Uno stand in quel di Rho Fiera, l’Atelier in via della Spiga e un ulteriore spazio nel cuore milanese del design, in via Durini. Ecco i tre luoghi in cui, durante la Milano Design Week, Henge presenterà oltre 30 nuove proposte, tra arredi e complementi per riportare alla luce lavorazioni in disuso – come i micro-mosaici in radica o speciali fusioni manuali – e materiali inediti, come la pietra black lake estratta in esclusiva o rari legni fossili. Signature pieces della nuova produzione del brand l’Ace Table e la lampada Starlight.

Starlight e Ace Table: protagonisti della proposta Henge

Punta di diamante della nuova proposta Henge, come il nome lascia facilmente intuire, è la lampada Starlight, disponibile anche chandelier. Contraddistinta da un’architettura luminosa in fusione di bronzo effetto anticato, formata da bracci sagomati a “Y” disposti su due livelli, è in grado di riempire con la sua luce gli spazi domestici o, come accadrà dal 17 al 22 aprile, lo stand al Salone del Mobile.Milano.

A farle da contraltare l’Ace Table, al centro delle proposte per la zona dining. Dalla forma organica, il nuovo tavolo Henge è formato da un ampio piano in mosaico di radica, composto a mano, sorretto da gambe in fusione di bronzo effetto anticato, che si innestano direttamente nel top.

Ampliare i confini della progettazione

Attraverso i suoi prodotti totalmente personalizzabili e spesso modulari, Henge amplia i confini della progettazione, allontanandosi volutamente dalle limitazioni imposte delle produzioni seriali. Il catalogo diventa quindi un punto di partenza dal quale possono prendere vita infinte armonie compositive, i cui linguaggi dialogano con materiali e lavorazioni rare, finiture preziose, dimensioni e combinazioni fuori standard.

A ciò si aggiunge l’evoluzione identitaria del brand, guidato dal direttore creativo Massimo Castagna, orientata alla perfezione della materia e all’unicità delle creazioni, che esulano dalla mera funzione di oggetti d’arredo, per diventare manifesto di un percorso conoscitivo e sperimentale del fatto a mano eccellente che fa proprie, riadattandole, anche le sofisticate tecniche produttive impiegate in altri settori, come l’alta gioielleria.