The European Fine Art Foundation (TEFAF) propone una speciale “anteprima” sulle opere che saranno esposte alla 36ma edizione di TEFAF Maastricht, fiera d’arte, antiquariato e design, dall’11 al 19 marzo 2023. Questo “primo sguardo” dimostra quanto TEFAF Maastricht sia una destinazione impareggiabile per collezionisti privati, curatori museali, professionisti del mercato dell’arte e appassionati. TEFAF Maastricht riflette lo stato del mercato globale dell’arte attraverso un’offerta di massima ampiezza, qualità e calibro, declinata in numerose categorie di arti figurative e decorative. La Fiera è un distillato di 7000 anni di storia sul cui sfondo si staglia la storica città di Maastricht. L’edizione del 2023 vedrà la partecipazione di 268 mercanti d’arte, 13 dei quali vi prenderanno parte per la prima volta. Ben 10 gallerie appariranno nella sezione TEFAF Showcase, da quest’anno ancora più estesa, che nel 2008 ha inaugurato una piattaforma per portare le gallerie nuove ed emergenti nelle fiere più importanti del settore. Per tutte le informazioni su TEFAF Maastricht: TEFAF.com
La Femme au Perroquet [Donna con pappagallo]
1952
Gouache su carta
63 x 48 cm
PRESENTATA DA VAN DE WEGHE FINE ART
PHOTO COURTESY: VAN DE WEGHE FINE ART
Léger si concentrò su soggetti che combinassero elementi industriali con il mondo naturale degli anni Quaranta e Cinquanta. L’artista perseguì con tenacia questa pratica attraverso l’impiego di motivi iconici quali uccelli, fiori, piante, sagome ondulate di colline. Léger è riconosciuto come uno degli artisti rinomati del XX secolo, e La Femme au Perroquet [Donna con pappagallo] è un chiaro esempio della sua eccellenza.
Place
1985
Legno, resina, pigmenti
90 x 80 x 80 cm
PRESENTED BY GALERIE LE MINOTAURE
PHOTO COURTESY OF GALERIE LE MINOTAURE
Anish Kapoor viaggiò in India nel 1979 scoprendo i pigmenti naturali in polvere che gli permisero di trasformare i simboli in realtà, e le metafore di luce in oggetti fisici. Questo, unito all’imprinting scultoreo occidentale ricevuto alla Chelsea School of Art, portò Kapoor ad aggiungere nuova risonanza cromatica alla sua comprensione formale.
Postazione personale di Paul Dupré-Lafon
1928 circa
PRESENTATA DA GALERIE MARCILHAC
PHOTO COURTESY: GALERIE MARCILHAC
La postazione include uno scrittorio in legno di pero annerito, un vano centrale in mogano incassato e apribile con tre elementi scorrevoli (due rivestiti in pelle rossa); due cassettiere laterali con maniglie in ottone ed elementi di sostegno in bronzo; una poltrona girevole rivestita di pelle rossa con una base in legno di pero annerito e ottone; cestino in legno di pero; lampada da tavolo di Poul Henningsen con struttura in ottone dorato e paralumi in metallo laccato rosso e opalino bianco.
Paul Dupré-Lafon era un designer e architetto francese noto per i suoi arredi Art déco. Il suo lavoro si colloca nel punto di incontro tra la filosofia cubista e i principi del design moderno di metà secolo.
Venezia - Veduta di Campo della Carità verso la Cupola della Salute
1834
Olio su carta applicata su tela
26,7 x 38,1 cm
PRESENTATO DA GALLERY 19C
PHOTO COURTESY: GALLERY 19C
Corot è stato definito il paesaggista più poetico della Francia del XIX secolo, e gli studi en plein air da lui eseguiti in Italia furono certamente formativi nello sviluppo della sua tecnica ed estetica. In questo paesaggio l’artista si concentra sugli effetti della luce sull’acqua e sulla vista panoramica, come avrebbe continuato a fare anche una volta ritornato in Francia.
La fascinazione di Corot per Venezia e la sua abilità nel maneggiare le impressioni di luce e la distanza nello spazio sono chiare in questa veduta del Canal Grande, un pregiato esempio della tradizione di pittura all’aperto e della grande sensibilità dell’artista verso la natura.
