A Milano c’è uno showroom da favola: è TED Milano

Nel cuore della capitale meneghina c’è TED Milano: un ispirazionale showroom di interior design che è un sogno ad occhi aperti. Merito è del carisma di Ilaria Ferraro Toueg, che si è raccontata ai lettori di VilleGiardini.

La incontro in una fredda mattina di inizio Dicembre, quando il cielo milanese è bianco e carico di neve. Basterebbe a frenare gli entusiasmi di chiunque, tranne Ilaria: con uno chignon alto e un sorriso elegante mi accoglie offrendomi una tazza di tè. E prima di cominciare sceglie con cura la playlist dai toni jazz con cui accompagnare le sue parole.

Dettagli di TED Milano
Dettagli di TED Milano [Credits: Mattia Iotti]

Una ricetta originale

  1. Una profonda passione per design, fashion e arte e una storia d’amore a lieto fine sono gli ingredienti principali di Ted Milano. Qual è stato il percorso professionale e personale che ti ha portato a creare una realtà così innovativa e quasi al di fuori dalla frenesia dei tempi?

TED è un progetto nato due anni e mezzo fa e deriva da un lavoro precedente di sette anni nel mondo dell’interior. Quando io e Steve ci siamo conosciuti, abbiamo deciso di intraprendere insieme questo percorso professionale quasi per caso: d’altro canto io lavoravo già come interior designer, e avendo studiato moda provenivo da tempo dal mondo della creatività. Lui invece lavorava con il padre in un’azienda tessile; le nostre storie rappresentavano dunque due aspetti complementari del progetto: la creatività e la produzione.

E TED nasce proprio per unire queste due anime: è uno studio di progettazione dove i professionisti dell’interior e del contract, ma anche i privati, vengono a completare il loro progetto d’arredamento.

Il giardino di TED Milano
Il giardino di TED Milano [Credits: Mattia Iotti]

Il nume tutelare di Gio Ponti

  1. TED Milano è una boutique di interior design, ma è soprattutto una casa: una villa degli Anni Trenta progettata da Gio Ponti, di cui hai personalmente curato il restauro e, ça va sans dire, l’arredamento. Se potessi definire lo spazio in cui lavori in tre aggettivi, quali sceglieresti e perché?

L’incontro con la villa è avvenuto per caso: stavamo cercando da tempo uno spazio a Milano e quando Steve è incappato qui, beh, bisogna dirlo: questo posto era un disastro. Ma è stata una folgorazione e ce ne siamo innamorati immediatamente: anzi, è stata la villa a indicarci la strada.

Se dovessi perciò descriverla con tre aggettivi inizierei sicuramente da decadente, inteso in senso romantico-letterario. Questa villa è infatti circondata da un giardino che si autoalimenta e che ha resistito nonostante fosse abbandonato: in qualche modo appresenta l’anima stessa della casa. È poi un luogo sofisticato e, infine, senza tempo: è facile infatti attraversare le stanze e sentirsi immersi in un’atmosfera tipica degli Anni Trenta/Quaranta.

Uno dei tappeti di TED Milano: The Great Gatsby
Uno dei tappeti di TED Milano: The Great Gatsby [Credits: Mattia Iotti]

Lo stile? È dettato dai tappeti e dalle carte da parati

  1. La vostra collezione di tappeti conquista già al primo sguardo: io mi sono innamorata del modello Jazz Age, così elegante nei suoi dettagli dorati. Il suo tributo alle scenografie de Il grande Gatsby (diretto da Baz Luhrmann nel 2013) non scade nella citazione pedissequa ma lo impreziosisce di un’ulteriore anima sofisticata. Qual è, all’interno della vostra collezione, il tappeto che più le assomiglia? E la carta da parati che racconta meglio il vostro stile?

Per quanto riguarda la carta da parati, non c’è dubbio: adoro Early views of India di De Gournay. Con la sua tecnica dipinta a mano guarda al passato, proprio come me, ed è sempre alla ricerca di nuove prospettive da cui raccontare una storia.

Il tappeto che hai descritto è anche il mio preferito, e riassume TED come progetto di interior, ma oggi non c’è più perché è stato venduto con successo, per cui opterei per la collezione con le palme.

In generale tutto ciò che rappresenta il mio gusto e di conseguenza TED è un modello rappresentativo dell’eccellenza del made in Italy che mette in dialogo costante il mondo della progettazione con il mondo del tessuto e dei complementi d’arredo.

La creatività è di casa a TED Milano
La creatività è di casa a TED Milano [Credits: TED Milano]

Un progetto di vita

  1. Trend annunciati, studi approfonditi, illuminazioni improvvise: da dove deriva la tua ispirazione declinata, di volta in volta, in progetti differenti?

Ciò che attualmente ispira di più il mio lavoro è proprio questa villa: prima di arrivare qui non avevo mai notato l’elemento architettonico della natura, come le linee delle foglie, le curve di una rosa. La collezione dei tappeti con le palme, ad esempio, deriva da questa ispirazione pur ricordando gli anni Trenta, di cui continuo a subire il fascino.

Credo nella casa come il progetto più importante nella vita di una persona: deve rispettarne la personalità e rispecchiare la sua cultura e le sue sensazioni. E deve essere in grado di cambiare, seguendo il percorso di crescita delle persone che la abitano. Non credo alle case minimal come case in cui si possa abitare: le intrepreto più come progetti da guardare.

Una casa è fatta di persone e di oggetti che devono suscitare emozioni, per questo guardo con rispetto a tutte le più grandi icone creative del passato: dalla moda al design, dagli architetti del Razionalismo italiano all’Art decò americano.

Ilaria Toueg
Ilaria Ferraro Toueg [Credits: Marco Mantoani]

Guardare sempre al futuro

  1. Cosa c’è in serbo per il futuro di Ted Milano?

Dopo anni di lavoro all’estero è finalmente arrivato un progetto in Italia: una villa a Milano, che sono certa mi darà grandi soddisfazioni.

TED è un progetto sviluppatosi nel corso del tempo insieme a me (e al mio gusto): mi piacerebbe che mi accompagnasse in questo costante percorso di crescita e di formazione. E che, soprattutto, diventasse un polo di design e di arte: un luogo dove creare bellezza e portarla ovunque.

 

Sorride guardando l’orizzonte. E i suoi occhi, per un attimo, brillano davvero.