A Roma, Palazzo Barberini ospiterà fino all’11 febbraio 2018 la mostra Arcimboldo organizzata dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica e da Mondo Mostre Skira, a cura di Sylvia Ferino-Pagden, una delle maggiori studiose dell’artista e già Direttore della Pinacoteca del Kunsthistorisches Museum di Vienna. Un’occasione per poter perdersi trai capolavori delle teste composte provenienti da tutto il mondo e riunite per l’esposizione.
Arcimboldo, l’artista apprezzato dagli Asburgo
Nominare Giuseppe Arcimboldo vuol dire richiamare alla mente i capolavori del pittore cinquecentesco italiano noto soprattutto per le sue Teste Composte, ritratti burleschi eseguiti combinando tra loro oggetti o elementi dello stesso genere (pesci, fiori, prodotti ortofrutticoli). Nonostante la fama odierna, poco sappiamo di questo artista nato a Milano, trasferitosi a Vienna alla corte degli Asburgo (qui raggiunse l’apice della fama e fu sempre molto benvoluto dagli imperatori) e poi rientrato in patria per gli ultimi anni della sua vita. Scarse anche le opere che sono giunte fino a noi e, come se non bastasse, dopo la morte, la sua fama iniziò a declinare e la sua riscoperta artistica dovette attendere il XX secolo.
Esposte al pubblico di Palazzo Barberini circa un centinaio di opere
A Palazzo Barberini di Roma sarà possibile ammirare un centinaio di opere e molti dei capolavori più celebri dell’esponente del manierismo del XVI. In scena tutta la sua arte figlia del suo tempo e il suo senso ludico, rappresentata al meglio dalle opere proveniente da Basilea, Denver, Houston, Monaco di Baviera, Stoccolma, Vienna, Como, Cremona, Firenze, Genova, Milano.
In mostra anche i suoi capolavori più celebri: le quattro stagioni (Primavera, Estate, Autunno, Inverno) e i quattro elementi della cosmologia aristotelica (Aria, Fuoco, Terra, Acqua). Ma anche il Bibliotecario, il Giurista e il Cuoco – i ritratti, i suoi preziosissimi disegni acquerellati di giostre e fontane, oltre a una serie di oggetti delle famosissime wunderkammer imperiali.
In tutte è possibile ammirare la cura lenticolare dei particolari, da apprezzare ammirandole prima da lontano, nella complessità del dipinto, per poi avvicinarsi e meravigliarsi della ricchezza e della minuziosità dei dettagli.
Consultate il sito ufficiale della mostra per conoscere orari e ulteriori informazioni.