Ritratto di giovane nobildonna con gioielli preziosi e un abito nero con ricami dorati di covoni di grano e un’alta gorgiera bianca
XVI secolo
Olio su tavola
35,2 x 25,3 cm
PRESENTATO DA COLNAGHI
PHOTO COURTESY: COLNAGHI
Questo ritratto splendidamente conservato di una giovane donna in abito di corte risale a un importante periodo della carriera di Coello, durante il quale dipinse per le famiglie reali portoghesi e spagnole. L’alta gorgiera in pizzo, il colletto stretto e l’abito nero riccamente ricamato richiamano con forza altre figure di corte dipinte dall’artista negli stessi anni. Si possono infatti trovare somiglianze tra questo dipinto e il suo ritratto del 1571 di Anna d’Austria (1549-1580) oggi presente al Kunsthistorisches Museum di Vienna, ma anche il ritratto esposto al Museo del Prado di Madrid di Elisabetta di Valois (1546-1568), figlia di Caterina de’ Medici. È interessante notare che entrambi i volti delle opere citate sono intrisi di colore proprio come in questo ritratto, a causa della moda in voga all’epoca tra le donne alla corte spagnola: il rossetto sulle guance e sulle labbra è un omaggio alla Vergine Maria.
Collana
1971
Oro giallo, 13 smeraldi intagliati per un totale di circa 35.52 carati (Colombia e Russia), 14 zaffiri intagliati per un totale di circa 32.17 carati (Birmania), diamanti
Ciondolo con clip
1970
Oro giallo, 17 smeraldi intagliati per un totale di circa 43.82 carati (Colombia e Russia), 8 zaffiri intagliati per un totale di circa 13.17 carati (Birmania), diamanti
PRESENTATA DA VAN CLEEF & ARPELS
PHOTO COURTESY: VAN CLEEF & ARPELS
I gioielli trasformabili sono un segno distintivo delle creazioni di Van Cleef & Arpels. Grazie alla clip, questo ciondolo può essere rimosso dalla collana e indossato separatamente. Proveniente dalla collezione di un importante banchiere americano, fino a oggi il gioiello è rimasto sempre nella stessa famiglia.
Il piano: 99 x 53,5 cm Lo scrittoio: 83 (h) x 99 (chiuso) / 143 (aperto) cm
PRESENTATA DA ALESSANDRA DI CASTRO
PHOTO COURTESY: ALESSANDRA DI CASTRO
Un’opera estremamente rara che testimonia la passione per il mondo antico che permeò il gusto degli arredi europei dalla fine del XVIII secolo alla metà di quello seguente. Data la sua straordinaria qualità, questa scrivania è anche unica nel suo genere all’interno della storia degli arredi neoclassici italiani. Il piano raffigura la Nascita di Venere all’interno di un riquadro centrale ottagonale a figure rosse su fondo nero, affiancato da due Tritoni in due diversi medaglioni, uno per lato. La scena è poi circondata da un fondo materico di gesso bianco riccamente decorato da motivi a grottesche con volute fogliacee, bracieri, arpie canefore e cigni.
Comò Luigi XV “de vernis a palmes riches”
1733-1735 circa
99 cm; L. 185 cm; P. 65 cm
PRESENTATO DA CHRISTOPHE DE QUENETAIN
PHOTO COURTESY: CHRISTOPHE DE QUENETAIN
Il restauro di questo comò di Gaudreaus è avvenuto nel 2002 secondo i più alti standard museali, asportando la vecchia vernice per ottenere il colore originale della lacca del XVIII secolo, impiegando l’elettrolisi per ripristinare la doratura originale al mercurio del XVIII secolo, e sostituendo la piastra della serratura e un ornamento a forma di palma. Infine, sono state eliminate le zampe leonine ottocentesche, al cui posto sono state inserite delle fedeli riproduzioni di quelle originali settecentesche.
Spilla di Crisoprasio
Oro, diamanti, crisoprasio
PRESENTATA DA WARTSKI
PHOTO COURTESY: WARTSKI
Spilla ovale di diamanti e giada la cui forma richiama una patera. Al centro presenta un cabochon di meravigliosa giada verde fei tsui circondata da raggi e steli fogliati di diamanti rosa con due bordi, uno interno e uno esterno, di diamanti di taglio vecchia miniera.
La spilla costituisce un esempio eccezionale della maestria di Fabergé e del laboratorio della famiglia Holmström, i principali gioiellieri di Fabergé. La provenienza di quest’opera è straordinaria, infatti interessa ben tre famiglie reali europee: quella danese, quella greca, e quella imperiale russa. La proprietaria originale della spilla, la Regina Olga di Grecia, è per linea paterna del consorte la bisnonna di Re Carlo III.
Collana
1971
Oro giallo, 13 smeraldi intagliati per un totale di circa 35.52 carati (Colombia e Russia), 14 zaffiri intagliati per un totale di circa 32.17 carati (Birmania), diamanti
Ciondolo con clip
1970
Oro giallo, 17 smeraldi intagliati per un totale di circa 43.82 carati (Colombia e Russia), 8 zaffiri intagliati per un totale di circa 13.17 carati (Birmania), diamanti
PRESENTATA DA VAN CLEEF & ARPELS
PHOTO COURTESY: VAN CLEEF & ARPELS
I gioielli trasformabili sono un segno distintivo delle creazioni di Van Cleef & Arpels. Grazie alla clip, questo ciondolo può essere rimosso dalla collana e indossato separatamente. Proveniente dalla collezione di un importante banchiere americano, fino a oggi il gioiello è rimasto sempre nella stessa famiglia.
