Oggi come un tempo, la Stazione Centrale di Milano è un punto nevralgico del capoluogo lombardo, che ogni giorno accoglie e vede partire migliaia di persone – per lavoro, per vacanza o solo per un giro tra le sue vie dello shopping e della moda. Non fu da meno neanche la famiglia reale – i Savoia – che la utilizzarono per intraprendere numerosi viaggi. Ma se i comuni viaggiatori attendono l’arrivo del proprio treno sulla banchina, i re non solo accedevano da un’entrata riservata situata sul lato sud-est, ma aspettavano l’arrivo della locomotiva nel Padiglione Reale, comprendente la Sala delle Armi e la celebre quanto celata Sala Reale della Stazione Centrale di Milano.

Davanti al Binario 21, qui dove attendevano i Reali

Era il 1931 quando, su progetto dell’architetto Ulisse Stacchini, venne inaugurato il Padiglione Reale che, disposto su due piani, comprende la Sala Reale e la Sala delle Armi, in cui fanno mostra di sé preziosi bassorilievi che rappresentano scene e dinamiche belliche. Tra le due, collegate da un’importante e scenografico scalone di marmo, è la prima la più caratteristica e che solo in pochi possono dire di aver visto (a causa del ristretto numero di visite permesse durante l’anno). Situata davanti al Binario 21, ampia 416 metri quadri, con una capienza di 245 persone, la Sala Reale della Stazione Centrale di Milano è stata recentemente restaurata da Grandi Stazioni Spa con la Soprintendenza per i Beni Architettonici di Milano.

Mosaici, intarsi e lampadari in vetro di Murano

Qui – tra pavimenti intarsiati, mosaici e decorazioni marmoree – si respira ancora un’aria antica, che ci riporta ai fasti della monarchia. Al contempo però, vi è uno stridente contrasto con quanto accade al di fuori: il frenetico movimento delle migliaia di passeggeri quotidiani si azzera. Nella Sala Reale vi è silenzio e sontuosità, per accogliere le loro altezze reali che potevano attendere il treno assieme o separatamente, ciascuna in compagnia del proprio personale.

L’ambiente è scandito dalla medesima architettura che contraddistingue la struttura della Stazione Centrale di Milano: alte colonne bianche dividono il grande e unico ambiente in tre parti, l’antisala, la sala ricevimento al centro e la sala riservata in fondo. Inoltre, sono ancora presenti i decori in stile impero degli anni Trenta: fontane in marmo rosso, parquet intarsiati, poltrone dagli alti schienali e lampadari in vetro di Murano.

Piccole curiosità sulla Sala Reale della Stazione Centrale

La Sala Reale della Stazione Centrale di Milano nasconde anche due particolarità. La prima, non molto felice, è che il pavimento intarsiato, tra i tanti motivi decorativi, presenta anche una svastica: probabilmente venne inserita in previsione di un passaggio da parte di Hitler che però, non avvenne. La seconda è invece un espediente degno di un castello: dietro lo specchio del bagno, oggi come allora, si cela un passaggio segreto! Una via di fuga che porta all’esterno della stazione voluta dal re in caso di estrema emergenza.