color giallo paglierino, limpido, brillante e consistente, con venature dorate.

All’olfatto offre un profumo fatto di note fruttate (agrumi, albicocche, mandorle e pere) e di fiori di limone, accompagnate da richiami d’erbe aromatiche e thé.

All’assaggio, si rivela fresco, sapido e armonico, con una piacevole punta di acidità e un gusto elegante e persistente, dai sentori minerali.

Il servizio

La bottiglia di Grillo va stappata almeno mezz’ora prima della degustazione, per la corretta ossigenazione del vino, che va versato in calici di medie dimensioni, capaci di valorizzarne il profumo.

La temperatura di consumo consigliata da produttori ed esperti si colloca tra i 9° e gli 11° Celsius.

Gli abbinamenti col cibo

I migliori accostamenti enogastronomici del Grillo si realizzano con gli antipasti di pesce, i primi conditi con frutti di mare e ancora il pesce e i crostacei, serviti come secondi.

Si abbina bene anche alle portate a base di verdure, alle uova e agli affettati più delicati.

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