618-906 circa
Cina, ceramica dipinta, dinastia Tang
98,5 x 33 x 75 cm
PRESENTATA DA VANDERVEN, ORIENTAL ART
PHOTO COURTESY: VANDERVEN, ORIENTAL ART
Una figura in terracotta che sembra in movimento a causa del collo ricurvo del cammello, la sua testa all’indietro e la bocca immortalata in preda a un raglio. Tutto, incluso il guidatore posto tra le due gobbe ben pronunciate, è reso con straordinario realismo. In Cina, i cammelli venivano chiamati “navi del deserto”, importati da Turkestan e Mongolia. Questi animali divennero rappresentativi dei viaggiatori stranieri che giungevano a Xian (Cina) nell’VIII e IX secolo tramite la Via della Seta. Si trattava di un mezzo di trasporto fondamentale per i mercanti desiderosi di commerciare beni tra la Cina e le città dell’Asia Centrale, Samarcanda, la Siria e la Persia.
Bible historiale, Genesis – Etablissement de la bible – Vies des Saints –
Giovanni Boccaccio, Griselda
1416 circa
Manoscritto in francese e latino su pergamena, miniato dal Maestro dell’Apocalisse di Berry
Francia, Parigi
PRESENTATO DA DR. JORN GÜNTHER RARE BOOKS
PHOTO COURTESY: DR. JORN GÜNTHER RARE BOOKS
Composto con inchiostro marrone scuro in scrittura bastarda, con titoli e numeri dei capitoli in rosso e lemmi biblici sottolineati in rosso, questo manoscritto presenta circa 80 grandi iniziali miniate in oro brunito e colori. La Bible Historiale è una delle principali opere della letteratura medievale.
Tra le copie tramandate della Bible Historiale, questo manoscritto è il solo a includere il libro della Genesi, e non resta che un altro esempio che include, come questo, il poema di San Cristoforo. Ugualmente significativa è l’aggiunta di un’interpretazione della Griselda di Boccaccio.
2200-1900 a.C. circa
Complesso archeologico battriano-margiano, Civiltà dell’Oxus
10,5 x 9,5 x 5,5 cm
PRESENTATA DA GALERIE KEVORKIAN
PHOTO COURTESY: GALERIE KEVORKIAN
Statuetta composita in clorite e calcite formata da due parti, raffigurante una donna seduta con corpo privo di braccia e un indumento in vello ovino simile al kaunakes. La testa removibile presenta un naso dritto e sporgente, una bocca orizzontale e orecchie minute.
A cavallo tra il III e il II millennio a.C. la Civiltà dell’Oxus conobbe un’epoca di prosperità e produsse opere metalliche di eccezionale qualità, oltre a una serie di piccole e particolari statuette di figure femminili note come “principesse battriane”. Chi fossero queste principesse è un quesito ancora indagato dalla ricerca: molto probabilmente si tratta di dame di alto rango che avrebbero portato questi ritratti nella propria tomba.
530- 529 a.C. circa
Ceramica
H: 45 cm
PRESENTATA DA DAVID AARON
PHOTO COURTESY: DAVID AARON
Questo vaso attico a figure nere ben conservato mostra da un lato la quarta fatica di Ercole e dall’altro due figure femminili, forse Demetra e Persefone, sedute su un carro trainato da cavalli alati.
La colorazione di quest’anfora a figure nere la rende diversa da quelle dello stesso periodo, dove i motivi figurativi e ornamentali erano applicati tramite una barbottina che diveniva nera in cottura, mentre lo sfondo restava del colore dell’argilla. In quest’opera, invece, un probabile problema di calore del forno ha inficiato la carbonizzazione della barbottina, lasciando i motivi di un colore rosso pallido e conferendo così al vaso un meraviglioso effetto etereo.
TEFAF Maastricht è ampiamente riconosciuta come la fiera d’arte, antiquariato e design più importante del mondo. Con oltre 280 espositori di spicco provenienti da più di 20 nazioni, TEFAF Maastricht è la vetrina delle opere d’arte più prestigiose disponibili ogni anno sul mercato. Oltre alle sezioni tradizionali come dipinti degli Antichi Maestri, antichità e opere classiche, che interessano circa metà della Fiera, propone ai visitatori anche arte moderna e contemporanea, fotografia, gioielleria, design del XX secolo e opere su carta.