Le Gallerie KALPA e il Museo Etrusco Guarnacci di Volterra presentano il secondo capitolo di TIMELESS ENCOUNTERS, incontri di arte contemporanea ed etrusca, con il lavoro dell’artista italiano Federico Gori.Per il secondo appuntamento del progetto espositivo triennale TIMELESS ENCOUNTERS, le Gallerie KALPA presentano PROPHETIA, una mostra che unisce il lavoro dell’artista Federico Gori (Prato, 1977) con una selezione di reperti etruschi provenienti dalla collezione permanente del Museo Etrusco Guarnacci di Volterra. Protagonisti, parte integrante della nuova opera modulare in rame dell’artista toscano, un raro cratere cinerario a figure dipinte, un gruppo di elementi architettonici provenienti dai templi del territorio di Volterra e tre corpi scultorei di urne etrusche in alabastro.

Partendo dall’idea che la divinazione era per gli antichi Etruschi il frutto maturo di una cultura talmente legata alla madre Terra da ritenere certa l’interconnessione tra essa e gli elementi cosmici dell’universo, tra il micro e macro, PROPHETIA si presenta come una profezia contemporanea, riportando in vita il rituale di catarsi completa tra diversi piani temporali e spaziali. Nello specifico, l’opera fa riferimento alla divisione del cielo in quattro macro settori, ognuno a sua volta diviso in altrettanti quattro, ciascuno corrispondente a una differente divinità del pantheon etrusco. Sulla totalità dei sedici elementi realizzati Gori va ad imprimere la mappa del cielo corrispondente al 17 luglio 2023, giorno di apertura della mostra; oltre a questo, forme naturali e simboliche referenti al culto etrusco della divinazione e sepoltura dei morti, come piume di differenti uccelli acquatici e asfodeli – fiori di nascita spontanea nelle aree delle necropoli e fin dall’antichità legati simbolicamente all’aldilà. Appoggiati direttamente sul rame, i reperti selezionati dal Museo Etrusco: frammenti in terracotta e alabastro di epoca antica di volti e corpi ora disegnati ora scolpiti dialogano a stretto contatto con l’opera di dimensioni monumentali.

In tal senso, PROPHETIA si presenta come un’unica installazione site specific che raccoglie al suo interno l’anima della ricerca contemporanea e della lavorazione antica, seguendo un dialogo di carattere sia concettuale che chimico. Attraverso il contatto diretto tra i materiali, il rame infatti si ossida e cambia la sua composizione e il suo aspetto, donando alla mostra lo status di un’opera d’arte vivente in continua evoluzione attraverso lo spazio e il tempo.

PROPHETIA, dal 17 luglio al 15 settembre 2023 in Palazzo dei Priori a Volterra, nasce nell’ambito del progetto triennale TIMELESS ENCOUNTERS 2022-2024. È promossa da Associazione Culturale Anima Silvae e Museo Etrusco Guarnacci, e possibile grazie al coordinamento e sostenimento di KALPA; al generoso sostegno di Altair Chimica di Saline di Volterra; e gode del patrocinio del Comune di Volterra e Regione Toscana.

TIMELESS ENCOUNTERS

Sede espositiva e date

Sala del Giudice Conciliatore, Palazzo dei Priori (Volterra, Toscana)

17 luglio – 15 settembre 2023

10.00 – 19.00, tutti i giorni, ingresso libero

Organizzazione

Organizzata da KALPA Art Living, Museo Etrusco Guarnacci e Associazione Anima Silvae

Curatela artistica e testi di Eleonora Raspi, KALPA

Curatela scientifica di Fabrizio Burchianti, Museo Etrusco Guarnacci

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Supporto

TIMELESS ENCOUNTERS | Capitolo II, PROPHETIA è realizzata:

Con il sostegno di Altair Chimica (Saline di Volterra).

Con il contributo di Fondazione Cassa Risparmio di Volterra.

Con il patrocinio del Comune di Volterra e della Regione Toscana.

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Collezione Museo Etrusco Guarnacci

Tra i musei etruschi più importanti e antichi d’Italia, il Museo Etrusco Guarnacci nasce nella metà del 1700 grazie alla donazione del nobile abate Mario Guarnacci. Il nucleo principale della collezione è costituito da circa 600 urne funerarie etrusche, destinate a raccogliere le ceneri dei defunti. La produzione si diffuse a Volterra tra il IV e il I secolo a. C. usando vari materiali: terracotta, pietra, alabastro. Le urne più significative sono in alabastro, materiale facile da modellare e che si prestava anche ad essere dipinto.

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Informazioni sull’artista

Trovando ispirazione all’inizio della sua carriera nell’arte informale e in particolare nella pittura segnica, intesa come linguaggio con cui sovrascrivere immagini di vario tipo, Federico Gori (Prato, 1977) mira a incapsulare il codice segreto e i segni della natura, la sua biodiversità e il suo percorso evolutivo. Molti dei suoi polittici presentano schemi ripetuti, mostrando un paesaggio minimale simbolico di memorie di fossili, piante estinte e attuali. Nel corso della sua carriera, Gori ha partecipato a numerosi progetti e mostre nazionali ed internazionali in Italia, Regno Unito e Giappone. Tra le mostre personali più recenti emergono le personali Età dell’Oro al Museo Archeologico di Taranto e Estinti. Il gelo e la luce alla Fattoria di Celle nel 2022; sempre nello stesso anno, ha partecipato alle collettive Coltivare l’arte presso l’isola Bisentina e Collezioni del Novecento presso Pistoia Musei. Del 2019, il progetto Earthrise in collaborazione con il neurobiologo Stefano Mancuso presso il Museo Palazzo Fabroni Arti Visive Contemporanee, Pistoia. federicogori.org

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